(Regioni.it 3765 - 28/01/2020) Sull'autonomia, dopo le elezioni regionali "immagino che Bonaccini su questa partita adesso accelererà ancora di più, anche perché riguarda principalmente tre Regioni, ma altre 15 si sono aggregate a noi". Così il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, commenta i risultati delle regionali in Calabria ed Emilia-Romagna. Zaia quindi si è detto "fiducioso, dico che non si torna più indietro e dico che la forza decisiva per chiudere questa partita sono i veneti che sono andati a votare per il referendum”.

Per il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, “in Emilia-Romagna, la somma dei voti alla lista civica di Bonaccini e del voto disgiunto ha fatto la differenza. La vera vittoria del centrodestra è essere stati in partita fino all'ultimo e, per la prima volta, aver mandato i cittadini dell'Emilia-Romagna a votare senza un risultato scontato dall'inizio”.

Quindi Toti sottolinea come "il buono à che si sia scelto tra due coalizioni figlie della politica e non dell'antipolitica un po' approssimativa, giustizialista, velleitaria che ha tenuto banco per molti anni in questo Paese e che oggi sembra spinta ai margini dalla volonta' degli elettori”. Per questo, aggiunge, "i numeri dell'affluenza ci dicono che gli elettori hanno voglia di scegliere e sono tornati a votare”.

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, evidenzia di essere “molto contento del risultato elettorale delle regionali di ieri. Il primo dato positivo riguarda la partecipazione, una profonda e importante reazione democratica”. “Una grande partecipazione, vale la pena ricordare, - rileva Ceriscioli - che passa dal 34% al 67% degli aventi diritto: si tratta del 30% circa in più rispetto alle precedenti elezioni regionali del novembre 2014". "Ho lavorato con Stefano Bonaccini e mi congratulo con lui. - dice ancora il presidente della Regione Marche - Abbiamo condiviso molte delle scelte che posizionano le nostre regioni, sulle grandi questioni, dal lavoro, alla occupazione, alla qualità della vita, ai servizi, tra le prime in Italia. E' un amministratore serio e capace, - afferma Ceriscioli - che proprio qualche giorno fa, veniva descritto come 'poco empatico', più propenso a 'far parlare la realtà dei fatti che la propaganda'. Una linea che mi rispecchia e che condivido e nella quale ho creduto fin dall'inizio. La politica può riacquistare credibilità se alla ricerca dello slogan, contrappone risultati misurabili e un progetto concreto”.
Il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, spiega che “nel Mezzogiorno si voterà per il rinnovo dei Consigli regionali di Campania e Puglia, e in entrambi i casi il centrodestra può e deve vincere. Preoccupa il dato di Forza Italia in Emilia Romagna, mentre invece gli azzurri si confermano forza trainante nel Mezzogiorno”.
Con Stefano Bonaccini, riconfermato presidente dell'Emilia Romagna, "mi auguro di poter continuare a lavorare, come ho lavorato fino ad oggi, sull'autonomia”. Così il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, che aggiunge: "ho i miei dubbi che questo Governo sia in grado di prendere una decisione così importante”. “Spero di sbagliarmi, la fine del mese sta avvicinandosi – osserva Fontana -. C'era stata data l'assoluta garanzia che entro fine mese (gennaio, ndr) il ddl sarebbe stato approvato e che il percorso sarebbe ripartito, aspettiamo con ansia questi ultimi giorni”.
 
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