periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 318 - Roma, 25 giugno 2004

Sommario

Riforme e proposte per il Dpef: prosegue il confronto fra le Regioni Storace: nel Lazio un'economia  "locomotiva" del sistema Paese
Bassolino: nel Listone una consistente  forza riformista "di garanzia" Positivi risultati acquedotto pugliese. Vicino accordo con Molise
Veneto: Galan propone di togliere addizionale Irpef 30 giugno: convegno sul "Regionalismo in bilico"
Riforme e proposte per il Dpef: prosegue il confronto fra le Regioni
Prosegue il confronto fra i Presidenti delle Regioni sul tema della riforma Costituzionale e sulle proposte in vista del Dpef. Un'ulteriore riunione della Conferenza delle Regioni  è stata infatti convocata, come preannunciato, per lunedì, 28 giugno (alle ore 20.00).
Per quanto riguarda il tema delle riforme istituzionali è probabile che la discussione riprenda il via  partendo dalle posizioni espresse dai Presidenti delle Regioni a seguito degli incontri con il Presidente del Senato e con il Presidente della Camera (11 marzo) e che avevano trovato anche riscontri positivi e apprezzamento nei primi commenti di Pera (nella foto) e Casini (cfr. regioni.it n.244  e regioni.it n.246).
Per quel che riguarda invece le eventuali proposte in vista del varo del Dpef i Presidenti affronteranno i temi che sono stati in qualche misura posti sul tavolo già in occasione dell'ultima Conferenza (del 23 giugno, ndr): dalla necessità
di "un tavolo istituzionale in grado, ad esempio, di ragionare e di decidere sul reale finanziamento delle competenze di Regioni ed enti locali", ribadita da Errani (cfr. regioni.it n.317), alla esigenza di affrontare in modo compiuto il nodo del finanziamento del servizio sanitario nazionale ("affinché non sia sottofinanziato - aveva dichiarato l'assessore al bilancio della Lombardia Romano Colozzi, che per la Conferenza delle Regioni coordina gli assessori al bilancio - si deve prevedere un trasferimento di 89-91miliardi di euro, quindi alle Regioni serviranno dai 7 ai 9 miliardi di euro in più rispetto a quelli attuali; una forbice determinata anche dall'inserimento o meno della non autosufficienza).
E che il Dpef possa rappresentare un'occasione di di dialogo di dice convinto anche Enrico Gualandi il Vicepresidente di Legautonomie che in un articolo pubblicato da Italia Oggi (che fra l'altro preannuncia un convegno, promosso sempre da Legautonomie sul tema del federalismo fiscale) indica per il nuovo Documento di programmazione economico finanziaria 6 obiettivi minimi. In estrema sintesi :1. concludere i lavori dell'alta Commissione sul federalismo fiscale; 2. conferma per il 2005 degli trasferimenti erariali del 2004, più risorse aggiuntive per i comuni minori; 3. risorse agli enti locali per beni, servizi e personale per le nuove funzioni trasferite; 4. superamento blocco addizionale Irpef con previsione di imposte di scopo, 5.  superamento blocco assunzioni nel rispetto del pareggio di bilancio 6. modifica criteri patto stabilita con calcoli diversi per la definizione di spese e di entrate.
(sm)
Storace: nel Lazio un'economia  "locomotiva" del sistema Paese

Il Mondo dedica un dossier al Lazio e l'inchiesta di apre con un'intervista al Presidente della Regione, Francesco Storace che, prima di tutto, traccia un sintetico quadro del programma regionale per il 2004:"Il principale impegno per quest’anno riguarda l’approvazione dello Statuto regionale, al quale stiamo procedendo con il massimo consenso. Lo Statuto sarà la nostra Carta costituzionale ed è giusto che abbia il placet di tutti, dalle istituzioni alle forze sociali. Con l’approvazione procederemo a un passo storico, visto che quello attuale risale a 32 anni fa. Il testo contiene numerose novità: dal referendum propositivo al presidenzialismo.,dalla Consulta per i problemi della disabilità e dell’handicap alla presenza di almeno un terzo di donne in Giunta. E poi un forte richiamo all’unità nazionale, accompagnata dalla necessità dell’integrazione europea che si ispira ai principi contenuti nel manifesto di Ventotene. Infine chiare indicazioni al ruolo di Roma, capitale della Repubblica e simbolo dell’unità d’Italia":
Poi si passa agli obiettivi di lungo termine. "Dall’abbattimento delle liste d’attesa nella Sanità alla diminuzione della disoccupazione, per arrivare a nuovi interventi in materia di politiche sociali. Insomma, vogliamo andare avanti con il nostro programma, come stiamo facendo con successo da quattro anni. Tanto che, oggi, il Lazio diventa una delle locomotive economiche del Paese, un punto di riferimento per le politiche sociali".
Il Dossier del settimanale contiene anche un servizio sul commercio e uno sulla "scommessa" dei distretti industriali, mentre per quanto riguarda il turismo l'assessore Ciaramelletti (nella foto) preannuncia l'arrivo di un'agenzia regionale e il trasferimento delle vecchie Apt  alle province.
(gs)

