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Regioni.it

n. 3845 - mercoledì 20 maggio 2020

Sommario
- Decreto rilancio: il provvedimento in Gazzetta Ufficiale
- Emergenza Covid 19 e ricadute occupazionali: audizione delle Regioni
- Conferenza delle Regioni il 21 maggio
- Emergenza Covid 19 e attività produttive: una guida per orientarsi fra le principali disposizioni normative nazionali
- Fase 2: ripartenze, contagio e prove di responsabilità
- Dl 19 del 25/03/20: misure urgenti per emergenza Covid-19

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Fase 2: ripartenze, contagio e prove di responsabilità

Tabelle potenziamento servizi sanitari

(Regioni.it 3845 - 20/05/2020) Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera, ha sottolineato che “un Paese che si rimette in cammino non poteva che avere Regioni più autonome su cosa riaprire e quando. Ogni regione si assume la responsabilità di riaprire gradualmente. Non vince la fretta, ma la valutazione saggia dei numeri”.
“Chiediamo al governo – afferma il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti - di valutare per il 2020 l'introduzione nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) dei test sierologici, per fare piazza pulita di confusione e speculazioni economiche. Non possiamo creare nuove discriminazioni tra chi può permettersi una verifica e chi non se la può permettere”.
"Siamo ancora tutti concentrati nella lotta al virus. - evidenzia Zingaretti - I dati positivi della curva epidemica del Lazio sono importanti, ma bisogna mantenere altissima l'attenzione, sia sulle regole sociali sia sulle scelte sanitarie, per essere sempre pronti al rischio possibile di un aumento della curva epidemiologica". 
"Sarebbe importante installare termoscanner in tutti gli uffici pubblici. In molte attivita' ci sono persone che misurano fisicamente la febbre. Faccio un appello affinche' in tutti i locali al chiuso si proceda con questa elementare forma di tutela per tutti. Nel Lazio abbiamo messo norme sulla sicurezza molto stringenti perche' la sicurezza sara' uno dei criteri piu' importanti che porteranno le persone a decidere se entrare o meno in un luogo pubblico".
"Grazie ai cittadini del Lazio - aggiunge Zingaretti - perché i risultati che stiamo ottenendo sono frutto di scelte di politica sanitaria e anche di comportamenti responsabili dei cittadini che ora si deve continuare ad avere perché è la fase più difficile"
Mentre il presidente della regione Lombardia, sottolinea sulla ripartenza del 18 maggio che “sicuramente è andata meglio di come immaginassi. Ho visto che c'è stato grande rispetto da parte dei cittadini delle regole che abbiamo consigliato e imposto, rispetto a mascherine e distanziamento, quindi direi bene. Purtroppo ci sono ancora piccole sacche, ci sono alcune attività sulle quali non riusciamo ad avere una convinzione sufficiente: troppi apericena, troppi bar sommersi di persone e questo non va assolutamente bene. E' chiaro che, se la cosa dovesse continuare, saremo costretti a chiudere quelle attività”.
Per Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, è aperto ancora il problema dell'abbandono della scuola: "lo trovo stupefacente: non ci si preoccupa di garantire, di verificare alternative. Io ero intervenuto più volte, e non ho particolari poteri in questa materia, suggerendo di ampliare gli spazi. Si poteva ad esempio stabilire che certe scuole potessero riprendere sotto stretto monitoraggio, magari alternando i turni con l'utilizzo di spazi non solo scolastici, ma anche associativi, delle palestre. Si sarebbe dovuto secondo me fare uno sforzo anche per assumere insegnanti: noi abbiamo bisogno di recuperare tutti i tagli che ci portiamo dietro da 12 anni a questa parte”.
Sull’app Immuni Rossi evidenzia “non vuol dire non ricostruire immediatamente le relazioni che una persona ha avuto, quando si trova a essere positiva" al Coronavirus "e non vuol dire non avere la capacità di fare prevenzione”.
In Piemonte arrivano altri 3 milioni di mascherine 'di comunità', - siega il presidente Alberto Cirio - per l'uso quotidiano dei cittadini, sono state destinate al Piemonte dal commissario per l'emergenza Covid Arcuri: "questa nuova dotazione di aggiunge ai 3,5 milioni di mascherine distribuite grazie alle donazioni e ai 5 milioni che il Piemonte ha prodotto".
"La ripartenza sta andando bene. - afferma Cirio - C'è molto entusiasmo e voglia di ripartire, ma questo non deve mai far venire meno il senso di responsabilità. Abbiamo scelto una ripartenza graduale, perché vogliamo riaprire tutto, ma per sempre, e soprattutto con delle regole e delle linee guida che permettano di garantire sicurezza e riuscire a lavorare".
Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, evidenzia il tema dell'autonomia: "è stata un'emergenza terribile. All'esucutivo, se faccio un j'accuse, è che ha degli esponenti che, maldestramente e poco rispettosamente, sia in piena crisi che ora, continuano a dire che occorre centralizzare la sanità. E' un pensiero strisciante: è evidente che a Roma vivono l'autonomia come una sottrazione di potere, mentre è un'assunzione di responsabilità". 
Per Musumeci "servirebbe una sorta di patente d'immunità per i turisti provenienti in Sicilia. Si tratta di definire con le autorità sanitarie quale può essere il giusto criterio, ma si tratta pur sempre di soluzioni assolutamente parziali".
A decidere sugli arrivi dei turisti in Sicilia "non sarà mai la politica, ma il numero dei contagi, il dato epidemiologico: è lì la cabina di regia” precisa  il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci: “Se non aumentano i casi positivi al Covid-19, abbiamo buone ragioni di aprire dai primi di giugno agli arrivi dalle altre regioni italiane, se anche questo dato, dopo un mese, dovesse essere confortante allora potremmo pensare ad alcune comitive di turisti stranieri, ma adottando tutti gli accorgimenti previsti”.
La Sardegna subirà un calo turistico del 70%: "ci aspettiamo due milioni e mezzo di arrivi nei tre mesi estivi” rileva il presidente Christian Solinas: "Questo chiaramente consentirebbe al sistema di sopravvivere, anche grazie alla rete di aiuti che è stata messa in campo dalla Regione Sardegna. Vorrei però precisare che oggi più che mai nella scelta della destinazione da parte del turista non ci sarà solo la bellezza paesaggistica e ambientale, ma soprattutto il tema della sicurezza”.
Per la presidente della regione Umbria Donatella Tesei mentre ci sono testate internazionali "che ci vedono come l'unica regione, e la prima in Italia, pronta a ripartire con il turismo in assoluta sicurezza elogiando le nostre bellezze e la nostra caratteristica degli spazi aperti", dall'altra "ci facciamo male perché abbiamo un sistema assolutamente sbagliato che non tiene conto dei numeri reali", riferendosi ai dati epidemiologici della regione: "con un positivo risultiamo più in pericolo di chi magari di positivi ne ha 200 e questo è assolutamente assurdo".


Coronavirus - Fase 2: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - aggiornata al 20.05.2020



( gs / 20.05.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Capo redattore: Giuseppe Schifini
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