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Regioni.it

n. 4315 - mercoledì 15 giugno 2022

Sommario
- Istat: i dati 2021 sulla povertà
- Conferenza Unificata il 21 giugno
- Conferenza Stato-Regioni il 21 giugno
- Istruzione tecnica superiore: i dati del monitoraggio Indire
- Carfagna: trasmesso a Bruxelles Accordo di partenariato 2021-2027
- Sviluppo rurale: 16 miliardi per il 2023-2027 nel piano strategico della politica agricola comune

+T -T
Istruzione tecnica superiore: i dati del monitoraggio Indire

(Regioni.it 4315 - 15/06/2022) Il 14 giugno si è svolto, al Ministero dell’Istruzione, l’"ITS DAY", l’evento dedicato alla formazione terziaria professionalizzante. Hanno partecipato all’appuntamento, presso la Sala “Aldo Moro” - si legge nel sito del dicastero -  il Ministro Patrizio Bianchi, il Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero, Stefano Versari.
Durante la giornata, insieme agli esperti e ai protagonisti del settore, sono stati presentati i principali dati sull’andamento degli Istituti Tecnici Superiori. Secondo i dati del monitoraggio, svolto dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), l’80% dei diplomati ha trovato lavoro nel corso del 2021 e, di questi, oltre il 90% in un’area coerente con il proprio percorso di studi. Durante la mattinata è stato anche presentato lo spot promozionale per informare studentesse, studenti e famiglie sulle opportunità offerte dagli ITS e sui percorsi disponibili. È stata anche ricordata la collaborazione tra Ministero dell’Istruzione e Rai, che, grazie al programma “Cercasi Talento”, ha fatto conoscere questa filiera a un vasto pubblico.Ampio spazio è stato dedicato alle opportunità di sviluppo per gli ITS nei Progetti UE, con l’esposizione dei migliori progetti realizzati da quattro ITS. Con riguardo alla dimensione europea dei corsi ITS, sono stati illustrati i piani di sostegno e le opportunità di sviluppo offerti, oltre alle iniziative intraprese.
Sono stati inoltre premiati cinque ITS per i migliori progetti assolutamente meritevoli per tema e percorso, realizzati nell’ambito del Programma ITS 4.0, che ogni anno coinvolge un numero sempre più vasto di ITS e di allievi fortemente motivati ad affrontare le sfide proposte dal programma formativo che avvicina scuola e impresa nei processi di innovazione.“L’investimento che stiamo facendo sugli ITS attraverso il PNRR è strategico, non solo per le ragazze e i ragazzi, ma per l’intero Paese – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi –. I dati dell’ultimo monitoraggio sugli Istituti Tecnici Superiori confermano l’alta qualità e l’efficacia di questo segmento formativo. Con 1,5 miliardi fino al 2026 puntiamo a rafforzare i percorsi, mantenendo la loro identità e il loro prezioso e specifico rapporto con i territori, e a renderli ancora più attrattivi per i giovani. Vogliamo creare una rete educativa nazionale, per rendere il sistema più solido e integrato, oltre che arricchire l’offerta, in linea con le esigenze del tessuto produttivo e con i nuovi campi dell’economia”.
Il ministero ha anche diffuso i dati principali del monitoraggio 2022 con le performance occupazionali dei diplomati ITS a un anno dal diploma.
Dopo undici anni dal suo avvio, il sistema degli Istituti Tecnici Superiori conferma la sua efficacia in termini di occupabilità, nonostante la pandemia. I dati del monitoraggio nazionale 2022 dei percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori), realizzato da INDIRE su incarico del Ministero dell’Istruzione, mostrano che, su 5.280 diplomati, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia: dal mese di marzo 2020 a dicembre 2020 i percorsi formativi si sono necessariamente svolti in dad e solo in alcune aziende è stato possibile ospitare gli allievi. 
La rilevazione si è concentrata sull’analisi dei 260 percorsi oggetto di monitoraggio terminati nel 2020, erogati da 89 Fondazioni ITS su 103 già costituite nel 2018.  Dei 4.218 diplomati ITS che hanno trovato lavoro a un anno dal diploma, 3.836 (il 90,9% degli occupati) risultano essere in un’area coerente con il proprio percorso di studi. La restante percentuale comprende coloro che non hanno trovato lavoro, oppure che si sono iscritti a un percorso universitario, oppure ancora impegnati in tirocini extracurricolari. 
Dall’analisi dei dati relativi agli occupati nelle diverse aree tecnologiche emerge che sono l’area della Mobilità sostenibile e il Sistema meccanica a registrare le performance migliori (85,7% e 84,7%). Dall’analisi della tipologia contrattuale degli occupati emerge che, a 12 mesi dal diploma, 1.946 diplomati ITS (il 46,1% degli occupati) hanno trovato lavoro con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato, 1.245 diplomati (29,5%) sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e 1.027 (24,3%) con contratto di apprendistato di terzo livello.  Gli iscritti ai 260 percorsi ITS monitorati nel 2020 erano 6.874, prevalentemente di sesso maschile (72,4%). Gli iscritti sono in prevalenza giovani: il 37,9% sono neodiplomati (18-19 anni), mentre quelli tra i 20 e 24 anni sono il 41,9%. In minor numero gli over 25, che comunque risultano il 20,2%.  
Gli ITS sono caratterizzati da una flessibilità organizzativa e didattica, da una rete di governance con prevalente presenza delle imprese e dalla capacità di intercettare l’innovazione, con particolare riguardo alle tecnologie proprie del Progetto ITS 4.0. I percorsi in settori tecnologici d’avanguardia erogati dagli ITS hanno una durata biennale e in alcuni casi triennale e fanno riferimento alle aree della Mobilità sostenibile, Efficienza energetica, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/turismo, Tecnologie dell’informazione e comunicazione, Nuove tecnologie della vita e Nuove tecnologie per il Made in Italy, articolata a sua volta in sistema agro-alimentare, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese, sistema casa.
I percorsi - sono progettati sulla base di piani triennali di programmazione regionale, predisposti con riferimento alle figure nazionali previste dal Decreto del 7 febbraio 2013 per ciascuna area tecnologica e con riguardo sia ai fabbisogni formativi dei diversi territori rispetto alle specifiche filiere produttive sia alle esigenze di innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa delle imprese. Rispondono ad alcuni standard minimi, quali stage obbligatori in aziende e laboratori almeno per il 30% della durata del monte ore complessivo, presenza di non meno del 50% di docenti provenienti dal mondo del lavoro e con specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno cinque anni (D.P.C.M. 25 gennaio 2008). Il diploma rilasciato dagli ITS al termine del corso biennale si colloca al V livello EQF (European Qualification Framework); il diploma rilasciato al termine del corso triennale, al VI livello EQF.
I docenti dei percorsi ITS conclusi nel 2020 sono complessivamente 9.161. Diversa la provenienza: impresa (71,9%), università (11,7%), scuola (10,6%), agenzia formativa (4,2%) e centro di ricerca (1,8%).  I 6.583 docenti provenienti dal mondo del lavoro svolgono il 72,3% delle ore complessive di docenza, superando tale valore le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (77,9%), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (76,6%) e per gli ambienti delle Nuove tecnologie per il made in Italy: il sistema casa (77,5%) e sistema moda (77,5%)

