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Regioni.it

n. 3820 - mercoledì 15 aprile 2020

Sommario3
- Sanità: prosegue l'impegno delle Regioni per l'emergenza Covid-19
- Coronavirus: problemi economici, Europa e fase 2
- Coronavirus: norme e ordinanze tra gestione dell'emergenza e ripartenza
- Covid-19: proposte per utilizzare al meglio il "Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato " dell'Ue
- Agricoltura: considerare anche il sorgo nel Piano gestione rischi 2020
- Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica

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Sanità: prosegue l'impegno delle Regioni per l'emergenza Covid-19

Le raccomandazioni dell'Oms per l'avvio della fase 2: "le misure dovrebbero essere allentate a tappe, dopo aver valutato i rischi epidemiologici e i benefici socioeconomici "

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà una informativa alla Camera alle 17 del prossimo 21 aprile. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L''informativa sia il Consiglio europeo in programma per il 23 aprile, sia l'attuazione delle misure di contrasto al coronavirus.
Oggi il Ministro della Salute, Roberto Speranza, partecipa in videoconferenza alla riunione dei ministri della Salute dell’Unione europea.
Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità arrivano ulteriori indicazioni. Le osservazioni riguardano prima di tutto la ricerca sui vaccini. Secondo l'Oms non c'è alcuna evidenza che il vaccino contro la tubercolosi (Bcg) protegga contro l'infezione da Covid-19. Ci sono "due studi clinici sono in corso" in proposito e l'Oms "valuterà le evidenze quando saranno disponibili", ma "in assenza di evidenze scientifiche", l'Oms "non raccomanda il vaccino Bcg per prevenire il Covid-19". 
Altre indicazioni sono legate invece alla fase di ripartenza (o fase 2) già avviata in alcune nazioni. I Paesi che hanno deciso di allentare le misure adottate per combattere la pandemia di coronavirus devono aspettare almeno due settimane per valutarne l'impatto e per decidere se fare ulteriori apertura. Il mondo, ha sottolineato l'agenzia dell'Onu, si trova in un "momento cruciale" della pandemia nel quale i principi guida devono essere "velocità, equilibrio ed equità". Per ridurre il rischio di nuovi focolai, è l'avvertimento dell'Oms, "le misure dovrebbero essere allentate a tappe, dopo aver valutato i rischi epidemiologici e i benefici socioeconomici dell'apertura in diversi luoghi di lavoro, scuole e attività sociali". Idealmente ci vogliono "almeno due settimane (che corrispondono al periodo di incubazione del coronavirus) tra una fase e un'altra della transizione per capire quali rischi si corrono e come rispondere in maniera adeguata". Il rischio di un "risorgere della malattia" rimane, sottolinea l'Organizzazione mondiale della Sanità.
In Lombardia i numeri relativi al contagio non crollano perché - spiega l'assessore al welfare, Giulio Gallera - "con le nuove linee guida dell'Istituto superiore di sanità stiamo facendo più tamponi a medici di base, operatori sanitari, sociosanitari e pazienti di Rsa con sintomi. Ma c'è una forte riduzione di chiamate al 112, i pronto soccorso hanno più pazienti non Covid che Covid, gli ospedali meno ricoverati e si stanno alleggerendo le terapie intensive. Questo è il dato vero, anche a Milano. Le azioni tempestive della Regione e lo sforzo dei lombardi hanno ridotto fortissimamente la diffusione del virus". Il Covid-19  - ricorda l'assessore - si diffondeva da molte settimane quando l'abbiamo scoperto, per primi. Non abbiamo avuto la possibilità di contenere il focolaio: qui è esplosa una bomba atomica." Nel prossimo futuro "Il nostro sforzo sarà intercettare con il sierologico chi non ha fatto il tampone - prosegue - abbiamo allungato a 28 giorni l'isolamento, il San Matteo di Pavia ha messo a punto un test efficace e se l'Iss ne approverà altri li utilizzeremo, per garantire che chi torna a lavorare non sia contagioso. Dovremo comunque mantenere mascherine e distanziamento sociale, perché avremo il virus sotto la brace. La scienza dice che le pandemie procedono a ondate; se ne arriverà un'altra, ci troverà attrezzati".
A Milano parte poi la prima 'biobanca' di Covid-19. A dare avvio al progetto sono l'università degli Studi del capoluogo lombardo e l'Asst Fatebenefratelli-Sacco. La Banca biologica raccoglierà e conserverà campioni di sangue e tessuti relativi al Covid-19 e farà da trampolino di lancio alla ricerca sul virus Sars-CoV-2, per lo studio e lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche incluse quelle di tipo vaccinale, spiegano i due enti promotori. Il progetto può contare su una maxi donazione di oltre 800 mila euro da parte di Banco Bpm. La sede fisica della Banca biologica di Covid-19 sarà all'ospedale Sacco, in uno spazio di circa 280 metri quadrati al piano interrato del Padiglione 62. E completa l'intervento il potenziamento della piattaforma tecnologica per lo stoccaggio e alimentazione di ossigeno liquido a servizio della struttura sanitaria. 
In un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Veneto Luca Zaia torna sul tema della ripartenza: "La fase 2? C'e' gia'. Ma non l'abbiamo decisa noi. Possiamo essere d'accordo, ma l'ha decisa il governo. A noi spetta il compito di tutelare la salute dei cittadini. E di preparare la ripartenza". 
