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Regioni.it

n. 3761 - mercoledì 22 gennaio 2020

Sommario
- Grandi opere: ipotesi Commissario per quelle in ritardo
- Coronavirus: ministero Salute, attiva una rete di sorveglianza
- Accordo su tabella confluenza qualifiche e diplomi professionali
- Provincia autonoma di Bolzano: incontro sull’autonomia tra Kompatscher e Conte
- Portici Bologna candidati a lista Patrimonio mondiale Unesco
- Peste suina: sequestrate carni suine provenienti dalla Cina

+T -T
Grandi opere: ipotesi Commissario per quelle in ritardo

Rossi: strumento utile, ma concordato con la Regione. Musumeci, "Non credo che le Regioni del Sud abbiano bisogno di essere commissariate"

(Regioni.it 3761 - 22/01/2020) Bisogna "accelerare gli investimenti e la realizzazione delle grandi opere" e di fronte a questa priorità, secondo il Presidente della Toscana, Enrico Rossi,  "l'idea di un  commissario speciale per ciascuna di quelle in cui si registrano  ritardi potrebbe essere utile, penso ad esempio alla realizzazione  della darsena Europa e al corridoio tirrenico in Toscana, o ad altre  opere che sono da troppo tempo ferme".
Rossi - intervenuto in occasione del convegno sullo  sviluppo infrastrutturale organizzato dalla Cisl al Centro studi ricerca e formazione Cisl di Fiesole (Firenze) - ha commentato in questi termini la  proposta di un commissario nazionale per ciascuna grande opera  lanciata a conclusione del dibattito della segretaria generale Cisl,  Annamaria Furlan.
"Sono disponibile a discutere e vedere quali sono le opere ritenute  prioritarie su cui una figura straordinaria potrebbe rivelarsi utile - ha spiegato Rossi - anche se non mi piace chiamarlo commissario.  Sarebbe utile una figura istituzionalizzata con il potere e l'autorità per sostituire l'amministrazione pubblica quando questa non riesce a  portare avanti un'opera o non decide in tempi stretti. Non credo sia  una lesione della democrazia, anzi. Io stesso sono stato commissario  in diverse situazioni e grazie all'uso di commissari sulle opere di  sicurezza idraulica sono stati fatti tanti dei lavori che hanno salvato la Toscana dalle alluvioni in occasione delle precipitazioni  straordinarie dei miei scorsi".
"Naturalmente - ha aggiunto Rossi - sarebbe auspicabile che la nomina  del commissario venisse concordata tra il ministro e il presidente  della Regione, in modo che anche quest'ultimo possa svolgere una sorta di monitoraggio sull'operato del commissario". E "Sarebbe inoltre importante che la politica tornasse al  centro delle decisioni, accompagnata da un vero dibattito pubblico,  dove tutti i soggetti coinvolti o interessati partecipano e portano  contributi, spesso anche idee nuove e non convenzionali - ha osservato il Presidente dellaToscana - Ma una volta terminata la discussione,  l'opera deve essere fatta, perché la continuità nella pubblica  amministrazione è necessaria e non è possibile per una grande opera  fare una project review con ogni ministro". E il Presidente fa qualche esempio: "Del sottoattraversamento  fiorentino Tav discuteva già Vannino Chiti quando era presidente della Regione. Ci sono state sette riprogettazioni per la Tav a Firenze.  Dobbiamo assolutamente evitare che ogni 'genio' che si alza rimetta  tutto in discussione, anche perché in Toscana è noto che di geni ce ne sono tanti".
Rossi ha avanzato la proposta di una procedura che assicuri la  continuità di realizzazione pur nel cambio di amministrazione e che  prevede essenzialmente tre condizioni: un importante dibattito  pubblico, l'impossibilità di tornare indietro con project review su decisioni già prese ed infine la trasformazione del contenzioso  giuridico in contenzioso economico, nel caso in cui ci siano ricorsi  dopo le procedure di gara e assegnazione dell'opera.
Di diversoavviso il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci: "Non credo che le Regioni del Sud
abbiano bisogno di essere commissariate. Per noi presidenti che viviamo di consenso il commissario no, abbiamo bisogno di determinare fatturato amministrativo. Se non ci danno gli strumenti, se un'opera pubblica- ammonisce- deve passare da cinque o sei commissioni prima di essere approvato il progetto, è chiaro che non andiamo da nessuna parte. Allora corriamo velocemente, con la regia romana".  Musumeci invita il governo ad assumere la guida nello sblocco delle opere pubbliche: "Il governo dia un tempo preciso con delle sanzioni per chi non rispetta il cronoprogramma, ma metterci nelle condizioni di recuperare il divario con il resto del nord. Se il nord già parte avvantaggiato e il sud rimane indietro
con le stesse norme del nord, è chiaro che il divario non potrà mai essere recuperato".







( red / 22.01.20 )
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