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Regioni.it

n. 3846 - giovedì 21 maggio 2020

Sommario
- Dl Rilancio: Bonaccini (Regioni), subito un incontro con il Governo  
- Dl Rilancio: rischi per i bilanci regionali
- Dl rilancio: annunci, spiegazioni e analisi del provvedimento
- Fase 2: l'andamento delle riaperture tra anticipi e conferme
- Agricoltura: osservazioni sul Decreto "Aiuti de minimis "
- Avvio dell'anno scolastico e svolgimento esami di Stato: emendamenti al decreto

+T -T
Fase 2: l'andamento delle riaperture tra anticipi e conferme

Tabelle leggi e ordinanze

(Regioni.it 3846 - 21/05/2020) “Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita”. Dichiara il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell'informativa  alla Camera sulla Fase 2. Ma Conte avverte: “non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti” e annuncia che ci saranno dal 25 maggio test sierologici volontari su campione, implementazione dei test molecolari.
"Proprio se ami la movida oggi non la fai", afferma il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio. "La possibilità di prendere un aperitivo in libertà c'è, ma non è la movida - sottolinea Cirio -. Se vogliamo tornare alla movida dobbiamo impostare un percorso graduale che ci riporterà alla movida. Ma proprio se ami la movida oggi non la fai".
Anche Zaia evidenzia le segnalazioni su "assembramenti di giovani fuori dai bar. Ne ho parlato con i colleghi presidenti di Regione: è un problema che rilevano tutti, siamo tutti preoccupati perché c'è un clima di festa, di 'liberi tutti che deve preoccuparci". Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia,  rileva l'evoluzione dell'epidemia: "dall'apertura del 18 maggio dobbiamo aspettare una settimana/dieci giorni, e se si rileveranno nuovi contagi ed un rinfocolarsi dell'epidemia dovremo andare a nuove chiusure, nuove restrizioni e magari quarantene per eventuali nuovi focolai: ricordo che bastano 2- 3 casi in una stessa località perchè venga considerato un nuovo focolaio". "Per questo - ribadisce Zaia - ci vuole molta prudenza e rinnovo la mia preghiera per accettare questo piccolo sacrificio dell'uso della mascherina almeno fino al 2 giugno".
Stesse affermazioni da parte di Stefano Bonaccini: "Dobbiamo evitare il rimbalzo curva dei contagi e questo penso che sia il primo compito a cui una istituzione deve richiamare tutti: chi torna al lavoro - in quel caso ci sono protocolli molto stringenti - e chi esce per incontrare altri o per divertirsi. Bisogna richiamare al rispetto delle regole, all'uso delle mascherine, al rispetto del distanziamento, proprio perché ci giochiamo tanto, se non tutto, in queste settimane", dichiara il presidente della regione Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, sostiene che “dipenderà dalle condizioni della regione. Se è una regione a basso rischio, probabilmente sarà consentito lo spostamento dal 3 giugno. Se una regione è ad alto rischio di sicuro non potrà ricevere ingressi da altre regioni, ma speriamo non sia così”. “Oggi le regioni italiane – afferma Boccia - sono tutte a basso rischio e tre a medio rischio, ma parliamo di dati che abbiamo alle spalle”.
Stefano Bonaccini è per la riapertura tra tutte le regioni il 3 giugno, ma stando attenti ai contagi. Perche' "e' evidente che questo paese prima o poi dovra' riaprire almeno la mobilita' interregionale, anche se per motivi di lavoro e salute ci si e' sempre spostati".
"Ricordo che il Veneto - precisa il presidente Luca Zaia - per la crisi legata al coronavirus ha perso finora 50 mila posti di lavoro, 35 mila nel settore del turismo: il Veneto è la prima regione turistica d'Italia con un fatturato di 18 mld di euro: E quindi , nel rispetto delle regole sanitarie spero si vada ad una Schengen sanitaria:  e che non ci siano più limiti dettati dalle quarantene nei paesi d'arrivo dei turisti, una soluzione potrebbe essere quella dei tamponi alla partenza dal paese d'origine". Quindi Zaia si augura che" il ministero degli esteri faccia sentire forte la sua voce perchè non si senta più parlare di 'corridoi' di flussi turistici diretti da Germania ed Austria verso la Croazia che tagliano fuori le spiagge dell'Adriatico".
La Regione Emilia-Romagna anticipa e fissa a sabato 23 maggio l'avvio ufficiale della stagione balneare in riviera, che inizialmente era prevista per lunedì 25, ribadendo la raccomandazione di evitare il concentramento solo in alcune porzioni di spiaggia, per facilitare e garantire sicurezza e distanziamento tra le persone.
“Dopo la pubblicazione dei protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus - spiega l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini - diversi stabilimenti si sono organizzati e sono pronti e attrezzati per garantire servizi in sicurezza già dai prossimi giorni. Abbiamo quindi ritento fosse giusto, dopo la lunga chiusura, consentire di accogliere i primi clienti già da questo fine settimana”.
I protocolli con le linee guida balneari post emergenza coronavirus prevedono una superficie minima a ombrellone di 12 metri quadrati (indicativamente 4 e 3 metri tra paletti degli ombrelloni e delle file); 1,5 metri tra le attrezzature di spiaggia, come lettini e sdrai sulla battigia; numerazione e assegnazione delle postazioni o degli ombrelloni; steward appositamente formati per accompagnare gli ospiti all'ombrellone o al lettino; pasti ordinati attraverso un servizio di delivery con consegna per la consumazione all'ombrellone-lettino, oppure in aree ristorazione in grado di garantire il distanziamento sociale; aree giochi per bambini delimitate e con un numero massimo di presenze consentite; servizi igienici, docce e cabine pulite e disinfettate ogni giorno e ad ogni cambio di clientela. E poi spiagge libere con la possibilità, da parte dei Comuni, di prevedere accessi contingentati.
Impegno della Regione Lazio per i luoghi della cultura. Sono infatti online da oggi sul sito  tre nuovi bandi per sostenere Musei, Biblioteche e Archivi storici e per il sostegno agli Ecomusei regionali e alle loro attività. ''Un ulteriore passo avanti - spiega il presidente Nicola Zingaretti - per rafforzare un settore essenziale per la nostra Regione, qual è quello culturale, e stimolare la ripresa con un forte piano di rilancio. È fondamentale sostenere in questa fase l'intero comparto della cultura affinché la ripartenza avvenga non solo in totale sicurezza ma in prospettiva di una migliore fruizione dell'importante patrimonio di conoscenza e bellezza che i musei, gli ecomusei, le biblioteche e gli archivi del Lazio custodiscono'".


Dossier su Emergenza Coronavirus: provvedimenti Governo, Decreti legge, Ordinanze regionali e Protezione civile



( gs / 21.05.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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