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Regioni.it

n. 3784 - lunedì 24 febbraio 2020

Sommario
- Coronavirus: le ordinanze delle regioni del Nord
- Coronavirus: i testi dei due decreti del 23 febbraio
- Coronavirus: prime disposizioni regioni del Sud
- Coronavirus: ordinanze regioni dell'Italia centrale
- Fisco: 28 febbraio data rottamazione
- Consiglio dei Ministri del 21 febbraio esamina alcune leggi regionali

+T -T
Coronavirus: ordinanze regioni dell'Italia centrale

(Regioni.it 3784 - 24/02/2020) Nella regione Toscana un’ordinanza obbliga i viaggiatori di segnalare il rientro, oltre che dalle aree a rischio della Cina, anche da Paesi in cui la trasmissione dell'infezione è significativa secondo le indicazioni Oms, e anche dai Comuni italiani soggetti a misure di quarantena.
La raccomandazione è rivolta alle persone che manifestano febbre, tosse e altri sintomi influenzali di rimanere a casa e chiamare il medico.
C’è anche l'indicazione per gli ospedali di limitare per quanto possibile gli ingressi e varchi ai presidi, oltre a istituire check point e invitare a ridurre il numero di accompagnatori e visitatori.
Il presidente Enrico Rossi invita “la comunità cinese e il console a garantire che coloro che sono senza domicilio adeguato non ritornino in Toscana. La questione ha un evidente risvolto nazionale, e pertanto chiederò che anche il governo intervenga nei confronti delle autorità cinesi”.
La regione Umbria raccomanda che le persone con il sospetto di poter essere infette, se hanno sintomi, non devono recarsi presso gli ambulatori medici o al pronto soccorso dei presidi ospedalieri, ma contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o la continuità assistenziale che eseguirà un primo triage e si farà carico di attivare le procedure idonee concordate a livello regionale.
Ordinanza cautelativa di prevenzione sanitaria sul Coronavirus sia nelle Marche che nel Lazio, prevedendo l'obbligo da parte di chi arriva dai comuni interessati dal focolaio di comunicazione alla Asl di competenza.
“E’ necessario fare chiarezza: - afferma il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli - le scuole di ogni ordine e grado delle Marche resteranno aperte fino a nuovo avviso, contrariamente a quanto deciso con una ordinanza regionale che prevedeva la chiusura di tutte le scuole come misura di prevenzione del Coronavirus perché la sicurezza dei cittadini, dai più piccoli ai più grandi, viene prima di tutto. Durante la conferenza stampa mentre illustravo i contenuti dell’ordinanza infatti, in una telefonata, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha chiesto che tutte le Regioni domani mattina alle 10 si confrontino per coordinarsi e portare avanti le stesse iniziative. Io continuo a pensare e ad essere convinto che la cosa migliore sia chiudere le scuole ed annullare le manifestazioni dove la gente si concentra perché in questa fase dobbiamo bloccare ogni spazio dove il virus può espandersi. Domani comunque avremo gli aggiornamenti della situazione. Per quanto riguarda la Regione Marche, in ogni caso, da domani mattina sarà disponibile dalle 8 alle 20 il numero verde 800936677 per rispondere alle domande dei cittadini. Servirà come punto di informazioni con 4 linee a cui rispondono dei medici per dare risposte a chi ha bisogno di chiarimenti rispetto alla propria condizione di salute e alle proprie necessità. Ricordiamo che nelle Marche fino ad oggi non c’è stato alcun caso di contagio al momento, ma che questo non ci permette assolutamente di abbassare la guardia”.



Toscana
 

 
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( gs / 24.02.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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