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Regioni.it

n. 3871 - martedì 30 giugno 2020

Sommario
- Piano Scuola 2020-21: lavoro complesso Regioni-Governo per "far vincere il Paese"
- Piano Scuola 2020-21: l'impegno per un testo condiviso
- Investimenti in sanità e decreto 'Semplificazioni' ancora in discussione
- Sport di contatto e squadra: proposte per la ripresa
- Sostegno alle imprese agricole
- Gazzetta Ufficiale: la rassegna di giugno

Documenti della Conferenza delle Regioni del 25 e del 26 giugno

+T -T
Piano Scuola 2020-21: l'impegno per un testo condiviso

(Regioni.it 3871 - 30/06/2020) Una interlocuzione continua, dialettica e a tratti non semplice quella che ha caratterizzato il rapporto Stato-Regioni per arrivare ad un Piano scuola 2020-21 realmente "condiviso"(vedi anche notizia precedente). La Conferenza delle Regioni e delle province autonome anche nell'ultima fase ha dovuto chedere un ulteriore approfondimento, motivo per cui la Conferenza Unificata (Stato-Regioni-enti locali) del 25 giugno è stta poi aggiornata, con un'ulteriore riunione, al 26 giugno, quando dopo aver esaminato l’ultimo testo del Piano ha espresso un parere favorevole, ma con il dissenso della Regione Campania. Il via libera delle Regioni è stato però condizionato all’accoglimento di alcune questioni pregiudiziali e di specifiche proposte emendative.
Si riportano di seguito il primo documento, licenziato il 25 giugno, il secondo testo approvato il giorno successivo, il 26 giugno ed il link all'atto della Conferenza Unificata del 26 giugno.
Piano Scuola 2020-21: Documento del 25 Giugno
25 giugo 2020. Piano Scuola 2020-2021: chiesto un rinvio di 24 ore
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, esaminato l’ultimo testo del Piano scuola 2020-2021 - Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione, chiede un rinvio di 24 ore al fine di poter effettuare un congruo approfondimento.
La Conferenza pone comunque, già da ora, tre questioni politiche ritenute pregiudiziali
- La necessità di prevedere ulteriori risorse, rispetto a quelle a cui si fa riferimento nel documento. Al riguardo, infatti, al di là delle risorse per l’edilizia scolastica – che si valutano comunque insufficienti – occorrono risorse aggiuntive finalizzate alla riapertura delle scuole;
- La necessità di prevedere ulteriori risorse di organico docente e ATA. Occorre prevedere infatti un adeguato stanziamento (in via di quantificazione in relazione all’aggiornamento delle indicazioni del CTS), finalizzato a garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull’organico 20-21, nonché un aumento temporaneo dei contingenti, per realizzare un rafforzamento di “organico per l’emergenza”, che permetta di affrontare al meglio il delicato anno scolastico alle porte e che metta le scuole in condizione di adottare le misure che le stesse linee guida Parimenti è necessario garantire per l’anno scolastico 2020-2021 almeno lo stesso numero di autonomie scolastiche (con dirigenti e DSGA) dell’anno scolastico in corso;
- la necessità di attenzionare, anche in un tavolo separato, la questione dei trasporti, sia da un punto di vista economico che di organizzazione del servizio.
Roma, 25 giugno 2020
26 giugno 2020: Ulteriore posizione sul Piano scuola 2020-2021 - Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, esaminato l’ultimo testo del Piano scuola 2020-2021 - Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione, esprime parere favorevole – con il dissenso della Regione Campania - condizionato all’accoglimento delle seguenti questioni pregiudiziali:
- la necessità di prevedere risorse adeguate per poter realizzare le soluzioni organizzative e didattiche previste dal Piano, tenendo conto che bisognerà altresì intervenire sull’edilizia scolastica, sul sistema integrato pubblico-privato dei servizi educativi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia e sul sostegno ai percorsi del sistema della Istruzione e Formazione professionale anche in relazione alle opere di sanificazione. Al riguardo le regioni ritengono di quantificare le risorse aggiuntive necessarie in un miliardo di euro, con cui incrementare il fondo previsto dal Piano.