"Il Veneto e' responsabile e assolutamente rispettoso delle regole. E al punto numero 1, da parte nostra, c'e' la salute dei cittadini. Senza dubbi ne' fughe in avanti - aggiunge -. Penso davvero che il nostro primo nemico sia il ritorno alla fase acuta. Dal punto di vista sanitario, da una decina di giorni siamo in calo. Ci sono 825 posti in terapia intensiva, e altri ancora attivabili, oggi occupati da 240 persone. E va detto che in parecchi casi si tratta di una coda, persone gia' ricoverate da tempo. Sappiamo bene che questo virus richiede una lunga ospedalizzazione. In Veneto abbiamo avuto il primo morto in Italia, a Vo' Euganeo, il 21 febbraio. Il nostro modello matematico, realizzato in proprio, ci dice che la fase acuta si esaurira' verso fine maggio. Ma il fatto e' che il lockdown non esiste piu'. Non per quello che fa il Veneto. Ma perche' il governo ha chiuso la fase del lockdown".  "La chiusura non esiste piu'. Non c'e' - sottolinea il governatore del Veneto -. E' finita quando il governo ha delegato alle prefetture l'approvazione delle deroghe per le aziende che ritenevano di dover rimanere aperte. E probabilmente, grazie al silenzio assenso, molti hanno riaperto. Non entro nel merito, ma lo si vede dal traffico, dalle immagini dei tg, da tutto. Da amministratore, devo prendere atto che c'e' piu' gente in strada. Ma non perche' l'ho deciso io". "Dato che le regole, che sono statali, consentono le aperture che ci sono oggi, io mi concentro sulla salute dei veneti, penso alle regole, ai gel, ai controlli sulle distanze sociali... Ricordo, peraltro, che il governo ha aperto le cartolerie e i negozi di vestiti per bambini per tutta la settimana. Qui, solo per due giorni alla settimana, weekend esclusi", prosegue.
Quanto al test sierologico - ha aggiunto Luca Zaia, nel corso della quotidiana conferenza stampa - "deve essere validato dal mondo scientifico così come il test rapido. So che per quanto riguarda quest'ultimo, a livello nazionale si sta ragionando per trovare una forma di validazione. Il test rapido, qualora fosse certificato al 100% e avvalorato da un protocollo, sarebbe eccezionale". "Il test operativamente lo si fa in 30 secondi e poi servirebbero 15 secondi di attesa per vedere come si colora la cartina"" ha sottolineato Zaia. Dichiaro ufficialmente che la sanita' del Veneto non ha l'emergenza delle mascherine perche' ora si trovano nel mercato. Noi abbiamo distribuito 10 milioni di mascherine e incentivato ogni forma di produzione comprandone 24,5 milioni. La sanita' ne ha a sufficienza, ora diamole al popolo". Cosi' il governatore del Veneto Luca Zaia tornando sulla proposta di eliminare la possibilita' di confiscare le mascherine sanitarie e di permetterne la libera vendita e distribuzione. 
La Regione Basilicata ha ricevuto ieri dalla Protezione civile 62 mila mascherine chirurgiche, 21 mila mascherine ffp2-kn95, mille mascherine ffp3, 10 mila mascherine monovelo, 20 mila guanti monouso, 2 mila e 200 camici protettivi, 200 tute protettive e 21 mila tamponi + reagenti. Nel ringraziare “la Protezione Civile nazionale ed in particolare il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, che nella sua recente visita in Basilicata si era impegnato a sostenere le nostre richieste di dispositivi di protezione e materiali indispensabili per la gestione dell’emergenza”, il presidente della Regione Vito Bardi afferma che “ora sarà possibile incrementare le attività svolte sul territorio dai sanitari, ed in particolare dalle dieci ‘unità speciali’ che stanno lavorando a pieno regime, in provincia di Potenza e in provincia di Matera, per assistere e supportare i cittadini lucani che hanno bisogno di cure. I presidi e i materiali che la Protezione civile ci ha assegnato si uniscono ai materiali che faticosamente abbiamo reperito con le risorse della Regione, ma che naturalmente non sono sufficienti per la gestione di questa inedita e complessa emergenza sanitaria”. “Colgo l’occasione – aggiunge Bardi - per ringraziare ancora una volta i sanitari, che lavorano con abnegazione negli ospedali e sul territorio, e le persone impegnate ad assicurare i servizi essenziali in questo periodo difficile. Non abbiamo ancora superato l’emergenza ma stiamo facendo il possibile per alleviare i disagi ed assicurare un aiuto a chi ha bisogno. Continuando ad osservare le regole sono certo che supereremo presto la fase più difficile. La Regione, con l’aiuto dei cittadini, con il contributo e la forza dei lucani, saprà pensare anche al dopo, alla fase della ripresa e della rinascita. Insieme ce la faremo”.
Una "ricognizione" con tutti i manager del Sistema sanitario regionale "per una verifica dei punti di forza e criticita'", a poco piu' di un mese dall'inizio dell'emergenza coronavirus in Sicilia. L'ha organizzata, a Palazzo d'Orleans di Palermo, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, insieme con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, ha incontrato i direttori generali delle diciotto Aziende regionali direttamente coinvolte nella gestione della pandemia nell'Isola. "Una disamina - evidenzia il governatore - serena e onesta della situazione sanitaria nelle nove province, senza tacere le criticita' e impegnandoci a trovare i rimedi. Ma abbiamo anche preso atto, con soddisfazione, della tenuta del sistema regionale grazie a una sana programmazione e a una forte motivazione degli operatori, sanitari e non". La Sicilia, quindi, "pensa - spiega una nota - a una nuova fase sanitaria a lungo termine". Secondo quanto emerso da vari studi scientifici, infatti, nonostante la situazione del contagio in Sicilia, oggi, appaia contenuta, "sara' necessario immaginare nuove strategie, percorsi e strutture dedicate per contrastare i possibili 'colpi di coda' del virus". A questo servira' l'intera rete Covid-19 che, grazie al Piano straordinario messo in atto dal governo regionale puo' contare su circa 3.400 posti