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Regioni.it

n. 4306 - lunedì 30 maggio 2022

Sommario
- Fumo: in Italia circa 800mila fumatori in più rispetto al 2019
- Unioncamere: negli ultimi 10 anni cresciute del 25% le attività che gestiscono le spiagge italiane
- Made in Italy days: il digitale offre possibilità per PMI del Mezzogiorno
- Pnrr - Missione 2, posizione per la consultazione pubblica su connettività in banda ultra larga delle famiglie
- Balneari: Garavaglia, decreti attuativi entro la fine dell'anno
- Consiglio di Stato: parere sul Decreto per modelli e standard per sviluppo assistenza territoriale SSN

+T -T
Fumo: in Italia circa 800mila fumatori in più rispetto al 2019

Report dell’Istituto Superiore di Sanità

(Regioni.it 4306 - 30/05/2022) Quasi un italiano su quattro (il 24,2% della popolazione) è un fumatore: una percentuale che non era stata mai più registrata dal 2006. Dopo un lungo periodo di stagnazione si assiste quest’anno a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica. Il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno infatti si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi. In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022 rispetto al 1,1% del 2019, ma più di una persona su tre (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali. Sono questi i dati più significativi del report dell’ISS diffuso oggi in occasione della Giornata mondiale senza tabacco di domani, promossa dall’OMS. Il tema proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2022 è focalizzato sull'impatto del tabacco sul pianeta: dalla coltivazione, alla produzione, alla distribuzione e ai rifiuti. La campagna mira inoltre a evidenziare gli sforzi dell'industria del tabacco per “apparire ecosostenibile” e migliorare la propria reputazione e quella dei suoi prodotti commercializzandoli come rispettosi dell'ambiente.
“L’aumento dei fumatori rilevato dal report è un segnale che desta preoccupazione – dice Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS – e rispetto al quale è importante attivare azioni di prevenzione a partire dai più giovani per garantire una vita più lunga, con meno disabilità e qualitativamente migliore per noi e per chi ci vive accanto”.
Anche l’incremento dei nuovi prodotti del tabacco ha contribuito ha modificare il trend degli anni precedenti.
“Il dato di quest’anno – dice Roberta Pacifici, responsabile del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS – ci conferma come la pandemia abbia significativamente influenzato le abitudini al consumo dei prodotti del tabacco e di nicotina degli italiani. I nuovi prodotti del tabacco e le e.cig si sono aggiunti al consumo delle sigarette tradizionali e i loro utilizzatori infatti sono quasi esclusivamente consumatori duali. La falsa percezione di consumare prodotti meno o addirittura non nocivi per la salute e il sentirsi autorizzati ad utilizzarli in ogni luogo, in deroga alla legge Sirchia, stanno certamente incidendo sull’aumento del loro consumo”.
Sono 12,4 milioni i fumatori in Italia e rappresentano il 24,2% della popolazione. Gli ex fumatori sono il 14,9% della popolazione italiana e i non fumatori il 60,9%. La prevalenza più alta di fumatori di sesso maschile si registra nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni (42,9), mentre nella fascia d’età 45-64 anni si registra la prevalenza più alta tra le donne (24,5%). Oltre i 65 anni troviamo le prevalenze più basse in entrambi i sessi.


 


Rispetto all’area geografica, la prevalenza di fumatori è più alta al Sud in entrambi i sessi: 32,6% negli uomini, 21,6% nelle donne.

 


 

Si fumano principalmente sigarette confezionate (84,9%) e sigarette fatte a mano (14,9%), sebbene queste percentuali siano in diminuzione rispetto a quanto registrato nel 2019 (90,2% per le sigarette tradizionali, 18.3% per le sigarette fatte a mano). Le sigarette fatte a mano sono significativamente più diffuse tra i giovani di sesso maschile e residenti nelle regioni del Centro Italia.
Smettere di fumare rappresenta un cambiamento importante nella vita dei tabagisti e a volte possono essere necessari più tentativi prima di riuscirci. Per questo la piattaforma “Smettodifumare”  offre la mappa geolocalizzata dei Centri Antifumo presenti sul territorio nazionale, fornendo indicazioni pratiche per un facile accesso. La piattaforma ospita anche la nuova Guida digitale Smetto di Fumare, uno strumento da leggere, compilare e personalizzare che fornisce consigli e strategie utili per abbandonare la sigaretta e superare i momenti critici. Guarda il video su come consultare la guida



( red / 30.05.22 )
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