periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 291 - Roma, 18 maggio 2004

Sommario

Indagine su federalismo fiscale Medici SSN esclusivamente a tempo
Premio Cultura di gestione, edizione 2004 Toscana: corretta legge regionale sull’informazione
Federalismo: La Loggia in Germania per scambio di idee Bubbico: “Lauria – Potenza – Candela" strategica per Sud
Bubbico: superstrada “Lauria – Potenza – Candela" strategica per Sud
“Soddisfazione” per la decisione del consiglio di amministrazione dell’Anas, che ha approvato il progetto preliminare e lo studio di impatto ambientale della superstrada “Lauria – Potenza – Candela”, viene espressa dal presidente della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, che in una nota ribadisce “l’importanza strategica di questa arteria, che fra le opere inserite nella legge Obiettivo è quella che presenta lo stato di avanzamento più significativo, tanto da rendere possibile in tempi brevi l’avvio della progettazione esecutiva”. A parere di Bubbico “l’itinerario stradale Lauria – Candela avrà un ruolo strategico decisivo, in quanto collegherà in maniera più veloce ed efficiente il Mezzogiorno al resto del Paese ed all’Europa e romperà definitivamente lo stato di secolare isolamento delle aree interne dell’Appennino meridionale. Anche i sogni possono realizzarsi nella misura in cui su di essi si investe la lungimiranza e la determinazione di una classe dirigente e di una comunità intera. Realizzando infatti a suo tempo lo studio di fattibilità dell’opera, valutato positivamente dall’Unità di finanza di progetto del Ministero dell’Economia e successivamente fatto proprio dall’Anas per la predisposizione del progetto preliminare, la Regione Basilicata ha messo a disposizione dell’intero Mezzogiorno un’idea progettuale di grande utilità sociale, per la quale sono già disponibili circa 190 milioni di euro. La Regione ha deciso di assumere come priorità assoluta la realizzazione di questa arteria, e contribuirà a definire, insieme ai Ministeri competenti ed al Cipe, le soluzioni adeguate per reperire le ingenti risorse finanziarie necessarie”. “Con le conferenze di servizi e le riunioni tenute nel mese di aprile – conclude Bubbico – abbiamo avviato le attività di concertazione con gli enti locali interessati, che proseguiranno nelle prossime settimane secondo le procedure previste per la realizzazione delle opere pubbliche”.
Infine
E’ on line su basilicatanet.it la decima edizione del Tg web. Tra i servizi presenti il premio ricevuto dalla Regione Basilicata a Forum PA per la sua attività di supporto all’ingresso dell’Ungheria nell’Unione Europea, le nuove regole sul trasporto pubblico locale approvate dal Consiglio regionale e il programma per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale e forestale.
(sm)
Toscana: corretta legge regionale sull’informazione

La  legge della Regione Toscana non prevede alcun incentivo per coloro che lasceranno software proprietari per software invece liberi od open-source, nella pubblica amministrazione. Tanto meno dà prescrizioni in questo senso”. E’ la risposta dell’assessore al sistema informativo della Regione Toscana, Carla Guidi (nella foto), ai dubbi e ai timori che il ministro all’innovazione Stanca aveva manifestato rispondendo alla Camera ad un’interrogazione. 
“La nostra legge sulla società dell’informazione e della conoscenza approvata a fine gennaio - prosegue l’assessore -  non opera contro un’azienda favorendone un‘altra, come ho avuto modo di dire più volte. Sbaglia dunque il ministro quando pensa che se, non rettamente interpretata, la nostra legge sull’e-government possa incidere sulla par condicio dei mercati. Non è una legge prescrittiva come non è prescrittiva la direttiva del ministro Stanca. Ed opera con lo stesso fine di promuovere il pluralismo del software nella pubblica amministrazione”.
“Sappiamo bene – conclude l’assessore Guidi - che all’interno dell’Unione europea non è ammessa una politica di aiuti che possa turbare la libera concorrenza. Nessuno ha mai pensato questo. Favorire l’uso dell’open source vuol dire però anche organizzare una campagna di informazione per far conoscere ad una platea più ampia possibile i vantaggi, in termini economici e di funzionalità, dei programmi a codice aperto.  Del resto è stata la stessa Unione europea, nel Consiglio europeo di Siviglia, ad emanare una prima raccomandazione di massima in cui consigliava ai paesi membri un maggior utilizzo nei progetti pubblici di e-government di software e soluzioni open-source. Noi ci siamo mossi lungo quella direzione. Quello che noi auspichiamo è che anche altre aziende che producono programmi possano confrontarsi sul mercato”.
(red)