dedicati (seicento dei quali di terapia intensiva), ma si sta gia' pensando anche a veri presidi riservati alla riabilitazione polmonare. Sul modello dei vecchi sanatori adoperati nel '900 per il trattamento post-tubercolosi, infatti, il Sistema sanitario regionale si potra' dotare di strutture sanitarie specializzate nel recupero della piena funzionalita' per quei pazienti che hanno vissuto una fase acuta della malattia. Si andra' avanti anche sul piano formativo riservato prevalentemente al personale sanitario. "In queste settimane - spiega Razza - abbiamo riscontrato che tutti i cluster nosocomiali sono stati generati da singoli comportamenti errati, per negligenza o mancanza di lucidita'. Per questo pensiamo a una formazione permanente affidata al Cefpas di Caltanissetta che possa garantire a tutti i professionisti della sanita' siciliana un elevato e costante livello di preparazione". Per continuare a contrastare il virus proseguira' anche la digitalizzazione, restando nel solco di quanto e' stato fatto da subito con il censimento sul sito www.siciliacoronavirus.it e con l'applicazione digitale 'Sicilia Si-Cura'. Si tratta di strumenti che "hanno permesso di interloquire con decine di migliaia di persone - dice la Regione -, acquisendo un flusso di informazioni fondamentali per la gestione dell'emergenza".
Sempre in Sicilia ha preso il via "Uno screening epidemiologico attraverso i test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus. E' quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un'azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid-19 nell'Isola. L'obiettivo è quello di monitorare l'andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie. "Pur ribadendo l'importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia - sottolinea l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un'azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia".
«Pur ribadendo l'importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia - sottolinea l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un'azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia»
L’assessore alla Salute, della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, commentando i progetti che stanno prendendo forma su tutti i territori, sottolinea che “La rete di presidi ospedalieri dedicati al Covid che si sta delineando nella nostra regione, ci consente di iniziare a programmare un piano per la riapertura di tutti gli servizi sanitari, ripristinando l’assistenza che eravamo stati costretti a rimodulare per far fronte all’assistenza”. “Poter disporre – continua – di strutture esclusivamente dedicate ai pazienti Covid rappresenta davvero un punto di svolta e va nella direzione di quanto previsto dal piano di emergenza regionale, che indicava proprio questo percorso per una gestione della pandemia che garantisse la presa in carico e la cura dei pazienti contagiati dal virus e, allo stesso tempo, la prosecuzione di tutte le attività ordinarie in assoluta sicurezza”. Ogni Asl ha dunque individuato una struttura, già di proprietà, da allestire o riconvertire per il Covid.
In Campania "E' in corso di definizione in queste ore un Piano regionale per lo screening di massa sui cittadini campani". Lo fa sapere il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. "Questo piano di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19 - spiega De Luca - deve svilupparsi in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali. La fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie".
Su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ringrazia - dal  Magazzino Covid della Protezione Civile regionale - "a nome di tutta la nostra comunità le centinaia di volontarie e volontari che da un mese giorno e notte garantiscono l'approvvigionamento di mascherine, camici, occhiali protettivi e altri dispositivi nelle nostre strutture sanitarie. In 5 settimane- spiega Zingaretti - sono stati consegnati 9 milioni e 662 mila dispositivi. Un lavoro e una passione incredibili che hanno permesso di contenere la diffusione del virus".
In Sardegna mille prototipi di schermi facciali, speciali visiere protettive anti-contagio, sono stati realizzati con la tecnologia della stampa 3D dal gruppo 'Makers Pro Sa Sardigna' e donati ai presidi ospedalieri del territorio nell'ambito del progetto benefico 'Sos Makers pro sa Sanidade e Sa Sardigna'. "Dai maker della nostra Isola - dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu - , non riceviamo solo un gesto di grande solidarietà e amore per la Sardegna, ma anche un segnale di forte dinamismo e capacità da parte di un gruppo che è riuscito a mettere insieme forze e idee per supportare i nostri operatori sanitari nella lotta al Covid-19. Un contributo importante nella battaglia contro il virus.
Infine dal 9 al 13 aprile la Protezione civile nazionale ha consegnato alla Regione Puglia oltre un milione di mascherine chirurgiche, 138.650 mascherine Ffp2, 2.650 camici, 540 tute, 272mila bende Montrasio, 25mila guanti, 9mila tamponi e 9mila reagenti. Lo comunica il dirigente della protezione civile regionale, Mario Lerario. I dispositivi sono stati consegnati attraverso dei voli svolti dall'Aeronautica militare, dalla guardia di finanza, guardia costiera ed Esercito. I materiali sono stati trasportati a cura dell'Esercito nei depositi di transito, per l'immediata distribuzione alle strutture sanitarie pugliesi. La protezione civile regionale comunica inoltre che finora sono arrivati in totale 88 ventilatori per terapie intensive e 62 per terapia subintensiva: 16 dalla protezione civile nazionale e 46 da donazioni private


