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Sanità: prosegue l'impegno delle Regioni per l'emergenza Covid-19
Le raccomandazioni dell'Oms per l'avvio della fase 2: "le misure dovrebbero essere allentate a tappe, dopo aver valutato i rischi epidemiologici e i benefici socioeconomici "
Oggi il Ministro della Salute, Roberto Speranza, partecipa in videoconferenza alla riunione dei ministri della Salute dell’Unione europea.
Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità arrivano ulteriori indicazioni. Le osservazioni riguardano prima di tutto la ricerca sui vaccini. Secondo l'Oms non c'è alcuna evidenza che il vaccino contro la tubercolosi (Bcg) protegga contro l'infezione da Covid-19. Ci sono "due studi clinici sono in corso" in proposito e l'Oms "valuterà le evidenze quando saranno disponibili", ma "in assenza di evidenze scientifiche", l'Oms "non raccomanda il vaccino Bcg per prevenire il Covid-19".
Altre indicazioni sono legate invece alla fase di ripartenza (o fase 2) già avviata in alcune nazioni. I Paesi che hanno deciso di allentare le misure adottate per combattere la pandemia di coronavirus devono aspettare almeno due settimane per valutarne l'impatto e per decidere se fare ulteriori apertura. Il mondo, ha sottolineato l'agenzia dell'Onu, si trova in un "momento cruciale" della pandemia nel quale i principi guida devono essere "velocità, equilibrio ed equità". Per ridurre il rischio di nuovi focolai, è l'avvertimento dell'Oms, "le misure dovrebbero essere allentate a tappe, dopo aver valutato i rischi epidemiologici e i benefici socioeconomici dell'apertura in diversi luoghi di lavoro, scuole e attività sociali". Idealmente ci vogliono "almeno due settimane (che corrispondono al periodo di incubazione del coronavirus) tra una fase e un'altra della transizione per capire quali rischi si corrono e come rispondere in maniera adeguata". Il rischio di un "risorgere della malattia" rimane, sottolinea l'Organizzazione mondiale della Sanità.
In Lombardia i numeri relativi al contagio non crollano perché - spiega l'assessore al welfare, Giulio Gallera - "con le nuove linee guida dell'Istituto superiore di sanità stiamo facendo più tamponi a medici di base, operatori sanitari, sociosanitari e pazienti di Rsa con sintomi. Ma c'è una forte riduzione di chiamate al 112, i pronto soccorso hanno più pazienti non Covid che Covid, gli ospedali meno ricoverati e si stanno alleggerendo le terapie intensive. Questo è il dato vero, anche a Milano. Le azioni tempestive della Regione e lo sforzo dei lombardi hanno ridotto fortissimamente la diffusione del virus". Il Covid-19 - ricorda l'assessore - si diffondeva da molte settimane quando l'abbiamo scoperto, per primi. Non abbiamo avuto la possibilità di contenere il focolaio: qui è esplosa una bomba atomica." Nel prossimo futuro "Il nostro sforzo sarà intercettare con il sierologico chi non ha fatto il tampone - prosegue - abbiamo allungato a 28 giorni l'isolamento, il San Matteo di Pavia ha messo a punto un test efficace e se l'Iss ne approverà altri li utilizzeremo, per garantire che chi torna a lavorare non sia contagioso. Dovremo comunque mantenere mascherine e distanziamento sociale, perché avremo il virus sotto la brace. La scienza dice che le pandemie procedono a ondate; se ne arriverà un'altra, ci troverà attrezzati".
In un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Veneto Luca Zaia torna sul tema della ripartenza: "La fase 2? C'e' gia'. Ma non l'abbiamo decisa noi. Possiamo essere d'accordo, ma l'ha decisa il governo. A noi spetta il compito di tutelare la salute dei cittadini. E di preparare la ripartenza".
"Il Veneto e' responsabile e assolutamente rispettoso delle regole. E al punto numero 1, da parte nostra, c'e' la salute dei cittadini. Senza dubbi ne' fughe in avanti - aggiunge -. Penso davvero che il nostro primo nemico sia il ritorno alla fase acuta. Dal punto di vista sanitario, da una decina di giorni siamo in calo. Ci sono 825 posti in terapia intensiva, e altri ancora attivabili, oggi occupati da 240 persone. E va detto che in parecchi casi si tratta di una coda, persone gia' ricoverate da tempo. Sappiamo bene che questo virus richiede una lunga ospedalizzazione. In Veneto abbiamo avuto il primo morto in Italia, a Vo' Euganeo, il 21 febbraio. Il nostro modello matematico, realizzato in proprio, ci dice che la fase acuta si esaurira' verso fine maggio. Ma il fatto e' che il lockdown non esiste