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Regioni.it

n. 4333 - mercoledì 13 luglio 2022

Sommario
- Calabria: Cinquantesimo Anniversario ritrovamento Bronzi di Riace
- Siccità: audizione Regioni per contrastare l'emergenza idrica
- Consultori: indagine nazionale 2018-2019 curata dall'Istituto Superiore di Sanità
- Emergenza cinghiali: il 14 luglio a Roma conferenza stampa degli Assessori delle Regioni
- Cassa depositi e prestiti: bando per acquisto e riqualificazione strutture alberghiere
- Pandemia: quarta dose e linee di indirizzo

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Siccità: audizione Regioni per contrastare l'emergenza idrica

(Regioni.it 4333 - 13/07/2022) Una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle province autonome ha partecipato il 13 luglio ad un’Audizione alla Camera (Commissione VIII e XIII) sulle iniziative urgenti per contrastare l’emergenza idrica.
Gianpaolo Bottacin (assessore all’ambiente della regione Veneto) ha sottolineato come la situazione nella propria regione continui ad essere molto delicata, con una diminuzione del 70% delle acque disponibili nel mese di giugno. Il settore in maggiore sofferenza è il mondo agricolo e si ipotizzano danni tra gli 800 e i 900 milioni e per la zootecnia dai 300 ai 400 milioni. Si parla quindi di perdite pari a 1,3 e 1,5 miliardi.
La carenza idrica comporta tutta una serie di interventi con delle ricadute negative anche in altri settori, come ad esempio il turismo. E’ una situazione molto complessa e per questo è stato chiesto lo stato di emergenza. Risorse che ora servono per le prime spese vive, autobotti e primi interventi, ma dobbiamo anche ragionare sul medio-lungo termine. Ed è quello che manca, e cioè poter intervenire di prospettiva, procedere con opere che permettano di superare lo stato emergenziale, in modo da ridurre le perdite d’acqua nella rete e attivare bacini di raccolta.
Serve un decreto legge che preveda dei commissari che abbiano un potere regolatore al fine di garantire più acqua, ed anche un potere derogatorio, e cioè che permetta di semplificare i processi decisionali e quindi di non avere deroghe sulle opere da effettuare, superando così gli ostacoli burocratici.
Nel corso dell'audizione dinanzi alle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera nell'ambito della discussione di risoluzioni per il contrasto dell'emergenza idrica, si richiama anche la necessità di spendere bene i circa 4,3 miliardi messi a disposizione dal Pnrr per l'efficientamento e la modernizzazione delle reti idriche. 
Anche per la regione Liguria rispetto all'emergenza idrica, "non bisogna tralasciare l'aspetto strutturale accanto a quello emergenziale", afferma Giacomo Raul Giampedrone, assessore all'Ambiente della Regione Liguria, durante un'audizione dinanzi alle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera nell'ambito della discussione di risoluzioni per il contrasto dell'emergenza idrica. "Le due cose, fuse insieme - spiega Gianpedrone - credo che ci possano dare una mano forte ad avere meno passivita' rispetto alle infrastrutture acquedottistiche".
Il presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, sottolinea come il problema dell siccità crei grande preoccupazione e soprattutto per quanto rigiarda il Lago Trasimeno la situazione è particolarmente critica anche per il valore ambientale che il lago riveste.
"Abbiamo un problema particolarmente scottante, quello del lago Trasimeno, che e' un lago laminare e come tale piu' sensibile alle implicazioni connesse agli eventi climatici; la situazione del lago e' particolarmente critica e questo desta in noi una forte preoccupazione, stante anche il valore ambientale che questo lago riveste, per la nostra regione e non solo", ribadisce Roberto Morroni, vicepresidente e assessore alle Politiche agricole della Regione Umbria: "Li' sono in programma interventi di dragaggio procrastinati nel tempo a causa delle questioni che si sono sollevate; su questi temi dobbiamo individuare percorsi che consentano di agire con maggiore celerità". 
Matteo Marnati, assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, rileva che "il bando Pnrr pubblicato nello scorso maggio e relativo alla riduzione delle perdite nella rete di distribuzione dell'acqua, compresi digitalizzazione e monitoraggio delle reti, ammette il finanziamento di alcune tipologie di progetti" per sistemi di monitoraggio smart; "tuttavia, rileviamo che, proprio alla luce dell'installazione dei sistemi di monitoraggio e di misura sopra descritti, verranno evidenziati dei tratti di rete maggiormente critici". Cosi' Piemonte, durante un'audizione dinanzi alle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera nell'ambito della discussione di risoluzioni per il contrasto dell'emergenza idrica. "Pertanto - spiega - l'intervento strategico conseguente nei prossimi anni non potra' che essere un consistente stanziamento di risorse proprio per sostenere il rifacimento fisico di quei tratti di rete che, grazie appunto al monitoraggio, mostreranno le maggiori criticita' in termini di perdite". 
"Chiediamo che a coordinare le attivita' di programmazione siano coinvolti i presidenti delle Regioni, naturalmente in accordo coi ministeri competenti, in quanto soggetti dotati di ampia conoscenza del proprio territorio", afferma sempre Marnati.