Bassolino: nel Listone una consistente  forza riformista "di garanzia"

E' un lungo ragionamento politico sul futuro del centrosinistra quello che Antonio Bassolino (nella foto), Presidente della Regione Campania fa in un'intervista a l'Espresso."C'è stato un elemento di debolezza della campagna elettorale. Dovevamo spiegare con maggiore chiarezza c'era un investimento sul futuro, che la lista aveva un dopo, che il progetto andava al di là di un punto in più o in meno, Prodi l’ha fatto, io e altri anche, magari dovevamo insistere di più. Ma ora non si può tornare indietro. Serve un grande investimento sul futuro"
"Io credo - prosegue Bassolino - che nel 2006 dovremo presentarci con due novità. La prima è che non ci devono essere più desistenze con Rifondazione, Apriamo fin da ora un confronto programmatico che porti alla grande coalizione del centro-sinistra". La seconda - spiega Bassolino - consiste nel fatto che "proprio perché puntiamo ad una grande coalizione e a un accordo pieno con Rifondazione e con le altre forze del centro-sinistra è importante che ci sia una forza di garanzia. Una forza riformista consistente".
E alle elezioni regionali ci sarà la lista unitaria? “Vedremo, C'è chi come me è  favorevole e ritiene giusto un processo politico unitario. Ma ci sono altri che frenano". 
Sul suo futuro politico il Presidente Bassolino sembra sperare in qualche cambiamento :"Sono qui ormai da più di dieci anni. Penso a questo punto di poter fare un’altra esperienza. Ma posso anche continuare il mio impegno di governo in questa parte così significativa del Paese".
(sm)

Veneto: Galan propone di togliere addizionale Irpef

"Ai veneti ho fatto alcune promesse che ho sempre mantenuto: quando ho istituito l’addizionale Irpef aumentando, come si dice volgarmente, le tasse, ho detto chiaramente che serviva a non abbassare l’offerta sanitaria e mi pare che nessuno in Veneto possa dire che i servizi sanitari e i servizi alla persona, soprattutto anziani e disabili, siano diminuiti in questi anni", Cisì Giancarlo Galan in un'intervista a Il Gazzettino. Quanto poi all'aumento del bollo auto "è  stato adeguato - spiega il Presidente del Veneto -perché era fuori logica che in Veneto si pagasse il bollo auto più basso d’Italia e ho precisato che i proventi sarebbero andati a finanziare le grandi opere stradali, come sta avvenendo con il Passante, la Pedemontana, la Valdastico". Ed ora che - afferma il Presidente del Veneto - gli scopi sono stati raggiunti, Galan preannuncia:"proporrò agli alleati di togliere l’addizionale Irpef e valuterò, sempre con loro, di rimettere l’accisa sul metano". L'introito sarà inferiore, "ma nel frattempo abbiamo diminuito le spese. Per esempio, il fabbisogno sanitario è inferiore grazie soprattutto allo straordinario risparmio sulla spesa farmaceutica".
E dopo le elezioni, conclude Galan, un'apertura anche verso le opposizioni per riprendere il dialogo almeno su due tavoli:"proporrò anche alla sinistra" di dare uno scopo a questo fine legislatura: "lo Statuto, per dare un colpo d’ala, e il Programma regionale di sviluppo".
(red)

