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Regioni.it

n. 4234 - venerdì 11 febbraio 2022

Sommario
- Stop mascherine all'aperto: inizia fine pandemia
- Pnrr: Fedriga, tavolo di monitoraggio su rafforzamento pubblica amministrazione è uno strumento utile
- Numero unico di emergenza: sinergia istituzionale grazie alla regia integrata tra Stato e Regioni
- La Strategia Forestale Nazionale dei prossimi venti anni
- Filiera vitivinicola: via libera in Stato-Regioni ad alcuni decreti
- Accordi interregionali su cultura e internazionalizzazione

European 112 Day

+T -T
Numero unico di emergenza: sinergia istituzionale grazie alla regia integrata tra Stato e Regioni

Strategia realizzata attraverso accordi tra il ministro dell’Interno ed i presidenti delle Regioni

(Regioni.it 4234 - 11/02/2022) Accesso gratuito con un solo numero a tutti i servizi di emergenza  - sanitario, forze di polizia, vigili del fuoco e soccorso in mare - con localizzazione del chiamante e con la garanzia di un servizio multilingue. Sono i punti di forza del Numero di emergenza Unico Europeo 1.1.2. che festeggia oggi 11 febbraio la sua Giornata europea.
Attualmente, il Numero Unico  - informa un comunicato del Viminale -  è attivo in 11 Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Marche, Umbria, Sicilia e Province autonome di Trento e Bolzano), con 15 Centrali Uniche di Risposta (CUR) che garantiscono la copertura del 65% della popolazione italiana, pari a circa 35 milioni di abitanti.
Il modello organizzativo rappresenta una sinergia istituzionale grazie alla regia integrata tra Stato e Regioni, realizzata attraverso accordi tra il ministro dell’Interno ed i presidenti delle Regioni. Attraverso, poi, una Commissione consultiva del ministro dell’Interno vengono integrate tutte le componenti del NUE 112 (ministero dell’Interno, ministero dello Sviluppo Economico, ministero della Difesa, ministero dell’Economia e Finanze, dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni.
Mentre, a livello territoriale, sono le prefetture capoluogo di Regione a coordinare i gruppi di monitoraggio. Un percorso ormai consolidato che sta portando alla rapida definizione di nuovi accordi con le altre Regioni in cui il servizio non è ancora attivo.
La chiamata viene raccolta dalla Centrale Unica di Risposta (CUR) che, verificata l’autenticità, la inoltra con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso, alla sala operativa competente per l’intervento immediato. Le CUR effettuano un'azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza), garantendo agli enti di soccorso di ricevere esclusivamente quelle richieste che necessitano del loro intervento.  La chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta entro cinque secondi e, nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsiasi ragione, l’utente viene immediatamente richiamato.
Nel corso del 2021, le Centrali Uniche di Risposta operanti sul territorio hanno gestito quasi 19 milioni di telefonate, assicurando la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico; ciò grazie al sistema e-call. Nel 2021 le segnalazioni gestite con tale modalità sono state circa 75.000.
Il Numero unico 112 assicura, inoltre, l’accesso al servizio da parte dei cittadini sordi. È, infatti, operativo dall’estate scorsa l'112Sordi che consente ai cittadini con tale disabilità di accedere al servizio di segnalazione delle emergenze attraverso un apposito sistema studiato e realizzato in linea con le direttive europee. Dalla sua attivazione ad oggi il servizio ha ricevuto circa 530 chiamate.
Partito come sperimentazione in Lombardia nel 2010, il numero unico per le emergenze 112 è ora attivo in 11 regioni, ma l'obiettivo è di arrivare ad avere lo stesso servizio in tutta Italia entro il prossimo anno. Nella giornata europea del Numero Unico di emergenza Europeo 112, lo ha spiegato il direttore generale di Areu (cioè l'azienda di emergenza urgenza della Lombardia) Alberto Zoli, che ha tracciato un bilancio di cosa è accaduto in questi dodici anni, da quando il servizio è stato avviato prima a Varese e poi in tutta la regione. Bastano due dati per spiegare i risultati: sono state 43,2 milioni le chiamate a cui gli operatori del servizio hanno risposto, facendo da primo filtro per poi girare le emergenze secondo il caso a polizia, carabinieri, 118 o vigili del fuoco, e soprattutto nonostante (anzi grazie) a questo filtro i tempi per processare le chiamate si sono ridotti di 45 secondi. Il filtro permette di 'scartare' le telefonate non appropriate (che sono oltre il 50%), ma anche di evitare ad esempio che carabinieri e polizia vengano entrambi chiamati da persone diverse su uno stesso evento. E in più, concentrando le risorse in alcune centrali operative (in Lombardia sono tre a Milano, Brescia e Varese) si possono avere attrezzature molto avanzate. Fra i servizi disponibili quello di traduzione, che permette di avere immediatamente l'assistenza di un interprete in 