piu'. Non per quello che fa il Veneto. Ma perche' il governo ha chiuso la fase del lockdown". "La chiusura non esiste piu'. Non c'e' - sottolinea il governatore del Veneto -. E' finita quando il governo ha delegato alle prefetture l'approvazione delle deroghe per le aziende che ritenevano di dover rimanere aperte. E probabilmente, grazie al silenzio assenso, molti hanno riaperto. Non entro nel merito, ma lo si vede dal traffico, dalle immagini dei tg, da tutto. Da amministratore, devo prendere atto che c'e' piu' gente in strada. Ma non perche' l'ho deciso io". "Dato che le regole, che sono statali, consentono le aperture che ci sono oggi, io mi concentro sulla salute dei veneti, penso alle regole, ai gel, ai controlli sulle distanze sociali... Ricordo, peraltro, che il governo ha aperto le cartolerie e i negozi di vestiti per bambini per tutta la settimana. Qui, solo per due giorni alla settimana, weekend esclusi", prosegue.
Una "ricognizione" con tutti i manager del Sistema sanitario regionale "per una verifica dei punti di forza e criticita'", a poco piu' di un mese dall'inizio dell'emergenza coronavirus in Sicilia. L'ha organizzata, a Palazzo d'Orleans di Palermo, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che, insieme con l'assessore alla Salute Ruggero Razza, ha incontrato i direttori generali delle diciotto Aziende regionali direttamente coinvolte nella gestione della pandemia nell'Isola. "Una disamina - evidenzia il governatore - serena e onesta della situazione sanitaria nelle nove province, senza tacere le criticita' e impegnandoci a trovare i rimedi. Ma abbiamo anche preso atto, con soddisfazione, della tenuta del sistema regionale grazie a una sana programmazione e a una forte motivazione degli operatori, sanitari e non". La Sicilia, quindi, "pensa - spiega una nota - a una nuova fase sanitaria a lungo termine". Secondo quanto emerso da vari studi scientifici, infatti, nonostante la situazione del contagio in Sicilia, oggi, appaia contenuta, "sara' necessario immaginare nuove strategie, percorsi e strutture dedicate per contrastare i possibili 'colpi di coda' del virus". A questo servira' l'intera rete Covid-19 che, grazie al Piano straordinario messo in atto dal governo regionale puo' contare su circa 3.400 posti dedicati (seicento dei quali di terapia intensiva), ma si sta gia' pensando anche a veri presidi riservati alla riabilitazione polmonare. Sul modello dei vecchi sanatori adoperati nel '900 per il trattamento post-tubercolosi, infatti, il Sistema sanitario regionale si potra' dotare di strutture sanitarie specializzate nel recupero della piena funzionalita' per quei pazienti che hanno vissuto una fase acuta della malattia. Si andra' avanti anche sul piano formativo riservato prevalentemente al personale sanitario. "In queste settimane - spiega Razza - abbiamo riscontrato che tutti i cluster nosocomiali sono stati generati da singoli comportamenti errati, per negligenza o mancanza di lucidita'. Per questo pensiamo a una formazione permanente affidata al Cefpas di Caltanissetta che possa garantire a tutti i professionisti della sanita' siciliana un elevato e costante livello di preparazione". Per continuare a contrastare il virus proseguira' anche la digitalizzazione, restando nel solco di quanto e' stato fatto da subito con il censimento sul sito www.siciliacoronavirus.it e con l'applicazione digitale 'Sicilia Si-Cura'. Si tratta di strumenti che "hanno permesso di interloquire con decine di migliaia di persone - dice la Regione -, acquisendo un flusso di informazioni fondamentali per la gestione dell'emergenza".
Sempre in Sicilia ha preso il via "Uno screening epidemiologico attraverso i test sierologici per contrastare il contagio da Coronavirus. E' quanto verrà messo in campo in Sicilia attraverso un'azione mirata sulla base del parere reso, nei giorni scorsi, dal Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Covid-19 nell'Isola. L'obiettivo è quello di monitorare l'andamento del contagio come avvenuto per altre epidemie. "Pur ribadendo l'importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia - sottolinea l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un'azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia".
«Pur ribadendo l'importanza del tampone rinofaringeo che resta, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia - sottolinea l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza - attraverso i test sierologici puntiamo ad un'azione su un campione significativo della popolazione che ci consentirà di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia»
