[Comunicato stampa Giunta regionale Lazio]
CORONAVIRUS: UNITA’ DI CRISI LAZIO, ‘FIRMATA ORDINANZA SU ROCCA DI PAPA, CORDONE SANITARIO ALLA STRUTTURA SAN RAFFAELE, ATTIVATO AUDIT SU PROCEDURE ADOTTATE E RISPETTO DELLE INDICAZIONI’

martedì 14 aprile 2020


 

 

“Appresa la notifica odierna della Asl Roma 6 che ha registrato complessivamente negli ultimi giorni 86 casi COVID-19 positivi e 4 decessi è stata firmata l’ordinanza che impone con decorrenza immediata ulteriori misure di contenimento circa la struttura sanitaria San Raffaele nel comune di Rocca di Papa. L’ordinanza, sentito il Prefetto e il Vice Sindaco, dispone misure che prevedono fino al 28 aprile un cordone sanitario intorno alla struttura con divieto di accesso all’area interdetta salvo che da parte di fornitori e operatori che devono rispettare perentoriamente alcune indicazioni: contingentamento degli accessi, controllo giornaliero di tutto il personale mediante termoscanner e saturimetro. Il personale operante presso la struttura, qualora non sia possibile garantire l’isolamento domiciliare o la permanenza presso spazi all’interno della struttura, verrà accolto presso alberghi situati nella prossimità del comune. Alla Asl Roma 6, considerata l’alta presenza di pazienti positivi e allo scopo di ridurre molteplici spostamenti di degenti in condizioni di fragilità, è demandata la valutazione di ogni iniziativa utile a destinare l’intera struttura o parti di essa all’assistenza di pazienti COVID-19 positivi e in accordo con il sindaco, ogni altra azione ritenuta necessaria in caso di modifica della situazione epidemiologica. I degenti che necessitano di trasferimento in strutture ospedaliere saranno portati a cura dell’Ares 118. Saranno controllati 3 accessi: il primo in direzione Rocca di Papa, il secondo in direzione Velletri e il terzo in direzione Roma. La Asl Roma 6 potrà avvalersi della consulenza del SERESMI Servizio regionale sorveglianza malattie infettive – Spallanzani. Verranno conclusi i tamponi a tutto il personale anche quello ausiliario”.

 

Lo comunica in una nota l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.