I percorsi premiati
I percorsi che accedono alla premialità sono 142 (il 54,6% del totale dei percorsi monitorati). Le Regioni con la percentuale più alta di percorsi premiati sono Umbria (83,3%), Piemonte (78,9%), Veneto (65,8%), Lombardia (65,3%), Emilia-Romagna (63,6%). 

 
Regione sede
della Fondazione ITS  

N. ITS  
con percorsi premiati  

Percorsi monitorati  

Percorsi in premialità  

% Percorsi in premialità  

Nord  

Piemonte  

 

19  

15  

78,9  

Lombardia  

13  

52  

34  

65,3  

Veneto  

 

41  

27  

65,8  

Friuli-Venezia Giulia  

 

16  

 

50,0  

Liguria  

 

12  

 

58,3  

Emilia-Romagna  

 

22  

14  

63,6  

Centro  

Toscana  

 

 

 

62,5  

Umbria  

 

 

 

83,3  

Marche  

 

 

 

12,5  

Lazio  

 

12  

 

58,3  

Sud e Isole  

Abruzzo  

 

 

 

33,3  

Molise  

 

 

 

 

Campania  

 

10  

 

10,0  

Puglia  

 

23  

13  

56,5  

Calabria  

 

 

 

 

Sicilia  

 

12  

 

16,6  

Sardegna  

 

 

 

 

Totale  

59  

260  

142  

54,6  

Fonte: Indire, Banca dati nazionale ITS 

Rapporto INDIRE



( red / 15.06.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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