Positivi risultati acquedotto pugliese. Vicino accordo con il Molise
Al termine dell'assemblea dei soci dell' Acquedotto pugliese il Presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto (nella foto), ha annunciato che  ''L' accordo con il Molise per quanto riguarda la fornitura di acqua è pronto dal punto di vista  tecnico, mi auguro che nei prossimi giorni si possa siglare l' accordo tra le due Regioni dal punto di vista complessivo''. L' accordo con il Molise - che sarà sottoscritto dopo quello raggiunto, una ventina di giorni fa, con la Basilicata - prevede che venga realizzato un collegamento di una quarantina di chilometri dalla diga del Liscione sul fiume Biferno alla diga di Occhito. L' intervento servira' a dare acqua all' agricoltura della Capitanata con la garanzia, da parte della Regione Puglia, che venga in primo luogo irrigata la piana di Larino e che ci sia la compensazione, gia' prevista, dell' acqua proveniente dalla diga di Occhito per l' agricoltura del Molise.
E gli esiti dell'assemblea dei soci dell'Aqp che ha approvato il bilancio di esercizio 2003 hanno consentito al presidente della Regione Basilicata,
Filippo Bubbico, di esprimere alcune valutazioni positive: ''La Regione Basilicata - ha detto Bubbico - manifesta un giudizio di esplicito apprezzamento per i positivi risultati conseguiti da Acquedotto Pugliese spa, per la validità degli indirizzi di gestione e per l'incremento del valore per gli azionisti'' (la Regione Basilicata e' azionista dell'Aqp con la quota del 13 per cento, la Regione Puglia con l'87 per cento).
''Oggi - ha proseguito Bubbico - Aqp è giustamente e intelligentemente concentrata sul core business del miglioramento delle reti e dei servizi e sullo sviluppo dei servizi di ingegneria e di assistenza mentre l'andamento della gestione fa registrare una crescita del valore della produzione pari al 3 per cento grazie anche a significativi recuperi di efficienza e di redditività in termini di recupero crediti, di controllo e contenimento dei costi, di valorizzazione delle risorse professionali ed operative interne''. Le azioni portate avanti  -
conclude Bubbico - hanno liberato la societa' dal peso e dal groviglio di annose controversie ed accentuando il taglio imprenditoriale della sua organizzazione e dei suoi servizi''. La Basilicata, come annunciato negli scorsi mesi, cederà presto la propria quota in Aqp alla Regione Puglia concentrandosi sulservizio idrico integrato in Basilicata che è gia' interamente gestito da Acquedotto Lucano.
L'assemblea dei soci dell'Aqp, Puglia e Basilicata ha lanciato la  sottoscrizione di un bond pari a 250 milioni di euro sui mercati internazionali, senza garanzia, èstato varato oggi dall'assemblea dei soci dell'Acquedotto Pugliese e servirà a cofinanziare l'accordo di programma perla realizzazione di opere idriche nella regione Puglia per 900milioni di euro. , ha inoltre approvato il bilancio del 2003 con unutile netto di 4.540.537 euro e con un risultato positivo digruppo di 3.879.341 euro. Secondo
Francesco Divella, amministratore unico dell'Acquedotto Pugliese, "i risultati della gestione operativa hanno segnato un significativo miglioramento rispetto a quelli del precedente esercizio".
(gs)
30 giugno: convegno sul "Regionalismo in bilico"

"Regionalismo in bilico tra attuazione e Riforma della Riforma" , questo il titolo scelto per un convegno organizzato dall'Issirfa del Cnr che si svolgerà il 30 giugno alla Camera dei Deputati (Sala del Cenacolo, Vicolo Valdina, 3/A - Roma).
"Nell’attuale stagione - spiegano gli organizzatori del convegno -  il regionalismo italiano è interessato da due processi in reciproca tensione. Si tratta: da un lato, dell’attuazione-applicazione delle riforme costituzionali del 1999 e del 2001; d’altro lato, dell’avvio di un nuovo processo riformatore, il quale ha trovato la sua espressione più recente nel disegno di legge approvato in prima lettura dal Senato della Repubblica il 25 marzo scorso. In conseguenza d dà, la lunga transizione avviato nel 1997 con la legge costituzionale n. i dello stesso anno è lungi dall’aver trovato la propria conclusione".
"Il Convegno - spiega,
nell'invito,  l'Istituto Massimo Severo Giannini - si propone di fare il punto della situazione, considerando entrambi i processi.
All’attuazione-applicazione è dedicata la primo parte, nella quale, con riferimento a cinque ambiti cruciali — la legislazione, le autonomie speciali, gli statuti ordinari, l’amministrazione e la finanza — l’attenzione sarà rivolta, oltre che ai risultati conseguiti (in termini di stabilizzazione del nuovo quadro), alle difficoltà cui la vigente disciplina costituzionale dà luogo, ai nodi irrisolti ed ai problemi aperti.
Alla riforma della riforma è dedicata la tavola rotonda del pomeriggio, avente ad oggetto, da un lato, il testo licenziato in prima lettura dal Senato, d’altro lato, gli interventi sulla disciplina vigente che, anche alla luce delle esperienze straniere, possa no considerarsi consigliabili.
L’iniziativa, intervenendo nel momento in cui la riforma della riforma è al centro del dibattito politico-istituzionale, intende contribuire al processo in corso, fornendo elementi di riflessione agli organi legislativi".
In occasione del Convegno, verranno anche presentati i risultati dell’attività di monitoraggio sul regionalismo italiano svolta dall’ISSiRFA-CNR e il nuovo sito-web dell’istituto.
(red)

 

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