Coronavirus: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - Aggiornata al 15.04.2020


[Ministero della salute] Covid 19: Alle 15 riunione ministri salute Ue

CORONAVIRUS: A MILANO LA PRIMA BIOBANCA DI COVID-19, POTENZIERA' RICERCA =


Coronavirus, Oms: due settimane fra ogni fase di transizione


Coronavirus:Oms,allentare misure a tappe per valutare rischi


Coronavirus: Oms,nessuna prova vaccino Tbc protegga da Covid

Sardegna: Coronavirus, mille dispositivi di protezione da stampa 3D. Assessore Nieddu: "Grande capacità e altruismo dei maker sardi"


Sicilia: CORONAVIRUS, IN SICILIA AVVIATO SCREENING CON TEST SIEROLOGICI




( red / 15.04.20 )

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Coronavirus: problemi economici, Europa e fase 2

Tabelle richieste e interventi

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) In audizione parlamentare la Banca d’Italia rileva che “all'avvio dell'emergenza sanitaria  l'economia italiana non si era ancora interamente ripresa dalla doppia recessione degli scorsi decenni ed  era in sostanziale stagnazione. Pure in questo contesto, le condizioni  finanziarie di famiglie e imprese erano complessivamente solide e le banche, che  avevano superato una lunga fase di difficoltà, stavano rafforzando i propri bilanci".
E’ anche allarme sul fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese, che secondo una relazione sempre della banca d’Italia è stimato tra marzo e luglio in 50 miliardi di euro. Nel terzo mese dell'anno si calcola un calo del 15% della produzione industriale. L'istituto sollecita un rapido dispiegamento delle risorse approvate dal Governo, ipotizzando anche modalità di tracciamento - ad esempio versandoli su conti dedicati – dei finanziamenti erogati. E liberare il capitale e utilizzarlo per sostenere l'economia. Per le banche più fragili si ipotizza anche il sostegno pubblico per favorire processi aggregativi. Serrve un rapido dispiegamento delle risorse approvate dal governo e una semplificazione dei canali per accedervi. Bene la costituzione della task force anti-covid. Intanto il debito pubblico sale a febbraio a 2.446,9 miliardi, con un incremento di 2,7 miliardi rispetto a gennaio.
Il calo improvviso del reddito per la paralisi economica legata al coronavirus può creare difficoltà alle famiglie nel pagare i debiti. Per la Banca d’Italia l'impatto “delle misure di contenimento della pandemia sul reddito disponibile delle famiglie e sulla disoccupazione dovrebbe esseremitigato dall'ampio ricorso alla cassa integrazione guadagni (Cig)”.
“L'aumento dell'incertezza e i vincoli alla mobilità graveranno comunque fortemente sui consumi privati. L'improvvisa riduzione del reddito, o per alcune categorie di lavoratori il completo venire meno, può tradursi in difficoltà di rimborso dei debiti”.
L'Europa guarda alla ripartenza, e la parola d'ordine è gradualità. Lo spiega la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen presentando linee guida che, sottolinea, 'non sono un segnale per togliere le misure di contenimento'. Serve un nuovo Piano Marshall, con investimenti pubblici e privati, e la chiave sarà 'un nuovo, potente bilancio pluriennale'.
Le azioni finora rappresentano quasi tremila miliardi di euro, altre misure arriveranno. Digitale e green deal i pilastri della ripresa, spiega il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Con priorità alla riparazione del mercato unico europeo e allo sviluppo di un'imponente strategia d'investimento.
Utilizzo su base "volontaria" e raccolta dati in forma "anonima e aggregata": sono due capisaldi secondo la Commissione Ue per lo sviluppo di app contro il contagio. Le app, scrive Bruxelles, "possono aiutare a interrompere le catene di contagio in modo più rapido ed efficiente rispetto alle misure generali di contenimento, riducendo il rischio di diffusione massiccia del virus" e, di conseguenza, dovrebbero essere un "elemento importante nella strategie d'uscita" dalla quarantena "integrando altre misure come l'aumento delle capacità di test".
Per il Fondo monetario internazionale l'Italia è fra i paesi più colpiti dal coronavirus. “La reazione di bilancio è stata forte e appropriata, la sosteniamo. Sta alla politica italiana decidere se usare il Mes”.
Le perdite del pil mondiale per Covid-19 ammontano a quasi 9.000 miliardi di dollari fra il 2020 e il 2021, più delle economie di Giappone e Germania messe insieme, afferma il Fondo monetario internazionale, sottolineando che per la prima volta dalla Grande Depressione sono in recessione sia le economie avanzate sia quelle in via di sviluppo. L'economia italiana si contrarrà del 9,1%. Solo la Grecia, con una decrescita del 10%, farà peggio.
