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Regioni.it

n. 4446 - venerdì 27 gennaio 2023

Sommario
- Autonomia differenziata: Calderoli, martedì in pre-consiglio dei ministri
- De Luca, Zaia: nessun tetto ai mandati da presidente di Regione
- Giorno della Memoria
- Agricoltura: piano gestione rischi
- Cabina di Regia per l'Internazionalizzazione
- CDP: webinar per la PA, nuovo modello finanziamento e prestito green

+T -T
Giorno della Memoria

(Regioni.it 4446 - 27/01/2023) Il Giorno della Memoria  sollecita a ricordare, a testimoniare e a meditare sui tragici avvenimenti che attraversarono e colpirono l’Europa nella prima metà del secolo scorso, il Novecento; definito, da alcuni storici, non senza ragione, come "il secolo degli Stermini", dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Il sistema di Auschwitz e dei campi ad esso collegati - aggiunge Mattarella - fu l’estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, di istinti brutali, di pregiudizi, di dottrine perniciose, di gretti interessi, e persino di conformismi di moda.
Tossine letali – razzismo, nazionalismo aggressivo e guerrafondaio, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato - che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e scienziati, avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti".
Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, dichiara a margine della cerimonia  solenne per il Giorno della Memoria, svoltasi stamane a Trieste  nell'ex campo di concentramento nazista, oggi monumento nazionale, della Risiera di San Sabba: "Se e' vero che l'antisemitismo di Stato,  almeno nell'Occidente democratico, rappresenta un fenomeno storicamente rilevante ma fortunatamente inattuale, altrettanto non puo' dirsi in merito alla persistenza, in seno alle nostre societa',  di sacche di intolleranza, strisciante o manifesta, nei confronti  delle comunita' ebraiche e di Israele”.
"Un 'mai più - evidenzia Fedriga -  deve rimanere scolpito  nella pietra, a imperituro monito per noi stessi e per chi ci succederà".
Per Donatella Tesei, presidente della regione Umbria, il giorno memoria, ricorda un atroce sterminio e infinite sofferenze che "non possiamo e dobbiamo dimenticare, ancora di più in questo periodo in cui eco guerra risuona nuovamente anche dentro i confini europei".
Tesei aggiunge: “Una violenza e una prevaricazione che dobbiamo condannare fermamente, cercando, invece, di trasmettere i valori della Pace e del Rispetto soprattutto alle nuove generazioni che saranno gli attori del mondo di domani”.
Per il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti “Il Giorno della Memoria è soprattutto consapevolezza di ciò che non vogliamo mai più essere, è la ferma volontà di condannare ogni forma di violenza e intolleranza. Ma è anche insegnare ai nostri giovani a scegliere con coscienza, senza commettere gli errori del passato, coltivando l’uguaglianza e il rispetto per tutti. Come diceva Primo Levi un segnalibro della memoria che non dovrà mai essere tolto”. Cosìnel giorno del ricordo delle vittime dell’Olocausto. 
Il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, evidenzia come sia "impegno solenne di questo governo prevenire e combattere ogni germe di razzismo che possa insinuarsi nella nostra comunità, promuovendo quanto più possibile la conoscenza della storia e un'informazione che si richiami ai valori della solidarietà, della convivenza e della tolleranza, gli unici che possano dirsi alla base di una  società giusta e solidale".
Mentre il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, rileva come "ognuno di noi lo può fare. Ognuno di noi deve sempre pensare a quegli eroi che si sono sacrificati per la libertà e sentirli sempre più vicini".
E il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in occasione del Giorno della Memoria, rileva come l'orrore della Shoah "non è paragonabile a nessun altro delitto. Ricordare è un dovere morale di tutti. Mentre la guerra è tornata alle porte dell'Europa con l'invasione russa dell'Ucraina e con le conseguenze che il conflitto in corso sta determinando sulla vita di tante persone, occorre riaffermare con maggiore forza i valori della nostra Costituzione repubblicana, i principi di libertà e democrazia che l'Occidente ha saputo faticosamente costruire dopo il secondo conflitto mondiale e che oggi rappresentano il riferimento essenziale per immaginare un mondo migliore per le nuove generazioni. Un mondo che proprio facendo tesoro della memoria del passato - ha concluso Bardi - non deve arrendersi alla violenza e alla sopraffazione per indicare una prospettiva per il futuro".
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, evidenzia "quanto sia importante trasmettere alle nuove generazioni il senso della memoria, del momento più drammatico che l'umanità ha vissuto, quando si sterminavano per motivi etnici, religiosi, razziali, persone innocenti e prive di qualsiasi responsabilità. Dal nazismo e dal fascismo dobbiamo stare lontani. Non solo dai valori e dalle idee, ma anche da quei meccanismi che possono portare ad assecondare valori che ci fanno scendere in quella china che drammaticamente portò a quegli episodi che cerchiamo di tenere vivi con la memoria affinché non accadano mai più".



( red / 27.01.23 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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