L’assessore alla Salute, della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, commentando i progetti che stanno prendendo forma su tutti i territori, sottolinea che “La rete di presidi ospedalieri dedicati al Covid che si sta delineando nella nostra regione, ci consente di iniziare a programmare un piano per la riapertura di tutti gli servizi sanitari, ripristinando l’assistenza che eravamo stati costretti a rimodulare per far fronte all’assistenza”. “Poter disporre – continua – di strutture esclusivamente dedicate ai pazienti Covid rappresenta davvero un punto di svolta e va nella direzione di quanto previsto dal piano di emergenza regionale, che indicava proprio questo percorso per una gestione della pandemia che garantisse la presa in carico e la cura dei pazienti contagiati dal virus e, allo stesso tempo, la prosecuzione di tutte le attività ordinarie in assoluta sicurezza”. Ogni Asl ha dunque individuato una struttura, già di proprietà, da allestire o riconvertire per il Covid.
In Campania "E' in corso di definizione in queste ore un Piano regionale per lo screening di massa sui cittadini campani". Lo fa sapere il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. "Questo piano di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19 - spiega De Luca - deve svilupparsi in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali. La fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie".
In Sardegna mille prototipi di schermi facciali, speciali visiere protettive anti-contagio, sono stati realizzati con la tecnologia della stampa 3D dal gruppo 'Makers Pro Sa Sardigna' e donati ai presidi ospedalieri del territorio nell'ambito del progetto benefico 'Sos Makers pro sa Sanidade e Sa Sardigna'. "Dai maker della nostra Isola - dichiara l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu - , non riceviamo solo un gesto di grande solidarietà e amore per la Sardegna, ma anche un segnale di forte dinamismo e capacità da parte di un gruppo che è riuscito a mettere insieme forze e idee per supportare i nostri operatori sanitari nella lotta al Covid-19. Un contributo importante nella battaglia contro il virus.
Infine dal 9 al 13 aprile la Protezione civile nazionale ha consegnato alla Regione Puglia oltre un milione di mascherine chirurgiche, 138.650 mascherine Ffp2, 2.650 camici, 540 tute, 272mila bende Montrasio, 25mila guanti, 9mila tamponi e 9mila reagenti. Lo comunica il dirigente della protezione civile regionale, Mario Lerario. I dispositivi sono stati consegnati attraverso dei voli svolti dall'Aeronautica militare, dalla guardia di finanza, guardia costiera ed Esercito. I materiali sono stati trasportati a cura dell'Esercito nei depositi di transito, per l'immediata distribuzione alle strutture sanitarie pugliesi. La protezione civile regionale comunica inoltre che finora sono arrivati in totale 88 ventilatori per terapie intensive e 62 per terapia subintensiva: 16 dalla protezione civile nazionale e 46 da donazioni private
Coronavirus: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - Aggiornata al 15.04.2020
[Ministero della salute] Covid 19: Alle 15 riunione ministri salute Ue
CORONAVIRUS: A MILANO LA PRIMA BIOBANCA DI COVID-19, POTENZIERA' RICERCA =
Coronavirus, Oms: due settimane fra ogni fase di transizione
Coronavirus:Oms,allentare misure a tappe per valutare rischi
Coronavirus: Oms,nessuna prova vaccino Tbc protegga da Covid
Sardegna: Coronavirus, mille dispositivi di protezione da stampa 3D. Assessore Nieddu: "Grande capacità e altruismo dei maker sardi"
Sicilia: CORONAVIRUS, IN SICILIA AVVIATO SCREENING CON TEST SIEROLOGICI
( red / 15.04.20 )
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Coronavirus: problemi economici, Europa e fase 2
Tabelle richieste e interventi
L'Europa guarda alla ripartenza, e la parola d'ordine è gradualità. Lo spiega la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen presentando linee guida che, sottolinea, 'non sono un segnale per togliere le misure di contenimento'. Serve un nuovo Piano Marshall, con investimenti pubblici e privati, e la chiave sarà 'un nuovo, potente bilancio pluriennale'.
Le azioni finora rappresentano quasi tremila miliardi di euro, altre misure arriveranno. Digitale e green deal i pilastri della ripresa, spiega il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Con priorità alla riparazione del mercato unico europeo e allo sviluppo di un'imponente strategia d'investimento.
