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Regioni.it

n. 4326 - lunedì 4 luglio 2022

Sommario
- La tragedia della Marmolada
- Pnrr e Tpl: potenziamento, diversificazione e sperimentazione idrogeno
- Siccità: prima gli stati di emergenza regionali e poi il decreto
- Assistenza territoriale: firmati i contratti di sviluppo
- Ddl Montagna e decreto portale prestazione energetica edifici : presentati emendamenti
- Cirio: tutelare la salute e tutelare la privacy

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La tragedia della Marmolada

Le dichiarazioni di Draghi a Canazei

(Regioni.it 4326 - 04/07/2022) Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per esprimere cordoglio e vicinanza per la tragedia della Marmolada. Lo rende noto la stessa Provincia. "Il capo dello Stato ha voluto trasmettere anche alla nostra comunità oltre che ai parenti delle vittime il proprio cordoglio. Allo stesso tempo ha espresso parole di gratitudine ai soccorritori che si stanno prodigando, in condizioni non certo facili, alla ricerca delle vittime della grossa frana che ieri pomeriggio ha causato morte e devastazione", ha spiegao il Presidente Maurizio Fugatti  che su faceboo è tornato sulle dinamiche della tragedia: "La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della #Marmolada è scesa da una velocità di 300 chilometri l'ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l'area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco. Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un'altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri. Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell'equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza. Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un'altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l'ora".
Anche il presidente del Veneto, Luca Zaia ha "sentito stamattina il presidente Mattarella" che lo ha "pregato di portare, oltre che la sua vicinanza per le vittime, anche il sostegno e i complimenti agli operatori e ai volontari che operano sul posto". "Quella della Marmolada è una situazione drammatica - ha proseguito - con sei decessi di cui tre veneti. Poi l'inquietudine dei dispersi perché siamo costretti alla conta delle auto nei parcheggi e in particolar modo la cosa è tragica rispetto al conto degli stranieri, che magari non avvisano casa. Dall'altro la tragedia del contesto nel quale è avvenuta la frana e quindi il distacco del seracco, perché è un contesto nel quale i corpi sono dilaniati e c'è un problema di identificazione"". "Siamo inquietati dalla conta che rischia di essere veramente tragica, lo è già adesso, lo sarà ancora di più".  L'assessore Giampaolo Bottacin, Protezione civile del Veneto, che lo accompagna, conferma che i dispersi potrebbero essere  una trentina e che nelle scorse ore sono stati avvistati dai droni alcuni resti umani sul ghiacciaio. "Dieci gradi su a Punta Rocca significano scioglimento. Da qui a pensare che si stacchi un 'condominio' di ghiaccio con detriti e massi ciclopici ne passa molto. Penso che sia stata anche una tragica fatalità". Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia, arrivando a Canazei per l'incontro con il premier Draghi. "Non posso dire altro che i fatti - ha aggiunto Zaia - e i fatti ci dicono che le temperature alte non favoriscono queste situazioni, dopodiché devono essere gli esperti a dare indicazioni", ha concluso.
"L'imponente distacco di ghiaccio della Marmolada segnerà la memoria delle nostre Alpi, chiedendoci oggi di stringerci alle famiglie delle vittime e di rappresentare la nostra partecipazione e il nostro cordoglio per la sofferenza subita". Lo scrive il Presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, in un messaggio di vicinanza inviato al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e al Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per la tragedia avvenuta sulla Marmolada. "Per mio tramite, i Valdostani e il Governo regionale vogliono anche esprimere il forte senso di vicinanza e di solidarietà - si legge ancora - rivolto alle vostre comunità colpite dalla tragedia, testimoniando ancora una volta la fragilità delle montagne che ci accomunano e che richiedono attenzione, riconoscimento e impegno affinché possano continuare a costituire un fattore di sviluppo e di crescita nel rispetto della piena sostenibilità: per le nostre valli e per il nostro Paese".
"Il Piemonte si stringe forte alle famiglie delle vittime e dei dispersi della tragedia avvenuta sul ghiacciaio della Marmolada. Ho scritto ai presidenti Fugatti e Zaia per esprimere la nostra solidarietà e mettere a disposizione il Soccorso Alpino piemontese e il nostro sistema di Protezione Civile per qualunque cosa dovesse servire". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
Nel primo pomeriggio a Canazei è arrivato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dove si è tenuto alla centrale operativa un vertice tecnico sul disastro della Marmolada, con lo stesso presidente del Consiglio dei ministri e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Assieme a Draghi e Curcio vi sono il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, i presidenti di Veneto e Provincia autonoma di Bolzano, Luca Zaia e Arno Kompatscher, il commissario del Governo e Prefetto di Trento, Gianfranco Bernabei, il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard e gli operatori impegnati nelle operazioni di ricerca delle vittime.