Federalismo: La Loggia in Germania per scambio di idee

Il federalismo e le esperienze in atto in questo campo in Italia e in Germania sono stati al centro di colloqui che il ministro per gli affari regionali Enrico La Loggia ha avuto a Berlino con la dirigenza tedesca.
La Loggia ha incontrato il ministro dell'interno Otto Schily e i sottosegretari all'interno Fritz Rudolf Korper e alla giustizia Hansjorg Geiger.
''Col ministro Schily ho avuto uno scambio di idee molto interessante, a riprova dell'ottimo stato dei rapporti italo-tedeschi'', ha detto La Loggia, che ha proposto di tenere prossimamente un seminario sui due modelli di federalismo italiano e tedesco. ''Il ministro Schily - ha aggiunto - ha accolto con entusiasmo la proposta, suggerendo a sua volta di organizzare l'incontro italo-tedesco in Italia, a Palermo''.
L'obiettivo, ha spiegato il ministro, e' quello di prendere il meglio dei rispettivi sistemi di federalismo, quello tedesco in trasformazione e quello italiano in via di formazione.
Per La Loggia le cose piu' urgenti che restano ancora da fare riguardano il completamento del processo di attuazione del decentramento amministrativo, la piena attuazione delle disposizioni della legge 131 del 2003 e la definizione della riforma del sistema finanziario e tributario.
Nei colloqui avuti a Berlino, il ministro La Loggia ha inoltre affrontato i temi relativi al progetto di una Carta delle autonomie regionali che, nell'ambito del Consiglio d'Europa, vada ad affiancarsi alla gia' esistente Carta delle Autonomie locali.
Infine si è parlato del progetto 'Vetrina Italia' che prevede prossimamente manifestazioni nella Capitale tedesca delle Regioni Veneto, Calabria, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia.
(red)