- la necessità di prevedere ulteriori risorse di organico docente e ATA. Occorre prevedere infatti un adeguato incremento finalizzato a garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull’organico 2020-2021, per riportarli ai livelli dell’anno scolastico in corso, preservando l’organico già autorizzato, nonché un aumento temporaneo dei contingenti, per realizzare un rafforzamento di “organico per l’emergenza”, che permetta di affrontare al meglio il delicato anno scolastico alle porte e che metta le scuole in condizione di adottare le misure che le stesse linee guida La quantificazione dell’incremento dell’organico necessario sarà definita in seno ai Tavoli regionali. Parimenti è necessario garantire per l’anno scolastico 2020-2021 almeno lo stesso numero di autonomie scolastiche (con dirigenti e DSGA) dell’anno scolastico in corso.
La Conferenza evidenzia la necessità di attenzionare, anche in un tavolo separato, la questione dei trasporti, sia da un punto di vista economico che di organizzazione del servizio.
La Conferenza formula le seguenti proposte emendative:
- A pagina 4, dopo il capoverso sulla Conferenza dei servizi, aggiungere il seguente periodo:
Resta inteso che tutti gli interventi straordinari che si rendessero necessari per assicurare la soluzione di criticità emerse in vista dell’avvio dell’anno scolastico, e che non siano già previsti, dovranno trovare copertura finanziaria con risorse governative.
Alla fine di pagina 5 eliminare il seguente periodo:
Ancora, dovendo recepire integralmente le misure igienico sanitarie relative al personale e agli ambienti, indicate dal CTS[1], resta inteso che, come tale organo ha specificato, « rimane la possibilità da parte del CTS di valutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo di mascherina per gli studenti (soprattutto della scuola primaria), per tutta la durata della permanenza a scuola e nei diversi ordini e gradi, una volta che possa essere garantito l’assoluto rispetto del distanziamento fisico sopra menzionato sulla base dell’andamento dell’epidemia anche in riferimento ai diversi contesti territoriali.»
E sostituirlo con il seguente:
Il CTS, almeno 2 settimane prima dell’inizio delle scuole, aggiornerà, in considerazione del quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e per gli insegnanti all’interno dell’aula e/o negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni. In sede di Conferenza unificata si procederà ad eventuali determinazioni.
A pag. 6 modificare l’ultimo alinea nel seguente modo:
-una diversa modulazione del tempo scuola l’estensione del tempo scuola settimanale alla giornata del sabato, ove non già prevista, su delibera degli Organi collegiali competenti.
- A pag. 7 modificare nel seguente modo il paragrafo Tra sussidiarietà e corresponsabilità educativa: il ruolo delle comunità territoriali per la ripresa delle attività scolastiche
Per la più ampia realizzazione del servizio scolastico nelle condizioni del presente scenario, gli Enti locali, le istituzioni pubbliche e private variamente operanti sul territorio, le realtà del Terzo settore e le scuole possono sottoscrivere specifici accordi, quali “Patti educativi di comunità”, ferma restando la disponibilità di adeguate risorse finanziarie. Il coinvolgimento dei vari soggetti pubblici e degli attori privati, in una logica di massima adesione al principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa, avviene attraverso lo strumento della conferenza di servizi prima richiamato, chiamata a valutare le singole proposte di cooperazione e le modalità di realizzazione, attraverso i sopra menzionati accordi, che definiscano gli aspetti realizzativi. Dando così attuazione a quei principi e valori costituzionali, per i quali tutte le componenti della Repubblica sono impegnate nell’assicurare la realizzazione dell’istruzione e dell’educazione, e fortificando l’alleanza educativa, civile e sociale di cui le istituzioni scolastiche sono interpreti necessari, ma non unici,
La conferenza è convocata, su richiesta dell’istituzione scolastica, dall’Ente locale di riferimento allo scopo di:
- individuare finalità, obiettivi, ruoli e compiti, attività aggiuntive e/o complementari alla didattica e azioni, utilizzo le risorse disponibili e compartecipazioni, modalità di valutazione e monitoraggio;
- favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, cinema, musei, al fine di potervi svolgere attività didattiche o alternative a quelle tradizionali, comunque volte a finalità educative;
- creare le condizioni, anche formali, per la presenza a scuola o negli altri spazi esterni di personale educativo responsabile di attività integrative o alternative alla didattica, anche inerenti al terzo settore (ad es. le associazioni sportive dilettantistiche, associazioni musicali, teatrali, artistiche in generale).
- sostenere le autonomie scolastiche, tenuto conto delle diverse condizioni e criticità di ciascuna, nella costruzione delle collaborazioni con i diversi attori territoriali che possono concorrere all’arricchimento dell’offerta educativa.
L’obiettivo ultimo è quello di fornire unitarietà di visione ad un progetto organizzativo, pedagogico e didattico legato anche alle specificità e alle opportunità territoriali.
È altresì indispensabile una collaborazione attiva di studenti e famiglie che dovranno continuare a mettere in pratica i comportamenti generali previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia, nel contesto di una responsabilità condivisa e collettiva.
A tale proposito il rafforzamento dell’alleanza scuola famiglia potrà ulteriormente concretizzarsi nell’aggiornamento del “Patto Educativo di Corresponsabilità” che, ove necessario, potrà essere ricalibrato in una forma maggiormente rispondente alle nuove esigenze culturali di condivisione tra scuola e famiglia, diventando il luogo in cui gli adulti educatori si riconoscono, formalmente e sostanzialmente, nel conseguimento dello stesso obiettivo.
- A pagina 9, con riferimento al paragrafo Ulteriori elementi di azione in riferimento allo scenario attuale del contagio, al 3° capoverso, dopo le parole “per contrastare l’emergenza” eliminare le parole “prevedendo il coinvolgimento delle aziende del Trasporto pubblico locale, in un’ottica di coordinamento complessivo dei servizi di trasporto”.
Aggiungere poi il seguente periodo:
In tema di trasporto pubblico locale e di trasporto scolastico dedicato, si dà atto della necessità di attivare un tavolo urgente tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Istruzione finalizzato anche alla messa a disposizione di specifiche risorse.
A pagina 11, nel paragrafo Linee metodologiche per l’infanzia dopo le parole “occorre riferirsi alle indicazioni del Documento tecnico del CTS e alle successive integrazioni” aggiungere le seguenti: Tuttavia, con riferimento ai servizi educativi per la prima infanzia, stante la necessità del contatto fisico che contraddistingue la relazione dei bambini col gruppo dei pari e degli adulti di riferimento, nonché gli aspetti di cura rivolti ai bambini da parte di educatori e personale ausiliario, occorre approntare modalità organizzative legate all’impossibilità di effettuare il distanziamento fisico se non tra il gruppo di adulti. Stante ciò è necessario prevedere protocolli di funzionamento dei servizi per l’accesso quotidiano, le modalità di accompagnamento e di ritiro dei bambini, nonché per l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici, dei materiali.
A pagina 13, con riferimento alla Refezione scolastica, dopo le parole “di concerto con l’ente locale”, aggiungere le seguenti: “con modalità che garantiscano la qualità del servizio e tengano conto anche della salvaguardia dei posti di lavoro (es: più ore dedicate a pulizia e disinfezione)
A pag. 15, al secondo paragrafo relativo alle Attività degli ITS aggiungere dopo le parole “si ritiene opportuno precisare che le fondazioni” le seguenti parole “nel rispetto delle disposizioni regionali in materia”.
La Conferenza chiede l’inserimento di una clausola di salvaguardia per le Province autonome di Trento e Bolzano.
La Conferenza auspica, infine, che l’USR sia messo nelle condizioni di accelerare le procedure di assegnazione dei posti di ruolo, prevedendo come criterio di priorità la continuità didattica, principalmente per il sostegno.
Roma, 26 giugno 2020

Il testo del Piano Scuola 2020-2021

Link al documento approvato dalla Conferenza delle Regioni del 25 giugnoPrima posizione sul Piano Scuola 2020-2021



( red / 30.06.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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