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Regioni.it

n. 4035 - lunedì 29 marzo 2021

Sommario
- Vaccini: oggi vertice Governo-Regioni
- Vaccini: per Pasqua quasi 3 milioni di altre dosi
- Recovery, sostegni e obbligo vaccinale per i sanitari
- Monoclonali: l'impegno delle Regioni
- Piano nazionale vaccini: pubblicato il 24 marzo in Gazzetta Ufficiale l'aggiornamento
- On line andamento vaccinazioni

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Monoclonali: l'impegno delle Regioni

(Regioni.it 4035 - 29/03/2021) La maggior parte delle regioni italiane, sicuramente 16, ma la lista è in continuo aggiornamento, sono partite con la somministrazione di anticorpi monoclonali a pazienti con sintomi lievi o moderati di Covid-19 che presentino particolari fattori di rischio, come dializzati obesi, diabetici con complicanze o trapiantati. Anticorpi prodotti in laboratorio, i monoclonali hanno avuto il via libera dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) in via emergenziale, in attesa dell'autorizzazione vera e propria. Questi farmaci, per i quali sono previsti 400 milioni nel decreto Sostegni, possono venire somministrati endovena in centri specialistici entro i primi dieci giorni dalla comparsa dei sintomi nei pazienti selezionati dalle Usca e dai medici di medicina generale. Avanti con le somministrazioni è la Liguria, che è stata la prima a impiegarli in quattro centri. Sono già 11 i malati liguri curati e il primo, un signore di 71 anni con cardiopatia, è stato trattato il 18 marzo al Policlinico San Martino di Genova, nella Clinica di Malattie Infettive diretta da Matteo Bassetti. Sono in consegna in Liguria ulteriori 239 fiale di anticorpi monoclonali che si aggiungono alle 75 gia' consegnate: si tratta degli anticorpi monoclonali denominati bamlanivimab ed etesevimab. Di queste, 84 andranno al presidio ospedaliero di Sanremo, 48 al presidio ospedaliero S. Bartolomeo di Sarzana (SP) e 107 al San Martino di Genova. Il giorno dopo è stata la volta del Friuli Venezia Giulia, con l'ospedale di Udine, e del Veneto, con la Ulss 2 della Marca Trevigiana, su due pazienti di 32 e 68 anni.
In Valle d'Aosta tra i primi centri in Italia ad avere utilizzato gli anticorpi monoclonali c'è l'Ospedale Parini di Aosta.
Nel Lazio le strutture che possono somministrarli sono già 11, tra cui il Policlinico di Tor Vergata e l'Umberto I. La Regione, è anche la prima ad aver avviato una vera e propria sperimentazione su questi anticorpi presso l'Istituto Spallanzani. "Continua l'utilizzo dei monoclonali in 11 strutture #uniticontroilcovid #LazioSiVaccina", twitta il Presidente del Lazio Nicola Zingaretti.  Il 19 marzo è stata la volta delle Marche, con l'azienda ospedaliera Marche Nord, dove i farmaci sono stati somministrati a tre persone sottoposte a trapianto di rene  e nelle quali la cui terapia immunosoppressiva era stata interrotta per il contagio da coronavirus.
Sempre il 19 in Campania sono stati somministrati all'Ospedale del Mare di Napoli a un 57enne dializzato, diabetico e iperteso.
Nell'ospedale di Spoleto, una 78enne, in dialisi da 32 anni, è stata la prima paziente sottoposta alla terapia in Umbria, dove sono 4 i centri dove vi farmaci erranno somministrati. Sono attualmente cinque i pazienti in Umbria che hanno assunto o sono attualmente in trattamento nell'ospedale di Perugia con i monoclonali: lo ha comunicato l'assessore regionale alla salute, Luca Coletto.
Le prime dosi sono arrivate il 22 marzo in Toscana, dove sono finora 12 le strutture idonee a praticare la terapia, coordinate da una cabina di regia regionale. Nella stessa regione da giugno potrebbero esser prodotti i monoclonali italiani, frutto della ricerca di Toscana Life Sciences, mentre anche Gsk, forte di dati che mostrano un'efficacia dell'85% nel ridurre ricoveri e morte, sta per chiedere l'autorizzazione in via emergenziale. Inaugurata sabato la nuova area ambulatoriale, presso l'ospedale di Cisanello a Pisa, "destinata alla sperimentazione degli anticorpi monoclonali su pazienti Covid-positivi, su cui l'ospedale pisano è partito per primo in Italia". Lo ha reso noto l'Azienda ospedaliero universitaria Pisana.
In Piemonte la primo somministrazione è del 24 marzo, nell'ospedale di Alessandria.
