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Regioni.it

n. 4209 - giovedì 23 dicembre 2021

Sommario
- PNRR: Draghi, "impegno quotidiano fino al 2026". "Grazie anche alla Conferenza Regioni, Upi e Anci"
- Emergenza Covid-19: verso DL festività dopo cabina di regia e confronto con Regioni ed enti locali
- Istituto Superiore di sanità: in crescita variante Omicron, "forti variabilità regionali"
- Coldiretti: il dolce di Natale Regione per Regione
- Ddl Bilancio: il parere e le proposte emendative
- Riforma fiscale: la posizione sul Ddl Delega

Documenti della Conferenza delle Regioni del 2 dicembre

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Riforma fiscale: la posizione sul Ddl Delega

(Regioni.it 4209 - 23/12/2021) Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha trasmesso ad Emanuela Corda Presidente della Commissione Parlamentare per le questioni regionali, due documenti, di interesse parlamentare, consegnati il 2 dicembre scorso nella seduta della Conferenza Unificata.
Nello specifico si tratta delle osservazioni  della Conferenza delle Regioni sullò schema di disegno di legge recante “Delega al governo per la riforma fiscale” (C 3343) e degli emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto legge 6 novembre 2021, n. 152, recante: “Disposizioni urgenti per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” (C 3354),
Per quanto riguarda la riforma fiscale, la Conferenza delle Regioni sottolinea in un documento  del 2 dicembre che l’attuale sistema fiscale italiano fonda le sue basi nella riforma del 1973 e nel “ritocco” del 1997. Appare pienamente condivisibile intervenire per rendere moderna la fiscalità italiana in un contesto di appartenenza all’Unione Europea.
Le Regioni entrando nel dettaglio degli obiettivi delineati dal DDL delega propongono, con il loro documento,  una prima riflessione imperniata sulla genericità della delega e, forse, di un eccesso di delega. In alcune norme non sono presenti né le definizioni degli oggetti tributari che si vogliono riformare, né le modalità con le quali assicurare la copertura finanziaria della possibile soppressione o del superamento dei tributi attualmente vigenti".
Il superamento dell’IRAP si configura nella riforma come mera operazione finanziaria della quale non si intravedono le misure destinate ad assicurare il gettito da destinare alla copertura della spesa sanitaria principalmente in relazione alla forma di tassazione sostitutiva o, invece, gravante su tributi esistenti. D’altro canto, si sottolinea che attualmente l’IRAP finanzia anche altre spese non sanitarie per circa 2,5 mld di cui nel testo del DDL non si esplicita l’assicurazione di copertura (ex fondo perequativo L. 549/1995).
Tra l'altro non è prevista la preservazione degli spazi di flessibilità fiscale a favore delle Regioni attualmente titolari del gettito dell’imposta come invece previsto nel Documento conclusivo delle Commissioni finanze di Camera e Senato (par.2.9. ultimo periodo). Per questo - secondo le Regioni - occorrerebbe integrare il DDL con tale previsione.



( red / 23.12.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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