Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 4055 - lunedì 26 aprile 2021

Sommario
- Conferenza delle Regioni straordinaria il 28 aprile
- Piano nazionale di ripresa e resilienza: il testo alle Camere
- Recovery: il ruolo delle Regioni
- Recovery: l'impostazione del Governo
- Il 28 aprile la Conferenza Unificata
- Convocata la Conferenza Stato-Regioni il 28 aprile

+T -T
Piano nazionale di ripresa e resilienza: il testo alle Camere

(Regioni.it 4055 - 26/04/2021) Il Governo ha trasmesso al Parlamento il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea.
Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento. 
Il Piano prevede inoltre un investimento significativo sui giovani e le donne con misure di sostegno all’imprenditoria femminile e investimenti nelle competenze tecnico-scientifiche delle studentesse.  il Governo intende inserire per le imprese che parteciperanno ai progetti finanziati dal NGEU previsioni dirette a condizionare l’esecuzione dei progetti all’assunzione di giovani e donne.
Sono previsti investimenti per 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Altri 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile. Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro.
Nel Recovery plan, trasmesso ieri al Parlamento, e nel testo definitivo del Pnrr, si prevedono 1,83 miliardi in più per la transizione ecologica rispetto alla bozza di venerdì: 59,33 miliardi contro 57,50.
E' aumentata soprattutto la voce dell'efficientamento energetico degli edifici attraverso il superbonus al 110%: 3,73 miliardi in più (da 11,49 a 15,22). Aumentati di 910 milioni gli stanziamenti per il territorio e la risorsa idrica (da 14,15 a 15,06).
Calano di 2,78 miliardi i fondi per rinnovabili, idrogeno e mobilità sostenibile (da 26,56 a 23,78).
Il 27 per cento del Piano è dedicato alla digitalizzazione, il 40 per cento agli investimenti per il contrasto al cambiamento climatico, e più del 10 per cento alla coesione sociale.
Il Piano prevede anche un programma di riforme: la riforma della Pubblica Amministrazione, quella della giustizia  e a tutela della concorrenza. Il Piano prevede inoltre interventi di semplificazione per la concessione di permessi e autorizzazioni, e sul codice degli appalti per garantire attuazione e massimo impatto agli investimenti.
La governance è dei ministeri e delle amministrazioni locali per il rispetto dei tempi e la gestione regolare, corretta ed efficace delle risorse.  È previsto un ruolo significativo degli enti territoriali, a cui competono investimenti pari a oltre 87 miliardi di euro. Il Ministero dell’economia e delle finanze monitora e controlla.
Le missioni del Piano sono: “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”:
1) Quindi tra gli obiettivi c'è la trasformazione digitale del Paese, sostenendo anche l’innovazione del sistema produttivo, e investendo in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura. 
Gli investimenti previsti nel piano assicurano la fornitura di banda ultra-larga e connessioni veloci in tutto il Paese.  In particolare, portano la connettività a 1 Gbps in rete fissa a circa 8,5 milioni di famiglie e a 9.000 edifici scolastici che ancora ne sono privi, e assicurano connettività adeguata ai 12.000 punti di erogazione del Servizio Sanitario Nazionale.   Viene avviato anche un Piano Italia 5G per il potenziamento della connettività mobile in aree a fallimento di mercato.  
2) Per la  “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, sono stanziati  68,6 miliardi – di cui 59,3 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 9,3 miliardi dal Fondo. I suoi obiettivi sono migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.  Il Piano prevede investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, per raggiungere target ambiziosi come il 65 per cento di riciclo dei rifiuti plastici e il 100 per cento di recupero nel settore tessile.
Il Piano stanzia risorse per il rinnovo del trasporto pubblico locale, con l’acquisto di bus a bassa emissione, e per il rinnovo di parte della flotta di treni per il trasporto regionale con mezzi a propulsione alternativa. Sono anche previsti  incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica di edifici privati e pubblici.
3) Per quanto riguarda “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile”, sono stanziati  31,4 miliardi – di cui 25,1 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 6,3 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo primario è lo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese.  Il Piano prevede un importante investimento nei trasporti ferroviari ad alta velocità.
4) Per “Istruzione e Ricerca” sono stanziati complessivamente 31,9 miliardi di euro – di cui 30,9 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 1 miliardo dal Fondo. L'obiettivo è rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Il Piano investe negli asili nido, nelle scuole materne, nei servizi di educazione e cura per l’infanzia.
5) Per “Inclusione e Coesione” sono stanziati 22,4 miliardi – di cui 19,8 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,6 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo è facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione, rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale. 
6) La sesta missione, “Salute”, stanzia complessivamente 18,5 miliardi, di cui 15,6 miliardi dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e 2,9 miliardi dal Fondo. Il suo obiettivo è rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario e garantire equità di accesso alle cure.  Il Piano investe nell’assistenza di prossimità diffusa sul territorio e attiva 1.288 Case di comunità e 381 Ospedali di comunità. Si potenzia l’assistenza domiciliare per raggiungere il 10 per cento della popolazione con più di 65 anni, la telemedicina e l’assistenza remota, con l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali. Il Governo investe nell’aggiornamento del parco tecnologico e delle attrezzatture per diagnosi e cura, con l’acquisto di 3.133 nuove grandi attrezzature, e nelle infrastrutture ospedaliere, ad esempio con interventi di adeguamento antisismico.  Il Piano rafforza l’infrastruttura tecnologica per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati, inclusa la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico.


il progresso nell’attuazione di riforme e investimenti e funge da unico punto di contatto con la Commissione Europea.


( gs / 26.04.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top