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Regioni.it

n. 4196 - venerdì 3 dicembre 2021

Sommario
- Emergenza Covid-19: le Linee guida per le attività economiche e sociali
- Pubblica amministrazione: il parere sul Piano integrato di attività e organizzazione
- Strategia Forestale Nazionale: via libera al decreto con alcune raccomandazioni
- Piano Nazionale per la promozione della lettura 2021-2023: le osservazioni per l'intesa
- "Carta di Genova, la scuola delle Regioni"
- Conferenza sul futuro dell’Europa: audizione di una delegazione della Conferenza Regioni il 6 dicembre
- Pubblicati i report della Conferenza Unificata e Stato-Regioni del 2 dicembre

Documento della Conferenza delle Regioni del 2 dicembre

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Pubblica amministrazione: il parere sul Piano integrato di attività e organizzazione

(Regioni.it 4196 - 03/12/2021) Via libera dalla Conferenza Unificata al  decreto del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato  Brunetta, con cui si definisce il contenuto del Piao, il Piano  integrato di attività e organizzazione. "Con il semaforo verde della  Conferenza Unificata al Piao, la Pubblica amministrazione compie un  altro passo decisivo verso una dimensione di maggiore efficienza, efficacia, produttivita', misurazione della performance", così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, commenta il parere favorevole allo schema di Dm, che contiene in allegato il "Piano  tipo".
"Le  amministrazioni con più di 50 dipendenti racchiuderanno in un solo  atto tutta la programmazione relativa alla gestione delle risorse  umane, all'organizzazione dei dipendenti nei vari uffici, alla loro  formazione e alle modalita' di prevenzione della corruzione". Per il ministro siamo di fronte alla "Massima  semplificazione",ad uno  "stop alla somma di tanti piani separati con una mole  infinita di adempimenti burocratici compilati spesso senza una  visione unitaria e quindi alla "massima chiarezza nei confronti degli utenti". "Ogni amministrazione", prosegue Brunetta,  "dovrà, quindi, predisporre un unico Piano con sezioni specifiche,  indicando la programmazione degli obiettivi, gli indicatori di  performance, le attese da soddisfare. Per me e' il coronamento di un  percorso iniziato nel 2009 con la legge 150, dove si tracciava la  strada per una Pa piu' snella e piu' efficiente, capace di misurare  gli impatti delle sue azioni sui cittadini, sulle famiglie e sulle  imprese. Dalla conversione del decreto legge 80, lo scorso agosto, a  oggi abbiamo portato avanti un percorso di ascolto e confronto con  gli stakeholder di riferimento, innanzitutto le Regioni, Anci per i  Comuni e Upi per le Province, che ringrazio per gli stimoli sempre  costruttivi che hanno arricchito il documento".
Nel corso della riunione, è stata accolta la richiesta di  Regioni, Anci e Upi di posticipare la scadenza del 31 gennaio 2022 come termine ultimo per l'adozione dei Piao da parte delle  amministrazioni. Nel frattempo, e' gia' stato avviato l'iter di approvazione del Dpr che abroga le disposizioni sull'adozione, da  parte delle amministrazioni, dei piani e adempimenti destinati a  essere assorbiti dal Piao. Per evitare duplicazioni e coordinare i  contenuti delle sezioni del Piano, infine, il Dipartimento della  Funzione pubblica adottera' specifiche linee guida.
Come sottolineato anche dal Ministro le Regioni hanno espresso l'intesa condizionandola al differimento del termine per l’adozione del  Piano - previsto dall'art. 6 del D.l. 80/2021 - del 31 gennaio, di qualche mese (almeno 120 giorni  dall’adozione del bilancio di previsione).
La Conferenza delle Regioni poi, con uno specifico documento, ha formulato alcune osservazioni e raccomandazioni, confermando comunque la validità del Piano integrato quale utile strumento di  risistemazione e semplificazione rispetto ai numerosi atti e adempimenti di pianificazione, e di agile  individuazione delle linee portanti dell’azione amministrativa della pubblica amministrazione.
Fra i rilevi tecnici la raccomandazione che "l’analisi del contesto interno e del contesto interno,  compresa la mappatura dei processi, pur con l’evidenziazione degli aspetti di significativo  rischio corruttivo, costituisca premessa comune e introduttiva dell’intero Piano integrato e in  tal senso sia recepita nel piano-tipo".
Inotre si raccomanda "che l’applicazione del “Piano integrato di attività e organizzazione”  in ambito sanitario preveda un coinvolgimento diretto delle singole Regioni nella sua traduzione  operativa, sia per quanto riguarda l’integrazione con altri piani (Piano triennale dei fabbisogni  del personale, POLA, piano prevenzione e corruzione...) sia per la tempistica (il piano dei  fabbisogni di personale ed i documenti di budget non possono logicamente essere predisposti prima  della definizione delle disponibilità finanziarie a livello nazionale in sede di riparto, che  tendenzialmente è successiva al 31 gennaio), in modo da garantire che il nuovo strumento consenta  un’effettiva semplificazione e che si integri con gli altri strumenti già consolidati (con un’applicazione quindi “nel rispetto delle vigenti discipline di settore”). Questo potrebbe offrire  l’opportunità di ottenere un’effettiva semplificazione e razionalizzazione dei diversi Piani,  integrandoli utilmente tra loro in un’ottica strategica e valorizzando il processo di budget quale  principale strumento di programmazione e governo annuale delle Aziende sanitarie.



( red / 03.12.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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