Per quanto riguarda invece il Dl imprese e la sua applicazione serviranno quattro passaggi per ottenere il credito garantito dallo Stato attraverso la procedura che vede coinvolta Sace. Lo prevede il vademecum, sviluppato dalla società in task force con l'Abi, che Sace ha inviato alle banche per la gestione delle richieste.
La procedura parte con (1) la presentazione della richiesta di finanziamento all'istituto finanziatore da parte dell'assistito; quindi prosegue (2) con l'invio della richiesta di garanzia a Sace da parte del soggetto finanziatore; (3) l'esito della richiesta di garanzia SACE; (4) l'erogazione del finanziamento.
Orari differenziati d'ingresso e d'uscita per uffici pubblici, industrie e aziende. Sarebbe questa una delle ipotesi cui starebbe lavorando il Governo in vista del 3 maggio, e sarebbe strettamente collegata ad un altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task force guidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite 'scaglionate' consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.
“Nei momenti di crisi bisogna ripartire dai punti di forza. E il settore economicamente piu' forte dell'Italia e' storicamente quello dell'agricoltura". Cosi' l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo rivolgendo al ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova una richiesta per un "sostegno per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati. C'e' bisogno di maggiore attenzione e di un aiuto immediato da parte del governo”.
“Liguria regione pilota? E' quello che  proviamo a fare. Credo che abbiamo provato ad adattare norme nazionali ad esigenze locali. Oggi riunirò le categorie della Liguria per capire come si potrà affrontare una stagione turistica e anche una ripresa  alla vita. Bisogna trovare delle regole che ci consentano di ripartire ma guardando il mondo qualcosa si trova. L'Olanda e' già ripartita, la Francia e la Spagna stanno pensando di farlo a maggio, se si lavora  qualche idea viene". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Pubblicata  la delibera del 10 aprile scorso con cui la Giunta regionale ha stabilito come erogare gli aiuti alle famiglie della Sardegna in difficolta' per l'emergenza Covid-19. Il testo, con gli allegati, indica - tra l'altro - i criteri di riparto dei 120 milioni di euro autorizzati dal Consiglio regionale la scorsa settimana, l'avviso pubblico necessario per dar via alle domande e il modello per presentarle, oltre a quello dell'autocertificazione da allegare.
La regione Puglia ha autorizzato l'utilizzo di nuovi fondi per l'edilizia scolastica, provenienti da economie residue dei Bilanci autonomi delle precedenti annualità. Ora si autorizza l'utilizzo di altre economie residue, provenienti dal Piano Triennale di Edilizia scolastica 2007/2009, per finanziare interventi finalizzati al ripristino delle normali condizioni di operatività scolastica, a seguito di incidenti come furti, incendi, allagamenti o a seguito di fenomeni locali di sforamento dei solai, accertate dagli organi competenti, per un'entità massima pari a 40.000 euro. 
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, spiega che "mentre gestiamo l'emergenza sanitaria, costruiamo le condizioni per la nuova fase. Obiettivo: Tavoli provinciali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, Protocolli operativi condivisi, piena disponibilita' di dispositivi di protezione individuale, sistemi di sanificazione, distanze previste. Nessun via libera in assenza di questi requisiti".
"Siamo partiti - scrive Bonaccini - da una priorita', garantire condizioni di piena sicurezza per tutti i lavoratori, e decisoinsieme di definire in una settimana un progetto da sottoporre al Governo che permetta una graduale ripresa delle attivita' nelle filiere a valenza internazionale - con l'export asse portante dell'economia regionale - e di far avanzare i cantieri delle opere pubbliche. Intanto, pronti due milioni di mascherine per lavoratori e lavoratrici"."In Emilia-Romagna - afferma Bonaccini - facciamo squadra con categorie economiche, sindacati, imprese, enti locali, professioni, Universita', Terzo settore per gestire la ripartenza confrontandoci con tutti e senza contrapporre mai la sicurezza sanitaria con la necessita' economica".
Infine il presidente della regione Veneto Luca Zaia dichiara: "Fase 2 già iniziata, ma ripartire con gradualità".


