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Regioni.it

n. 3952 - martedì 17 novembre 2020

Sommario
- Emergenza Covid 19: Toti, Regioni chiedono un incontro urgente con il Governo su parametri
- Emergenza Covid-19: un "tagliando" per i parametri
- Pandemia: l'impegno sulla prevenzione di Toscana e Abruzzo
- Conferenza Unificata il 20 novembre
- Conferenza Stato-Regioni il 20 novembre
- Trasporto pubblico locale: risorse per mancati ricavi e servizi aggiuntivi, sancita l'intesa sul Decreto

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Emergenza Covid-19: un "tagliando" per i parametri

Le dichiarazioni di Fedriga, Zaia, Acquaroli, Fontana e Toti

(Regioni.it 3952 - 17/11/2020) "La proposta di Regione Friuli Venezia  Giulia di revisione dei parametri e di modifica del processo  decisionale è stata accolta dalla Conferenza delle Regioni. Il nostro  obiettivo è quello di avere a disposizione dei parametri  immediatamente disponibili da parte delle Regioni, che devono essere  il frutto di un confronto con la parte tecnico scientifica sia a  livello nazionale che regionale. Confronto che deve essere da supporto per la decisione finale che non può che essere di carattere politico". Il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga,  commenta così la decisione presa oggi a seguito del  confronto tra le Regioni italiane, riunite in videoconferenza per  discutere delle scelte che determinano il passaggio in una o nell'altra fascia di rischio.
"Chiediamo un passo in avanti in termini di responsabilizzazione sia  da parte del Governo che delle Regioni al fine - sottolinea Fedriga -  di compiere le scelte migliori per combattere la pandemia e tutelare  la massimo la salute dei cittadini".
Dall'incontro della Conferenza delle Regioni emerge "in maniera unanime la richiesta che ci sia un confronto preventivo con il Governo sul tema dei parametri e delle modalità ". Lo fa sapere il Presidente del Veneto Luca Zaia. "Si chiede di rafforzare il tema del confronto preventivo - aggiunge - e si ribadisce la necessità di stabilire una sorta di 'tagliando' per i parametri".
Piu' spazio al confronto preventivo e "una sorta di tagliando ai parametri". Queste le richieste che saranno presentate dalle Regioni al Governo. Dalla riunione delle Regioni "emerge che in maniera unanime, con il principio della leale collaborazione, chiederemo ci sia un confronto puntuale con il Governo sul tema dei parametri e sul tema delle modalita'", spiega ancora il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Del resto "i parametri nascono con un provvedimento del 30 di aprile e proprio in quel provvedimento c'e' scritto 'previo confronto con le Regioni'". Inoltre "nascevano come elemento di benchmak, ma adesso sono elemento di giudizio". Insomma -ribadisce - "Si chiede di rafforzare il tema del confronto preventivo, della serie non mi puoi dire il venerdi' che il sabato sono in zona rossa", continua Zaia immaginando che il confronto "debba avvenire in tempi utili anche per portare argomentazioni". E poi "c'e' la necessita' di stabilire una sorta di tagliando a questi parametri", avverte Zaia. "Penso che i colleghi presidenti si siano espressi in questa direzione, non c'e' volonta di far casino ma di fare un percorso assieme". La riunione "è stata chiesta dal collega Fedriga, che penso abbia argomentato in maniera puntuale rispetto a tutti questi temi", conclude il presidente del Veneto. "Esiste infine una commissione dei tecnici delle Regioni, coordinata dalla dottoressa Francesca Russo (direttrice dipartimento prevenzione veneto, ndr.) che ha gia' elaborato il documento che e' nelle mani dei colleghi presidenti e che è un'idea di base di lavoro".
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha avanzato in particolare due istanze: "uniformità nell'accreditamento dei dati presso il ministero e l'Istituto superiore di sanità che deve rendere i provvedimenti uguali in tutta Italia"; "lettura dei dati che sia un elemento di capacità di vedere la tendenza e non fotografare il momento stesso: quando il periodo che si considera è troppo stretto basta un solo elemento per indicare una tendenza che magari non è quella reale".
"Chiederemo di aiutarci - ha spiegato Acquaroli - a instaurare un confronto con l'Iss e con il ministero della Salute affinché le scelte e le ordinanze, tutte le decisioni calate sul territorio siano oggetto di una concertazione e rappresentino la migliore soluzione possibile al momento". "L'impressione che ho è che - ha proseguito -, da qui ad aprile, se rimarrà lo schema giallo arancione rosso, è il rischio di un'epidemia che si ferma e riparte più volte, che fa su e giù con la curva". Acquaroli vorrebbe che si evitasse "un continuo rincorrersi di 'televenerdì', puntata settimanale che vede cittadini e amministratori capire come sono classificati: credo sia una percezione e una visione molto triste della politica e del livello delle istituzioni in Italia. Credo non debba avvenire e che - ha proseguito - ci sia un confronto e una concertazione che faccia dedurre le migliori scelte per i territori affinché si tuteli sicurezza e salute dei cittadini e ci sia la possibilità di salvaguardare il livello socioeconomico". Ci sono timori, ha detto ancora Acquaroli, non solo per la sicurezza e salute dei cittadini ma anche per "la tenuta socioeconomica". Occorre, ha concluso, "mantenere il giusto equilibrio nelle scelte e che siano condivise e rapportate e ai territori.
"L'eventuale differenziazione  territoriale non comporta un cambio di zona ma l'allenamento di alcune misure. Al di là di quello, credo che oggi la Conferenza delle Regioni ha chiesto una riunione con il ministro competente (quello della  Salute, ndr) per rivalutare i parametri usati fino ad oggi, che  l'integrità dei presidenti delle Regioni aveva ritenuto poco congrui", ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, a margine della  presentazione de pacchetto di provvedimenti economici per fronteggiare le criticità legate al coronavirus. I presidenti delle Regioni, ha  spiegato Fontana, hanno chiesto "di poter essere maggiormente  coinvolti anche una volta individuati i nuovi parametri per la  valutazione e la classificazione di questi parametri, dei quali si sa  anche poco di come vengano utilizzati".
Occorrono - ha scritto il Presdente della Liguria, Giovanni Toti (vedi anche la nota diffusa dalla Conferenza delle Regioni)"- Criteri più trasparenti, semplici e aggiornati alla realtà delle singole Regioni. Un serio confronto politico tra Governo e Regioni sulle misure da prendere in ogni territorio, che tengano conto della situazione economica e sociale".


( red / 17.11.20 )
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