Utilizzo su base "volontaria" e raccolta dati in forma "anonima e aggregata": sono due capisaldi secondo la Commissione Ue per lo sviluppo di app contro il contagio. Le app, scrive Bruxelles, "possono aiutare a interrompere le catene di contagio in modo più rapido ed efficiente rispetto alle misure generali di contenimento, riducendo il rischio di diffusione massiccia del virus" e, di conseguenza, dovrebbero essere un "elemento importante nella strategie d'uscita" dalla quarantena "integrando altre misure come l'aumento delle capacità di test".
Orari differenziati d'ingresso e d'uscita per uffici pubblici, industrie e aziende. Sarebbe questa una delle ipotesi cui starebbe lavorando il Governo in vista del 3 maggio, e sarebbe strettamente collegata ad un altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task force guidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite 'scaglionate' consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.
“Nei momenti di crisi bisogna ripartire dai punti di forza. E il settore economicamente piu' forte dell'Italia e' storicamente quello dell'agricoltura". Cosi' l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo rivolgendo al ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova una richiesta per un "sostegno per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati. C'e' bisogno di maggiore attenzione e di un aiuto immediato da parte del governo”.
“Liguria regione pilota? E' quello che proviamo a fare. Credo che abbiamo provato ad adattare norme nazionali ad esigenze locali. Oggi riunirò le categorie della Liguria per capire come si potrà affrontare una stagione turistica e anche una ripresa alla vita. Bisogna trovare delle regole che ci consentano di ripartire ma guardando il mondo qualcosa si trova. L'Olanda e' già ripartita, la Francia e la Spagna stanno pensando di farlo a maggio, se si lavora qualche idea viene". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Pubblicata la delibera del 10 aprile scorso con cui la Giunta regionale ha stabilito come erogare gli aiuti alle famiglie della Sardegna in difficolta' per l'emergenza Covid-19. Il testo, con gli allegati, indica - tra l'altro - i criteri di riparto dei 120 milioni di euro autorizzati dal Consiglio regionale la scorsa settimana, l'avviso pubblico necessario per dar via alle domande e il modello per presentarle, oltre a quello dell'autocertificazione da allegare.
La regione Puglia ha autorizzato l'utilizzo di nuovi fondi per l'edilizia scolastica, provenienti da economie residue dei Bilanci autonomi delle precedenti annualità. Ora si autorizza l'utilizzo di altre economie residue, provenienti dal Piano Triennale di Edilizia scolastica 2007/2009, per finanziare interventi finalizzati al ripristino delle normali condizioni di operatività scolastica, a seguito di incidenti come furti, incendi, allagamenti o a seguito di fenomeni locali di sforamento dei solai, accertate dagli organi competenti, per un'entità massima pari a 40.000 euro.
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, spiega che "mentre gestiamo l'emergenza sanitaria, costruiamo le condizioni per la nuova fase. Obiettivo: Tavoli provinciali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, Protocolli operativi condivisi, piena disponibilita' di dispositivi di protezione individuale, sistemi di sanificazione, distanze previste. Nessun via libera in assenza di questi requisiti".
"Siamo partiti - scrive Bonaccini - da una priorita', garantire condizioni di piena sicurezza per tutti i lavoratori, e decisoinsieme di definire in una settimana un progetto da sottoporre al Governo che permetta una graduale ripresa delle attivita' nelle filiere a valenza internazionale - con l'export asse portante dell'economia regionale - e di far avanzare i cantieri delle opere pubbliche. Intanto, pronti due milioni di mascherine per lavoratori e lavoratrici"."In Emilia-Romagna - afferma Bonaccini - facciamo squadra con categorie economiche, sindacati, imprese, enti locali, professioni, Universita', Terzo settore per gestire la ripartenza confrontandoci con tutti e senza contrapporre mai la sicurezza sanitaria con la necessita' economica".
Infine il presidente della regione Veneto Luca Zaia dichiara: "Fase 2 già iniziata, ma ripartire con gradualità".