24 lingue diverse, e soprattutto come AML, l'advanced mobile location, che permette, una volta ricevuta una chiamata, di localizzare lo smart phone da cui viene fatta anche se non ha la geolocalizzazione attiva. Servizio essenziale per chi ad esempio ha incidenti nei boschi o non è in grado di dire dove si trova. Un caso come quello di Simon Gautier, trovato morto in un burrone nel Cilento dopo giorni di ricerche "non sarebbe accaduto" ha spiegato Zoli. La media di chiamate alle tre centrali dove lavorano 160 operatori è sceso dalle 18 mila iniziali alle 12mila perché "la gente ha imparato e sono diminuiti gli scherzi". E con la stessa modalità operativa a livello nazionale, si può anche andare in soccorso dei vicini: se la centrale della Liguria va in 'disaster recovery' interviene Milano, se succede in Friuli arriva in aiuto la centrale di Brescia. "Siamo orgogliosi di aver messo in piedi questa organizzazione - ha concluso - che nasce qua ed ora è nazionale".
Quella odierna è "Una giornata che celebra il riconoscimento di valore, impegno e professionalità delle donne e degli uomini che lavorano nelle Centrali uniche di risposta (Cur) e che sensibilizza i cittadini sul servizio di emergenza 112", lo ha detto il Vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia (con delega alla Protezione Civile), Riccardo Riccardi. "In regione l'anno scorso sono state gestite 596.378 chiamate di cui 339.302 di vera emergenza; sono state 2.295 le chiamate di utenti stranieri per le quali è stato attivato il servizio di interpretariato del 112 che supporta 17 lingue per offrire un efficiente servizio di emergenza anche agli stranieri. Servizio tanto essenziale quanto delicato a favore di tutta la popolazione". 
La Centrale unica di risposta del Numero unico di emergenza 112 (Nue) del Fvg con sede nel centro operativo della Protezione civile a Palmanova, è attiva dal 2017 e garantisce un servizio sulle 24 ore 365 giorni l'anno. Dal 2018 è connesso anche alle Capitanerie di porto, per le emergenze in mare. Nella stessa sede si trovano la sala operativa regionale (Sor; numero verde 800 500 300) della Protezione civile e la sala operativa Fvg Emergenza sanitaria (Sores). Riccardi ha sottolineato che "lo scorso novembre è stata implementata, nel sistema gestionale del Nue112, la nuova modalità organizzativa dell'elisoccorso notturno le cui missioni" si svolgono con volontari di protezione civile con il 112 che fa da collettore per tutte le chiamate e "da dicembre è stato attivato alla Cur112 di Palmanova l'innovativo sistema di localizzazione l'advanced mobile location (Aml) che permette agli operatori della centrale di emergenza di ottenere precisi dati di localizzazione del chiamante, entro un raggio di 30 metri.
Ottantadue richieste di soccorso da agosto ad oggi, tutte risolte con successo. Sono i numeri incoraggianti della nuova procedura del 112 della Regione Lazio per il soccorso delle persone disperse in aree extraurbane. Si è tenuto questa mattina, presso i locali della Casa della Sicurezza di Regione Lazio a Roma, un incontro per fare il punto sui primi sei mesi di applicazione della nuova procedura 'Gestione chiamata di soccorso per persona dispersa/smarrita in ambiente impervio, montagna, grotta, località disabitata'. Alla riunione, coordinata dalla Prefettura di Roma, ha partecipato Livio De Angelis, direttore regionale 'Soccorso pubblico e 112 Nue' (Numero unico d'emergenza), insieme ai vertici di tutti gli enti del soccorso coinvolti nel progetto: Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine, Soccorso Alpino e Speleologico e 118. La presenza sul territorio regionale di ampie zone di grande valore naturalistico e il grande numero di appassionati di escursionismo e sport all'aria aperta, con tendenza ad aumentare in era Covid in cui la popolazione predilige luoghi aperti e poco frequentati per trascorrere momenti di svago, ha fatto registrare numerosi casi di richieste di intervento in emergenza in seguito a smarrimento o infortunio in zone impervie, montane o comunque lontane da centri abitati. Per questo motivo dall'agosto 2021 è stata varata questa nuova procedura per cui il Nue 112 geo-localizza l'infortunato e attiva, nei casi previsti, gli enti preposti all'intervento in località poco accessibili. "Grazie a questa nuova procedura e questo nuovo gruppo di lavoro per la sicurezza- commenta il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - il Nue 112 sta sperimentando tecniche di geo-localizzazione innovative che permettono di individuare immediatamente le persone in difficoltà uscite per un'escursione o altro e dare risposte immediate per il loro salvataggio. La nuova procedura sta andando bene. Questo garantisce a chi lo desidera di poter vivere in sicurezza la natura".



Infografica sul funzionamento del Numero di emergenza unico europeo (NUE) 112


( red / 11.02.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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