Fabio Rolfi, assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, spiega che  "abbiamo innovato il nostro comparto legislativo con una norma che, in qualche modo, riconosce e individua, ad esempio, le cave dismesse, laddove ne hanno le caratteristiche tecniche, come invasi e bacini di pianura per l'accumulo dell'acqua". Cosi' durante un'audizione dinanzi alle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera nell'ambito della discussione di risoluzioni per il contrasto dell'emergenza idrica. Tuttavia, "le procedure autorizzative sono veramente lunghe e farraginose, quindi, se l'obiettivo e' infrastrutturare il territorio per renderlo pronto ad affrontare, nei prossimi anni, un cambiamento climatico che ormai pare essere nei fatti, dobbiamo trovare modalita' differenti, eccezionali, come gia' sperimentato in altri contesti recentemente anche a livello italiano". 
Mentre Stefano Aguzzi, assessore alle risorse idriche della Regione Marche, dichiara che "negli ultimi mesi ho fatto diversi incontri con Enel Green Power, il gestore di alcuni bacini idroelettrici lungo il percorso di alcuni fiumi delle Marche, per poter iniziare a togliere sedimenti dall'interno di questi invasi, che di fatto da molti anni sono li' senza essere ripuliti". Cosi'durante un'audizione dinanzi alle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera nell'ambito della discussione di risoluzioni per il contrasto dell'emergenza idrica. "Quello che vediamo - precisa Aguzzi - e' la grandissima difficolta' burocratica nell'approcciare questo tipo di problema. Lo stiamo affrontando, e sono speranzoso che gia' dal prossimo anno i primi interventi potranno essere portati avanti, pero' quello che sono a richiedere e', possibilmente, uno snellimento delle procedure per affrontare questo tipo di tematiche". "Cosi' come - prosegue Aguzzi - ci vorrebbe uno snellimento di procedure, o indirizzi piu' chiari, anche per eventualmente prevederne di nuovi, di invasi, perche' credo che, a questo punto, l'unico modo di garantire in futuro un approvvigionamento idrico durante la stagione estiva sia quello di immagazzinare l'acqua nei mesi invernali, piovosi, di nevicate". 
Claudio Di Berardino, assessore alla Scuola e Formazione ella regione Lazio, spiega che la regione con delle ordinanze ha preso delle misure appropriate e ci si appresta ad entrare nello Stato di emergenza sensibilizzando gli amministratori locali verso un uso efficace delle risorse idriche senza dispersioni, monitorando la situazione in cui i territori si trovano ad operare.
Fabio Scoccimarro, assessore all’ambiente della regione Friuli Venezia Giulia, spiega quello che ha fatto la regione sottolineando l’eccezionalità di territori che finora non avevano conosciuto il problema della scarsità di risorse idriche, dalla diminuzione delle falde alle secche dei fiumi. Si è partiti così nel sensibilizzare le amministrazioni locali nel cercare di evitare gli sprechi, portando anche l’acqua con le autobotti dove serviva. Comunque si ribadisce che servono opere infrastrutturali per superare le politiche emergenziali.
In assenza di nuove precipitazioni si  puo' prevedere che le colture di mais e soia, le piu' diffuse tra i  seminativi in regione, andranno incontro a notevoli stress idrici che  potranno comportare forti riduzioni delle rese. I danni, gia' in  parte evidenti, potranno essere quantificati solo al momento del  raccolto.  Il perdurare dell'attuale situazione meteoclimatica sta  fortemente condizionando la stagione irrigua, con elevate criticita'  per il comparto agricolo, anche per effetto dell'abbassamento delle  falde freatiche, e dell'aggravarsi della fase di magra di tutti i  corsi d'acqua che alimentano i sistemi irrigui della regione che non  consentono le dotazioni irrigue assentite. Le  attuali condizioni di criticita' sono tali da non consentire di  soddisfare le esigenze irrigue per la fase colturale del periodo.
La regione Emilia Romagna, attraverso l’assessore Irene Priolo, spiega che continua l'impegno per il ripristino della  funzionalità idraulica e la sicurezza dei corsi d'acqua. “Si tratta di interventi di manutenzione dei corsi d'acqua che sono importanti perché esprimono attenzione vera e cura costante per il territorio”. E’ stato attivato lo stato di emergenza e predisposto il piano di interventi per una situazione che risulta ancora molto critica, con l’accentuarsi della risalita del cuneo salino nel delta del Po. Ormai si è al di sotto di molto dei livelli di guardia con una situazione molto complicata.
E’ fondamentale comprendere quale sia la migliore governance per realizzare gli interventi che vadano oltre l’emergenza ed ai tempi previsti per l’attuazione del Pnrr. Servono misure strutturali, investendo sulla riduzione delle perdite, gli invasi e mettendo insieme tutti gli attori istituzionali coinvolti.
Infine "Lo stato di emergenza potrebbe prossimamente essere esteso anche ad altre Regioni che hanno già presentato o stanno presentando richiesta, tra cui Lazio, Umbria, Liguria e Toscana", dichiara nel contempo il ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli nel corso dell'informativa urgente sull'emergenza siccità alla Camera. "Sostenere, con ogni mezzo, cittadini e imprese, tutelando il nostro territorio, rappresenta il nostro obiettivo primario", ha aggiunto ricordando che il 4 luglio è gia stato deliberato dal Cdm lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, per Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto.


Galleria Fotografica: Iniziative urgenti per contrastare l’emergenza idrica - Audizione Conferenza delle Regioni - 13.07.2022

( gs / 13.07.22 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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