[Puglia] EMERGENZA COVID 19: LA PUGLIA ACCANTO, INIZIATIVE ECONOMICHE, SOCIALI E CULTURALI DELLA REGIONE PUGLIA
( gs / 15.04.20 )
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Coronavirus: norme e ordinanze tra gestione dell'emergenza e ripartenza
Tabelle leggi e ordinanze
I prefetti potranno chiedere la collaborazione delle Asl ed avvalersi di Ispettori del lavoro per controllare l'osservanza delle precauzioni per la sicurezza dei luoghi di lavoro e adeguati livelli di protezione dei lavoratori. La circolare ricorda anche l'obbligo di rispettare determinate precauzioni nei negozi. Sarà necessario assicurare, oltre alla distanza di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare nei locali più del tempo necessario.
Si tratta di indicazioni in merito all'applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 che ha disposto l'applicazione su tutto il territorio nazionale, a far data dal 14 aprile e fino al 3 maggio 2020, di misure urgenti di contenimento del contagio, sia di carattere generale sia finalizzate allo svolgimento in sicurezza delle attività produttive industriali e commerciali.
Nuova ordinanza del presidente della Regione Molise, Donato Toma, che proroga fino al prossimo 3 maggio le disposizioni relative alla revisione temporanea della programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale extraurbano per effetto della situazione emergenziale Covid-19.