Draghi ha voluto subito "ringraziare tutti" i soccorritori "per il loro coraggio, queste operazioni si svolgono in una situazione di grande pericolo". Poi  ha sottolineato come  "Questo è un dramma che certamente ha dell'imprevedibilità, ma certamentre dipende dal deterioramento dell'ambiente e della situazione climatica".  "Bisogna prendere dei provvedimenti affinchè quanto accaduto sulla Marmolada non accada più in Italia".
"L'Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto". "Questo è un dramma - ha dichiarato, commosso - che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell'ambiente e dalla situazione climatica. Il  Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato",  "Oggi sono qui a Canazei per rendermi conto di persona di quel che è successo e, vi assicuro, è molto importante essere venuti". Lo ha sottolineato il premier."Abbiamo fatto un punto tecnico operativo - ha aggiunto - con tutti quelli che hanno collaborato alle operazioni, ma soprattutto sono qui per esprimere la più sincera affettuosa accorata vicinanza alle famiglie delle vittime, dei dispersi e  dei feriti, e alle comunità che sono state colpite da questa tragedia, Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato in questo giorno e mezzo".
Draghi ha voluto ringraziare in particolare "la Protezione civile, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino, le autorità sanitarie, i volontari, tutti, per loro generosità, la  professionalità e il coraggio. Come sapete - ha rimarcato - queste operazioni si svolgono in una situazione di grande pericolo. Voglio anche ringraziare i presidenti Zaia, Fugatti, con il quale ci siamo sentiti immediatamente ieri, e Kompastscher", ha concluso.
"Molte volte il Paese viene giudicato sulla capacità di stare insieme: la risposta operativa è stata la migliore possibile". Lo ha sottolineato Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della protezione civile, nel corso di una conferenza stampa a Canazei sulla tragedia della Marmolada. "L'intero sistema nazionale è stato attivato, noi non ci fermiamo, siamo disponibili a qualsiasi esigenza - ha assicurato - Faccio mio l'appello a che sia mantenuto questo livello di comunicazione, nel rispetto di quanti stanno lavorando in sicurezza alle ricerche e di quanti restano in attesa di risposte per i loro familiari".
"Ringrazio il presidente del Consiglio Mario Draghi per la presenza a Canazei, è un grande segnale di vicinanza a tutti i territori colpiti da questa tragedia, è un grande segnale di umanità e di attaccamento al territorio". Così il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, da Canazei, dopo le dichiarazioni di Draghi. "Abbiamo incontrato i familiari delle persone colpite e il presidente del Consiglio ha manifestato tutta la solidarietà e l'umanità "Il senso di dolore è tanto e molto profondo. In queste ore abbiamo lavorato e stiamo lavorando per definire il numero delle persone coinvolte. Da parte nostra c'è stata la volontà di essere il più possibile lineari e chiare perchè ci sono famiglie che stanno soffrendo, quindi per dare le notizie ci vuole la giusta ponderazione". Il bilancio parziale del disastro della Marmolada è di sette vittime, di cui tre identificati, e 8 feriti di cui due in condizioni delicate. Lo ha riferito alle 16.30 il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Sono 14 le persone "reclamate", cioè i dispersi per i quali i familiari si sono fatti vivi con le autorità perché non rientrati a casa. Di queste quattro sono cittadini stranieri: della Repubblica ceca e un austriaco.
"Le ricerche continuano dopo il temporale. lo dobbiamo ai familiari e a chi è ancora lassù", ha aggiunto il presidente della regione Veneto Luca Zaia, intervenendo a Canazei al punto stampa. "Il Veneto sta pagando una situazione pesante con tre vittime, sette dispersi, tre ricoverati, due sono stranieri tedeschi. Una situazione pesante che mai avrei pensato di dover affrontare". Zaia ha precisato che dei tre ricoverati in veneto, due sono tedeschi, uno all'ospedale di Belluno e l'altro in rianimazione a Feltre. C'è poi un 40enne non identificato in terapia intensiva a Treviso.
"Per il governo ci sono molti livelli di possibilità di intervento. Quelli sul mutamento climatico sono i più difficili ma allo stesso tempo i più urgenti. In Puglia potremmo diminuire tanto le emissioni di CO2 nell'atmosfera dovute all'ex Ilva e a Cerano. La seconda possiamo chiuderla più facilmente. Si tratta delle due più grandi fonti emissioni in Italia: intervenire sarebbe molto importante". Queste le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ospite di Timeline su Sky Tg24. "Molto importante - prosegue - è anche il monitoraggio del territorio. Penso all'aerospazio: i satelliti possono darci una mano a monitorare e a sorvegliare dall'alto ciò che a terra è invisibile o complicato da vedere".
"Draghi - conclude - ha le idee chiare su come l'Italia possa dare il proprio contributo all'umanità, dal punto di vista climatico, da quello relativo al rafforzamento dell'Unione Europea e sul progetto di pace in Ucraina, oltre che riguardo al rapporto con la Russia. Bisogna tenere duro e andare avanti".


( red / 04.07.22 )
Regioni.it

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