il 25 è stata la volta dell'Emilia-Romagna, con il Sant'Orsola di Bologna, su un paziente ed è gestita dagli infettivologi del Policlinico Sant'Orsola. Il ministero della Sanità ha recentemente consegnato un ingente quantitativo di confezioni monodosi, più di 2.500, e ne sono attese circa altre 1.000, tutte destinate ad altrettanti pazienti. E la Regione ha già predisposto, attraverso uno specifico gruppo di lavoro, le raccomandazioni per l'utilizzo dei monoclonali e la definizione degli aspetti organizzativi. "Percorriamo questa nuova strada con fiducia, confidando che la terapia con gli anticorpi monoclonali possa essere efficace, soprattutto per ridurre i rischi di complicanze gravi in pazienti con particolari quadri clinici - sottolinea l'assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini. Le nostre strutture sanitarie sono pronte; come Regione, abbiamo subito predisposto specifiche indicazioni organizzative, indispensabili per un utilizzo il più possibile proficuo".
I monoclonali sono arrivati il 25 marzo anche in Lombardia, nella farmacia dell'ospedale Maggiore di Cremona e i centri autorizzati sono già 17.  "Un'altra arma, in questo caso come terapia, da mettere in campo nella nostra sanità di guerra contro il Covid"", ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti.
Al 26 marzo  - ha aggiunto Moratti - tra Asst, Irccs pubblici e privati accreditati, in Lombardia i centri autorizzati alla prescrizione e somministrazione di questi trattamenti sono le 17 infettivologie presenti sul nostro territorio, oltre all'Asst Valtellina e Alto Lario. Sono poi in attesa di autorizzazione altre cinque Asst. Autorizzazione che di fatto andrà ad ampliare la platea di persone, affette da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi e moderati, che potranno essere curate con queste modalità"".
Il 27 sono partite anche la Sicilia, con Caltanissetta. Ma c'e' anche il Policlinico di Messina tra i centri siciliani in cui sara' possibile sviluppare le cure per contrastare il Covid mediante gli anticorpi monoclonali. Il Dipartimento della pianificazione strategica dell'assessorato regionale alla Salute ha infatti autorizzato l'Unita' operativa di Malattie infettive del Policlinico 'Martino' che ne aveva fatto richiesta. Intanto, cosi' come prevede la procedura, anche l'Asp di Messina ha avanzato la propria proposta di inserire il "Cutroni Zodda" di Barcellona Pozzo di Gotto (che e' un Covid hospital) tra le strutture in cui sara' possibile ricevere le cure con gli anticorpi monoclonali.
Sempre il 27  al via anche in Abruzzo, con Avezzano. Anche la Asl di Teramo inizierà domani a somministrare la terapia a base di anticorpi monoclonali a pazienti Covid positivi. Ad annunciarlo,  è stato il manager della Asl Maurizio Di Giosia, con la dottoressa Manuela Di Virgilio, della direzione medica della Asl di Teramo, che ha spiegato quale tipologia di pazienti potrà accedere alla somministrazione di questi anticorpi  e con quali modalità.
Il 29 marzo "Anche in Basilicata è cominciata la somministrazione di anticorpi monoclonali per la terapia di pazienti con sintomi lievi o moderati di covid-19 che presentino particolari fattori di rischio, come obesità, diabete con complicanze, dialisi o trapianto". Lo ha annunciato il presidente della Regione, Vito Bardi.
"Effettuata il 25 marzo la prima consegna di farmaci anticorpi monoclonali all'ospedale Perrino di Brindisi, una terapia in più contro Covid-19": ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "La farmacia dell'ospedale Di Venere (a Bari, ndr) è stata individuata come Centro di stoccaggio e smistamento per tutto il territorio
pugliese". 
In Veneto a Belluno sono state somministrate anche nell'Ulss 1 Dolomiti le prime tre dosi di anticorpi, monoclonali per la cura del Covid-19.    I monoclonali neutralizzano la proteina spike di Sars-CoV-2, impedendone il legame con il recettore ACE2, prevenendo così il successivo ingresso virale nelle cellule umane e di conseguenza la loro replicazione. L'Unità operativa di Malattie Infettive ha attivato una mail ad hoc, attiva 7 giorni su 7, a cui i medici di Famiglia, le Usca, le Centrali Operative Territoriali possono inviare la richiesta di valutazione infettivologa d'urgenza per candidare il paziente in cura all'uso dei monoclonali.

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Covid: anche in Basilicata via a terapia con monoclonali

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Covid: Tesei,Umbria tra prime regioni per capacità vaccinale

[Lazio] VISITA DEL PRESIDENTE ZINGARETTI AI LABORATORI DI TOR VERGATA IN CUI SI STUDIANO GLI ANTICORPI MONOCLONALI

[Marche] ASSESSORE SALTAMARTINI: AL VIA A PESARO I TRATTAMENTI CON ANTICORPI MONOCLONALI. PRONTI A PARTIRE IN TUTTA LA REGIONE

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( red / 29.03.21 )
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