ORDINANZE REGIONALI
DECRETI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ORDINANZE DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE
DECRETI LEGGE IN GAZZETTA UFFICIALE

[Molise] ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 20 DEL 14 APRILE 2020

[Toscana] Ordinanza orti, Remaschi: “Provvedimento importante per cura e gestione territorio”

[Liguria] CORONAVIRUS: PRESIDENTE TOTI, “SI’ A ORTI E COLTIVAZIONI MA SOLO IN COMUNI DI RESIDENZA O LIMITROFI. PICCOLE APERTURE COMPORTANO ATTENZIONE ANCORA MAGGIORE A COMPORTAMENTI INDIVIDUALI CON RIGOROSO RISPETTO REGOLE”

[Toscana] Coronavirus, cura degli orti: un'ordinanza con le disposizioni

[Bolzano] Coronavirus, chiarimenti sulla nuova ordinanza del presidente

[Friuli Venezia Giulia] Coronavirus: Bini, da Governo mancano certezze su interventi turismo

[Friuli Venezia Giulia] Coronavirus: Fedriga, subito da Governo piano di ripartenza economia

[Abruzzo] CORONAVIRUS: CAMPITELLI, OK ORDINANZA STABILIMENTI BALNEARI
[Lazio] CORONAVIRUS: UNITA’ DI CRISI LAZIO, ‘FIRMATA ORDINANZA SU ROCCA DI PAPA, CORDONE SANITARIO ALLA STRUTTURA SAN RAFFAELE, ATTIVATO AUDIT SU PROCEDURE ADOTTATE E RISPETTO DELLE INDICAZIONI’
[Ministero dell'Interno] Covid19: le novità introdotte dal dpcm del 10 aprile in una circolare ai prefetti
Covid-19, Delibera Consiglio dei Ministri 6 aprile 2020: Gazzetta Ufficiale n. 98 del 14.04.2020
( gs / 15.04.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni dell'8 aprile
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Covid-19: proposte per utilizzare al meglio il "Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato " dell'Ue

Tale "Quadro" prevede nuove e più ampie possibilità di finanziamento delle imprese, ecco perché per il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini (Presidente della Regione Emilia-Romagna) “Occorre utilizzare ogni spazio offerto dalle nuove regole, ma bisogna semplificare il quadro e alleggerire la burocrazia”. Un concetto ribadito - in una nota stampa - anche da Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria e coordinatrice della Commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni, abbiamo "chiesto una ‘notifica unica statale’ alla Commissione relativa ad un quadro nazionale per le misure di aiuto", anche con l'obiettivo di " evitare appesantimenti burocratici, rispetto al monitoraggio di tali misure" e "il Registro Nazionale Aiuti (RNA) è lo strumento adatto per favorire il controllo del cumulo della parte relativa alle sovvenzioni, senza caricare sulle imprese l’onere di nuove autocertificazioni”.
Il Documento è stato poi inviato dal Presidente Stefano Bonaccini a Vincenzo Amendola, Ministro per gli affari europei, Francesco Boccia ,Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo economico, e Teresa Bellanova, Ministro delle Politiche agricole.
Si riporta di seguito il documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Posizione sul quadro temporaneo per le misure di aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19
Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dell'8 aprile 2020: POSIZIONE SUL QUADRO TEMPORANEO PER LE MISURE DI AIUTI DI STATO A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA NELL’ATTUALE EMERGENZA DEL COVID-19

Emergenza Covid-19 e “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia”: Regioni sollecitano il Governo e propongono una semplificazione delle procedure
[Agenzia per la Coesione Territoriale] Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 - 25.03.2020
Foto di Capri23auto da Pixabay
( red / 15.04.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo
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Agricoltura: considerare anche il sorgo nel Piano gestione rischi 2020

Nell'esprimere l'intesa al Decreto relativo al "piano", la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha richiesto di integrare la voce piralide (un insetto le cui larve sono in grado di danneggiare un notevole numero di piante erbacee ed in particolare il mais) inserita ex-novo nella tabella 1.6 dell'allegato 1, con la coltura del sorgo.
Si riporta di seguito il testo della richiesta della Conferenza delle Regioni ed il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni.
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo 2020: Posizione sullo schema di decreto del ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, recante approvazione del Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2020 intesa, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 10
Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 31 marzo 2020: Intesa, ai sensi dell'art. 4, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni, sullo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, recante "Approvazione del Piano di gestione dei rischi in agricoltura 2020"
( red / 15.04.20 )
Documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo
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Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha condiviso l'urgenza e la necessità di addivenire ad una celere approvazione delle misure emergenziali previste dal Decreto, ma ha formulato tre raccomandazioni contenute in un documento che è stato inviato al Governo.
Si riportano di seguito le raccomandazioni della Conferenza delle Regioni ed il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni.
Posizione sul decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali recante “misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica (halyomorpha halys stal)”
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 31 marzo 2020: Posizione sul decreto del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali recante “misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica (halyomorpha halys stal)”
Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 31 marzo 2020: Parere, ai sensi dell'articolo 57, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, sul decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali recante "Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della Cimice asiatica (Halyomorpha halys Stal)"
Regioni.it del 1° aprile 2020: Agricoltura: in Conferenza Stato-Regioni passano misure contro cimice asiatica
( red / 15.04.20 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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