Header
Header
Header
         

Regioni.it

n. 4169 - martedì 26 ottobre 2021

Sommario
- Legge quadro sulla montagna "in via di concertazione".
- Covid-19: terza dose vaccino, Fedriga "le Regioni sono pronte"
- Roadmaps e rafforzamento delle capacità amministrative: le sfide delle Regioni per la politica di coesione
- Ricostruzione edilizia privata post sisma in centro Italia: Legnini, occorreranno 20 miliardi
- Reddito di cittadinanza: Inps, i percettori sono 1.109.287
- Comitato Regioni Ue chiede un marchio Igp anche per l'artigianato

+T -T
Comitato Regioni Ue chiede un marchio Igp anche per l'artigianato

(Regioni.it 4169 - 26/10/2021) Il Comitato europeo delle Regioni, nella riunione del 13 ottobre, ha approvato un parere relativo alla necessità di “Proteggere le indicazioni geografiche industriali e artigianali nell'Unione europea”.
Tra le raccomandazioni “politiche” riportate nel parere è sottolineata in modo positivo “l'intenzione annunciata dalla Commissione europea nel suo Piano d'azione sulla proprietà intellettuale, del novembre 2020, di esaminare la possibilità di istituire un sistema di protezione delle indicazioni geografiche (IG) a livello UE per i prodotti non agricoli”.
Il Comitato delle Regioni ha poi ribadito che “l'articolo 3 del Trattato sull'Unione europea (TUE) include la salvaguardia e lo sviluppo del patrimonio culturale europeo tra gli obiettivi da prendere in considerazione per la realizzazione del mercato interno, che l'articolo 118 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) mira a garantire una protezione uniforme dei diritti di proprietà intellettuale nell'Unione nell'ambito del mercato interno e che l'articolo 169 del TFUE assicura la protezione dei diritti dei consumatori (compresa la promozione del loro diritto all'informazione)”.
E’ poi necessario far riferimento al termine "indicazioni geografiche industriali e artigianali" (IGIA) perché è “più chiaro e specifico del termine "IG" per i prodotti non agricoli”.
Il Comitato delle Regioni vede con “favore l'ampio sostegno a favore di un'iniziativa dell'UE volta a istituire un regime di protezione delle IGIA, espresso sia nella consultazione pubblica sulla valutazione d'impatto iniziale avviata dalla Commissione europea alla fine del 2020, sia nella consultazione delle parti interessate del 19 maggio 2021, prima della stesura del presente parere. Invita pertanto i propri membri e le parti interessate a livello territoriale a confermare tale sostegno partecipando attivamente alla consultazione pubblica sul tema "Protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti non agricoli a livello dell'UE" che la Commissione europea ha lanciato il 29 aprile 2021 e per la quale è possibile inviare commenti fino al 22 luglio 2021 incluso”.
Rammarico invece per “la mancanza di armonizzazione a livello europeo sulla questione delle IGIA” che ha portato “a una diversità di strumenti giuridici nazionali, indebolendo così la protezione dei prodotti e delle imprese”.
“A tutt'oggi, esiste un trattamento giuridico distinto a livello UE in funzione della natura dell'IG, dato che l'Unione europea regolamenta soltanto la protezione delle denominazioni d'origine (DO) e delle IG per i vini, i vini aromatizzati, le bevande spiritose e i prodotti agricoli/alimentari”.
Il comitato delle Regioni ha sottolineato che “l'OMC (Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio - Accordo TRIPS) e l'atto di Ginevra dell'Accordo di Lisbona sulle DOP e le IG, al quale l'UE ha aderito di recente, non fanno distinzioni tra le IG in base al tipo di prodotto” e “ritiene inoltre che l'UE, in virtù dell'adesione all'atto di Ginevra, sia tenuta a rispondere alla protezione delle IGIA”.
I rappresentanti delle Regioni europee hanno poi evidenziato “il fatto che le imprese impegnate nelle strategie e negli approcci in materia di IG sono per lo più micro o piccole e medie imprese saldamente radicate nel territorio, anche nelle zone rurali” e “che sono portatrici di un autentico patrimonio di conoscenze tratto dalla storia del territorio stesso e formano veri e propri cluster settoriali”. Ed è anche tra queste imprese che sono emerse delle aziende leader del mercato mondiale, particolarmente importanti per il funzionamento dell'economia europea e per l'indipendenza dell'UE dai mercati globali.
“Le IG rispondono altresì a un'evoluzione nella domanda dei consumatori, che spingono a favore di una maggiore tracciabilità e trasparenza sull'origine del prodotto e sul suo processo di fabbricazione, e di una "produzione locale", una tendenza, questa, che si è accelerata per effetto della crisi della COVID-19”.
Infine, nel parere, si sottolinea che “le questioni legate al riconoscimento dell'IGIA rientrano nelle priorità del programma europeo in corso di elaborazione, tra cui la strategia industriale, il Green Deal e la revisione della politica commerciale, nonché il futuro delle zone rurali e lo sviluppo delle filiere corte”.
 
Il testo integrale del parere:
 
Gli altri pareri del Comitato delle Regioni:


( red / 26.10.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
Registrazione r.s. Tribunale Roma n. 106, 17/03/03

Conferenza Stato-Regioni
Conferenza Stato-Regioni

Conferenza delle Regioni e Province autonome
Conferenza delle Regioni

Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti locali)
Conferenza Unificata



Go To Top