Medici SSN esclusivamente a tempo
Il settimanale Sole 24 Ore Sanità titola: «Ve la diamo noi la reversibilità » "Prende il via a Montecitorio la battaglia finale sulla riforma del lavoro medico contenuta nel Dl 81/2004. Il centro-sinistra attacca e rilancia. Ma la maggioranza è blindata e pensa alla fiducia". E così è stato.
Oggi
sarà infatti "riformato su base annuale" il rapporto di lavoro esclusivo dei medici pubblici. Ne consegue anche un adeguamento relativo all'attività professionale intramoenia.
I medici del Servizio sanitario nazionale, infatti, se passerà il provvedimento, avranno tempo fino al prossimo 30 novembre per decidere se nel 2005 lavoreranno esclusivamente per il Ssn oppure no. E' la norma piu' importante contenuta nel decreto  per  il quale il governo chiede oggi la fiducia alla Camera. Si tratta del decreto legge 81 che riguarda le emergenze sanitarie.
L'esclusività o meno dei medici targati SSN è forse il punto nevralgico più sensibile del provvedimento. Con un emendamento proposto e approvato al Senato si rende reversibile l'opzione del medico sull'esclusività del rapporto di lavoro con il Ssn. In sostanza, i medici potranno optare ogni anno per il rapporto esclusivo o non esclusivo presentando un'apposita richiesta entro il 30 novembre; quelli che vorranno mantenere l'esclusività conserveranno anche la relativa indennità; inoltre, diversamente da quanto previsto ora, coloro che opteranno per la non esclusività potranno accedere a incarichi apicali di dirigenza di strutture semplici e complesse; infine è nuovamente rinviata (al rinnovo del contratto) la soppressione dei rapporti di lavoro a tempo definito.
Fra le altre misure principali contenute nel provvedimento l'istituzione presso il ministero della Salute di un Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, con l'obiettivo di rafforzare il coordinamento tra le diverse strutture interessate da eventuali emergenze, anche causate da azioni di terrorismo. Tra i compiti del Centro vi saranno la valutazione e la gestione dei rischi e la comunicazione alla popolazione in caso di attacchi bioterroristici.    Per il suo funzionamento e' previsto uno stanziamento complessivo di 32,65 milioni di euro per il 2004, di 25,45 milioni per il 2005 e di 31,0 milioni a partire dal 2006.
Sono poi previste risorse per la realizzazione di progetti di ricerca in collaborazione con gli Usa nei campi dell'oncologia, delle malattie rare e del bioterrorismo (circa 13 milioni di euro per il 2004, 12,6 milioni per il 2005 e 12,7 milioni per il 2006). Il decreto finanzia anche la Fondazione Istituto nazionale  di genetica molecolare di Milano. E' prevista tra l'altro, la prevenzione secondaria dei tumori (screening del cancro del colon retto, del seno e del collo dell'utero). Modalità e criteri di attuazione del programma di attuazione saranno definiti entro 60 giorni con decreto del ministero della Salute d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Inoltre al Centro nazionale trapianti viene autorizzata un'ulteriore spesa di 6.217.000 euro per il triennio 2004-2006. Per lo stesso triennio altri 10.435.000 euro andranno ai centri di riferimento interregionali.
Ancora. Le previsioni programmatiche di spesa sanitaria per il 2002, 2003 e 2004 sono aumentate rispettivamente del 3,5%, del 3,45% e del 3,9%; la norma incide sui livelli delle risorse garantite anche alle Regioni che non rispettino gli obiettivi di contenimento dei disavanzi. E di spesa farmaceutica (dopo i dati diffusi da Federfarma ieri, cfr. regioni.it n.290) si occupa il quotidiano  Il Sole 24 Ore e in particolare nell'articolo titolato: "
Sirchia: farmaci fuori prontuario".
Sempre nel provvedimento che oggi dovrebbe essere approvato in via definitiva in Parlamento si stabilisce anche che le Aziende sanitarie possano conferire incarichi di dirigente agli assistenti sociali. E i medici che parteciperanno a corsi di formazione in medicina generale potranno essere chiamati come sostituti dei medici di famiglia e potranno essere iscritti negli elenchi della Guardia medica notturna, festiva e turistica. Infine gli accordi di lavoro (convenzioni) stipulati con le organizzazioni sindacali dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta dovranno essere garantiti in maniera omogenea sul territorio nazionale ed essere conformi a quelli definiti insieme con l'organismo tecnico rappresentativo delle Regioni e dello Stato demandato alle trattative.