 



( gs / 15.04.20 )

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Coronavirus: norme e ordinanze tra gestione dell'emergenza e ripartenza

Tabelle leggi e ordinanze

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) Una circolare del ministero dell’Interno spiega che i prefetti potranno utilizzare anche la  Guardia di Finanza per i controlli sulle aziende e l'Ispettorato  nazionale del lavoro, oltre alle Asl, per verificare che siano state  prese le precauzioni necessarie per i lavoratori.
I prefetti potranno chiedere la collaborazione delle Asl ed avvalersi di Ispettori del lavoro per controllare l'osservanza delle precauzioni per la sicurezza dei luoghi di lavoro e adeguati livelli di protezione dei lavoratori. La circolare ricorda anche l'obbligo di rispettare determinate precauzioni nei negozi. Sarà necessario assicurare, oltre alla distanza di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare nei locali più del tempo necessario.
Si tratta di indicazioni in merito  all'applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 che ha disposto l'applicazione su tutto il  territorio nazionale, a far data dal 14 aprile e fino al 3 maggio  2020, di misure urgenti di contenimento del contagio, sia di carattere generale sia finalizzate allo svolgimento in sicurezza delle attività  produttive industriali e commerciali.
Il dpcm, nel confermare l'attuale regime di sospensione delle attività commerciali al dettaglio, ad esclusione delle attività di vendita di  generi alimentari e di prima necessità, inserisce, nel novero delle  attività consentite, il commercio di carta, cartone e articoli di  cartoleria, il commercio al dettaglio di libri, nonché il commercio al dettaglio di vestiti per bambini e neonati.
Inoltre si sottopongono alcune delle attività indicate al sistema della preventiva comunicazione al  Prefetto della provincia dove è ubicata l'attività produttiva,  innovando la precedente disciplina che prevedeva invece il meccanismo  dell'autorizzazione. Ulteriore elemento di novità, è rappresentato  dalla previsione che, in sede di valutazione delle condizioni  richieste dalla norma per la prosecuzione delle attività per le quali  opera l'obbligo della comunicazione, il Prefetto dovrà adottare l'eventuale il provvedimento di sospensione, sentito il Presidente della Regione.
La circolare ribadisce, poi, che i prefetti potranno avvalersi, oltre  che dell'attività dei competenti servizi delle Aziende Sanitarie  Locali, del supporto delle articolazioni territoriali dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, ai fini del controllo sulle modalità di  attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure  organizzative e gestionali oggetto del Protocollo Governo-parti  sociali del 14 marzo 2020, e, più in generale, sull'osservanza delle  precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e  la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori.
Per quanto riguarda invece le ordinanze regionali in Sicilia vale anche per librerie, cartolerie e  negozi per bambini la chiusura domenicale disposta dal presidente della regione Nello Musumeci. In tutte le  attività aperte dovrà essere rispettato  l'obbligo di guanti e mascherine. Le uscite per gli acquisti potranno essere effettuate da un solo componente della famiglia e una volta al giorno. Per quanto riguarda l'acquisti di capi di abbigliamento per  bambini, si invita ad adottare "accorgimenti utili ad evitare cambi e resi".  Resta confermata la chiusura domenicale e nei giorni festivi di tutti  gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole compresi i servizi di consegna a  domicilio, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole.
La Sardegna mantiene chiusi almeno fino al 26 aprile librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per bambini e sino al 3 maggio saranno inaccessibili anche le spiagge.
Nuova ordinanza del presidente della Regione Molise, Donato Toma, che proroga fino al prossimo 3 maggio le disposizioni relative alla revisione temporanea della programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale extraurbano per effetto della situazione emergenziale Covid-19.