(gs)
Premio Cultura di gestione, edizione 2004

Al via l'edizione 2004 del Premio cultura di gestione. L'importante riconoscimento mira a riconoscere le migliori best practices nel settore della tutela e della valorizzazione dei beni culturali. A organizzarlo è Federculture insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, all’ANCI, all’UPI, a Legambiente.
 La terza edizione del Premio “Cultura di gestione”, è come ogni anno destinata alle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, agli enti locali, alle Regioni, alle fondazioni, alle associazioni e organizzazioni non profit, alle scuole, alle università e a tutti quei soggetti, pubblici e privati, che gestiscono beni e attività culturali. L’iniziativa è volta a identificare, premiare e diffondere esperienze di innovazione sulla valorizzazione e la gestione del patrimonio e delle attività legati alla cultura, al turismo e all’ambiente con particolare riferimento alle formule gestionali miste pubblico-privato  e all’ adozione di modelli di integrazione cultura, ambiente, sport, turismo.
 Verranno premiati i progetti inerenti i seguenti ambiti di intervento: Politiche di gestione e valorizzazione di beni e attività culturali; Politiche di promozione di beni e attività culturali; Politiche di valorizzazione del territorio;  Politiche di gestione e valorizzazione dei servizi sportivi.
 Quest'anno saranno inolotre riconosciuti, da parte degli Enti e delle Aziende partner, cinque premi speciali: Premio speciale  Legambiente “Il piccolo Comune della Cultura”; Premio speciale per la cooperazione pubblico-privato; Premio speciale per il Mezzogiorno;  Premio speciale per l’innovazione tecnologica; Premio speciale per la comunicazione.  L’iniziativa si avvale, inoltre, della collaborazione di:Formez, Culturalia, Università di Roma Tor Vergata,Forum P.A.ed è inserita nelProgrammaCantieri. Per partecipareall’edizione di quest’anno è necessario visionare ilbando di concorso(scaricabile dal sito webwww.federculture.it).Le domande per poter partecipare dovranno pervenireentro e non oltre il 16luglio 2004.

Indagine su federalismo fiscale
"Fisco: in calo addizionali regionali IRPEF". Secondo un'indagine sul federalismo fiscale condotta per  conto di Corriere Economia dal Centro studi dell'associazione  artigiani di Mestre, Trento, Bolzano e Aosta risultano essere  tre piccoli 'paradisi tributari', nel senso che in queste tre  realtà si pagano le addizionali Irpef e le aliquote Ici piu'  basse. E' super-tartassato invece chi vive a Torino, Ancona e  Catanzaro, che costituiscono una specie di ''girone infernale''  delle tasse.
''Con l'addizionale regionale sull'Irpef finanziamo servizi e  due miliardi di euro di investimenti; e i bilanci del Piemonte sono a posto'', ha detto l'assessore regionale al  bilancio del Piemonte, Gilberto Pichetto, che ha precisato:  ''quella ricerca considera un impiegato con un reddito di 22  mila euro, ma bastava prendere in esame il caso di chi ha 19  mila euro e Torino sarebbe passata in fondo alla classifica.  Comunque, quella della nostra Regione e' stata una scelta  politica: non c'e' Comune che non abbia sul suo territorio  almeno un cantiere finanziato con contributi regionali".
La ricerca dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre prende  infatti come tipo una famiglia con lavoratore dipendente, moglie  e un figlio a carico, con un reddito imponibile di 22 mila euro:  a Trento deve sborsarne 3.765 per il fisco di comune e regione  ma con le stesse entrate a Catanzaro il conto arriva a 4.259  euro. Il primato invidiabile e' dunque di Trento, grazie alla  concomitanza di tre fattori: nessuna addizionale comunale, Ici  bassissima e addizionale regionale minima. Bolzano e Aosta hanno  ispettivamente introdotto un'addizionale comunale dello 0,2% e  previsto minori sconti Ici sull'abitazione principale.
Tra le metropoli Roma, anche se ha introdotto l'addizionale  comunale, e' un po' meno cara di Milano, dove si fa sentire  soprattutto il tributo Irpef regionale.
Per l'assessore comunale alle finanze di Catanzaro, ''le  aliquote che il Comune applica per l'Ici e l'addizionale Irpef  rientrano nella media nazionale. Per quanto riguarda l'Ici -   precisa l'assessore - non abbiamo apportato nessun incremento  all'aliquota, lasciandola invariata rispetto a quella che fu  applicata negli anni '90. Abbiamo invece deciso di variare  l'aliquota di altre tasse, come la Tarsu, a causa della  riduzione dei trasferimenti nazionali''.
Sono stati pubblicati di recente anche altri studi dalla Cgia di Mestre:
-
RICERCA DELL'ISTITUTO TAGLIACARNE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA IN PROVINCIA DI VENEZIA
-
ANALISI DELL'ISTITUTO DEMOS PER GLI INDUSTRIALI DI VICENZA. LA FINE DI UN MITO: ADDIO AL MODELLO NORDEST.
(red)
 

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