 
ORDINANZE REGIONALI

DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

ORDINANZE DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE

DECRETI LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE

 
[Molise] ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 20 DEL 14 APRILE 2020


[Toscana] Ordinanza orti, Remaschi: “Provvedimento importante per cura e gestione territorio”

 
[Liguria] CORONAVIRUS: PRESIDENTE TOTI, “SI’ A ORTI E COLTIVAZIONI MA SOLO IN COMUNI DI RESIDENZA O LIMITROFI. PICCOLE APERTURE COMPORTANO ATTENZIONE ANCORA MAGGIORE A COMPORTAMENTI INDIVIDUALI CON RIGOROSO RISPETTO REGOLE”


[Toscana] Coronavirus, cura degli orti: un'ordinanza con le disposizioni


[Bolzano] Coronavirus, chiarimenti sulla nuova ordinanza del presidente


[Friuli Venezia Giulia] Coronavirus: Bini, da Governo mancano certezze su interventi turismo


[Friuli Venezia Giulia] Coronavirus: Fedriga, subito da Governo piano di ripartenza economia


[Abruzzo] CORONAVIRUS: CAMPITELLI, OK ORDINANZA STABILIMENTI BALNEARI

  
[Lazio] CORONAVIRUS: UNITA’ DI CRISI LAZIO, ‘FIRMATA ORDINANZA SU ROCCA DI PAPA, CORDONE SANITARIO ALLA STRUTTURA SAN RAFFAELE, ATTIVATO AUDIT SU PROCEDURE ADOTTATE E RISPETTO DELLE INDICAZIONI’


[Ministero dell'Interno] Covid19: le novità introdotte dal dpcm del 10 aprile in una circolare ai prefetti


Covid-19, Delibera Consiglio dei Ministri 6 aprile 2020: Gazzetta Ufficiale n. 98 del 14.04.2020

 



( gs / 15.04.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni dell'8 aprile

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Covid-19: proposte per utilizzare al meglio il "Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato " dell'Ue

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione dell'8 aprile ha approvato un documento di proposte e sollecitazioni al Governo relative alle opportunità fornite dall'Unione europea nel "Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato" a sostegno dell'economia nell'attuale fase di emergenza dovuta alla pandemia causata dal Covid-19.
Tale "Quadro" prevede nuove e più ampie possibilità di finanziamento delle imprese, ecco perché per il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini (Presidente della Regione Emilia-Romagna) “Occorre utilizzare ogni spazio offerto dalle nuove regole, ma bisogna semplificare il quadro e alleggerire la burocrazia”. Un concetto ribadito - in una nota stampa - anche da Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria e coordinatrice della Commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni, abbiamo "chiesto una ‘notifica unica statale’ alla Commissione relativa ad un quadro nazionale per le misure di aiuto", anche con l'obiettivo di " evitare appesantimenti burocratici, rispetto al monitoraggio di tali misure" e  "il Registro Nazionale Aiuti (RNA) è lo strumento adatto per favorire il controllo del cumulo della parte relativa alle sovvenzioni, senza caricare sulle imprese l’onere di nuove autocertificazioni”.

Il Documento è stato poi inviato dal Presidente Stefano Bonaccini a Vincenzo Amendola, Ministro per gli affari europei, Francesco Boccia ,Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo economico, e Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche agricole.
Si riporta di seguito il documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Posizione
sul quadro temporaneo per le misure di aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, considerato che la Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 sul Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 introduce nuove e più ampie possibilità di finanziamento delle imprese, ritiene necessario e urgente poter intervenire a sostegno del tessuto economico, superando le regole esistenti e utilizzare ogni opportunità offerta dalle nuove regole europee in tema di aiuti di Stato.
Tale urgenza è tanto più avvertita con l’acuirsi della crisi economica dovuta al protrarsi del blocco di attività, che non potrebbero riaprire senza debito sostegno, sia perché le opzioni offerte dalla Commissione sono temporanee (scadono il 31 dicembre 2020), sia perché altri Stati membri hanno già attivato molteplici misure.
L’attivazione di tali misure può avvenire esclusivamente a seguito di una specifica notifica alla Commissione europea, ai sensi dell’art. 108 TFUE, che dimostri come lo Stato membro intenda operare per garantire la conformità dei finanziamenti alle imprese rispetto al nuovo quadro temporaneo europeo.
Una situazione analoga avvenne nel 2009 per gli aiuti alle imprese per far fronte alla crisi finanziaria. All’epoca, lo Stato effettuò una notifica generale per tutte le Pubbliche Amministrazioni centrali e regionali, abilitandole all’approvazione di rilevanti misure economiche per le imprese.
Fatta salva l’urgenza di attivare anche ulteriori misure ai sensi dell’art. 107.2.b TFUE o altre disposizioni vigenti in tema di ristoro danni alle imprese colpite da calamità, la Conferenza ritiene che la notifica unica statale sia l’unico mezzo giuridico rapido per poter dare attuazione alle nuove regole temporanee approvate dalla Commissione europea. In tal senso, la Conferenza chiede al Governo di:
1. comunicare alla Commissione europea una notifica unica statale di un quadro nazionale per le misure di aiuto al fine di dare la possibilità ad ogni livello istituzionale della Pubblica Amministrazione (Regioni e non solo) di concedere aiuti ai sensi del temporary framework;
2. predisporre una notifica unica statale con un contenuto semplice ma esaustivo, come quella di altri Stati membri, per garantire tutte le possibilità di finanziamento contenute nel quadro temporaneo approvato dalla Commissione.
Infine, la Conferenza, preoccupata di evitare appesantimenti burocratici per il monitoraggio di tali misure, come richiesto dal quadro temporaneo, ritiene che, salvo l’utilizzo anche di diversi registri esistenti per specifici settori, il Registro Nazionale Aiuti (RNA) possa essere lo strumento adatto per favorire il controllo del cumulo della parte relativa alle sovvenzioni, senza onerare le imprese di nuove autocertificazioni e garantendo contemporaneamente la compatibilità degli aiuti attraverso i monitoraggi finali. La Conferenza chiede, pertanto, che siano apportati su tale Registro tutti gli aggiustamenti informatici necessari per agevolare le attività amministrative secondo i principi di efficacia, proporzionalità e semplificazione.
Roma, 8 aprile 2020

Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell'8 aprile 2020: POSIZIONE SUL QUADRO TEMPORANEO PER LE MISURE DI AIUTI DI STATO A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA NELL’ATTUALE EMERGENZA DEL COVID-19


Emergenza Covid-19 e “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia”: Regioni sollecitano il Governo e propongono una semplificazione delle procedure

[Agenzia per la Coesione Territoriale] Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 - 25.03.2020

Foto di Capri23auto da Pixabay

( red / 15.04.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo

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Agricoltura: considerare anche il sorgo nel Piano gestione rischi 2020

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) Nella Conferenza Stato-Regioni del 31 marzo 2020, che si è svolta in videoconferena, è stato approvato il Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2020.
Nell'esprimere l'intesa al Decreto relativo al "piano", la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha richiesto di integrare la voce piralide (un insetto le cui larve sono in grado di danneggiare un notevole numero di piante erbacee ed in particolare il mais) inserita ex-novo nella tabella 1.6 dell'allegato 1, con la coltura del sorgo. 

Si riporta di seguito il testo della richiesta della Conferenza delle Regioni ed il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni.
Punto 14) Odg Conferenza Stato Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con la richiesta di integrare la voce PIRALIDE, inserita ex-novo nella tabella 1.6 dell'allegato 1, con la coltura del sorgo:
PIRALIDE PER IL MAIS E IL SORGO


( red / 15.04.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo

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Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica

(Regioni.it 3820 - 15/04/2020) Il Decreto, che stabilisce alcune misure per affrontare l'emergenza dovuta alla diffusione in numerose colture della cimice asiatica, ha ricevuto il via libera con un parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni del 31 marzo (cfr. anche "Regioni.it" del 1° aprile 2020).
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha condiviso l'urgenza e la necessità di addivenire ad una celere approvazione delle misure emergenziali previste dal Decreto, ma ha formulato tre raccomandazioni contenute in un documento che è stato inviato al Governo.

Si riportano di seguito le raccomandazioni della Conferenza delle Regioni ed il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni. 
Posizione sul decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali recante “misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica (halyomorpha halys stal)”
Parere, ai sensi dell’art. 57, comma 1, del d.lgs. 19 agosto 2005, n. 214
Punto 8) Odg Conferenza Stato Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, condividendo l'urgenza e la necessità di addivenire ad una celere approvazione di dette misure emergenziali esprime parere favorevole con le seguenti raccomandazioni:
1) Valutare la possibile modifica dell'articolo 2 comma 1 stralciando le parole: “allo scopo di definire lo stato fitosanitario del territorio” in quanto tale attività non appare pertinente rispetto allo specifico strumento normativo di che si tratta, mirato a prevenire, controllare e contrastare la cimice asiatica.
2) All'articolo 3 comma 3 si propone di valutare in aggiunta ai formulati commerciali autorizzati per lo specifico impiego, secondo le prescrizioni di etichetta, anche “usi eccezionali debitamente documentati ed autorizzati”. Ciò al fine di non precludere la possibilità di estensione di etichetta o utilizzo sperimentale di nuove molecole/principi attivi che potrebbero essere efficacemente utilizzati come mezzi chimici di prevenzione controllo e contrasto della cimice asiatica.
3) All'articolo 4 comma 2 si propone l'attivazione di controlli a campione per la corretta implementazione delle strategie di controllo della cimice da parte delle Organizzazioni dei produttori e loro Associazioni, che possono avvalersi per tale compito anche di Enti di consulenza tecnica, riconosciuti dalle stesse Organizzazioni dei produttori.
Ancorché questa condizione possa risultare di utilità e di supporto all'intero sistema produttivo, si ritiene che la condizione di riconoscimento di idonei Enti di consulenza tecnica rappresenti un esercizio di difficile e disomogenea applicazione per le diverse Organizzazioni dei produttori, mancando tra l’altro comuni linee operative per il riconoscimento stesso, oltre che di mostrarsi debole condizione operativa rispetto ad un processo di terzietà dei controlli. Gli enti di consulenza tecnica dovrebbero o potrebbero essere diversamente riconosciuti, non già dalle Organizzazioni dei produttori ma ad esempio dai Servizi fitosanitari regionali o provinciali competenti.


( red / 15.04.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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