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Conferenza delle regioni e delle provincie autonome
Conferenza delle regioni
e delle provincie autonome
REGIONE: PUGLIA - TIPOLOGIA: RIFIUTI ED ALTRI INQUINANTI
Parte 1: ANAGRAFICA CONSULTA GLI ALLEGATI
Titolo del progetto
-spreco+eco
Amministrazione proponente
Regione Puglia
Unità organizzativa
Assessorato all'Ecologia - Ufficio gestione rifiuti e bonifica
Indirizzo
via Delle Magnolie, 6/8 - Z.I.
CAP
70026
Città
Modugno
Provincia
BA
Regione
Puglia
Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto
http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/
Referente del progetto
Nome
Michele
Cognome
Losappio
Funzione
Assessore Regionale
Ente
Regione Puglia
E-mail
assessore.ecologia@regione.puglia.it
Telefono
080 5406836
Fax
0805406844
Parte 2: PROGETTO - aspetti generali
Area di intervento del progetto
X Rifiuti ed altri inquinanti
Destinatari del progetto
X Aziende
X Cittadini
X Istituzioni
X Associazioni di rappresentanza dell'impresa
X Altro (specificare)
 
Ambiti Territoriali Ottimali, Municipalizzate, Università e Centri di Ricerca, Scuole, Sistema InFEA, Associazioni ambientaliste, etc.
Status del progetto
X In stato di realizzazione
Durata del progetto
Data di avvio del progetto
Luglio/2006
Data prevista per la messa a regime
Dicembre/2007
Descrizione sintetica del progetto
L'iniziativa in oggetto s'inquadra a pieno titolo in un coacervo di azioni regionali e locali che mirano ad imprimere una svolta decisiva ai vecchi modelli gestionali relativi alla problematica dei rifiuti, attivando percorsi fortemente orientati alla riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti con il chiaro invito a ridurre gli sprechi, al recupero della materia, al riutilizzo ed al riciclaggio. I nuovi importanti traguardi per la raccolta differenziata fissati dal Piano rifiuti della Regione Puglia del 2005 e dalla nuova Legge di Bilancio, impongono una profonda riflessione sulla nuova economia del rifiuto che necessita di un forte impulso alla raccolta ed al recupero, limitando costosi smaltimenti e creando inedite opportunità imprenditoriali che a loro volta producono occupazione e ricchezza distribuita, sottraendo grandi guadagni a pochi operatori. La campagna integrata "-spreco+eco", per produrre gli effetti sperati richiede un'energica collaborazione da parte di tutti, sia nei comportamenti quotidiani dei cittadini che nell'organizzazione di modalità operative di lavoro in rete degli addetti ai lavori promuovendo la creazione ed il consolidamento di una filiera in grado di agire a più livelli istituzionali ed imprenditoriali. Infatti, la gestione del problema rifiuti, coinvolgendo l'intero ciclo di vita dei beni (dalla produzione, alla distribuzione, all'utilizzo e consumo del bene fino al suo successivo smaltimento), interessa l'intera collettività, facendo emergere l'importantissimo ruolo del cittadino-consumatore, che è in grado di operare delle scelte sui prodotti che acquista e che può ridurre la produzione e differenziare i suoi rifiuti. Il consenso della popolazione ha ruoli assolutamente decisivi sul ciclo della gestione dei rifiuti dalla costruzione di una discarica o di un impianto di termovalorizzazione o meglio della filiera del riutilizzo, così come nel successo della raccolta differenziata che può concretamente contribuire a ridurre la realizzazione delle prime due opzioni. Il principio del "-spreco+eco", anche se apparentemente risulta di difficile attuazione, fonda le sue radici su assiomi sia della cultura popolare ma anche di quelli che sono alla base dei sistemi ecologici naturali, in cui nulla o quasi nulla di quanto viene prodotto da un organismo vegetale od animale và sprecato. Ogni più piccolo scarto può rientrare nella catena alimentare diventando cibo per gli altri organismi viventi o trasformarsi in materiale riutilizzabile o in fonte di energia vitale. Seguendo i cicli biogeochimici l'uomo dovrebbe assecondare la naturale capacità del pianeta di riciclare i prodotti di scarto, minimizzando le forme di accumulo ed incrementando il riutilizzo eco-compatibile dei materiali da lui prodotti come la carta, il vetro, la plastica, i metalli, le pile, i rifiuti organici, il polistirolo ed il tetrapak, tutti materiali che l'ecosistema è incapace di decomporre, mineralizzare e riutilizzare. Il principio del "-spreco+eco" risulta una valida alternativa alla logica delle discariche; lo smaltimento di rifiuti in discariche sia pure autorizzate, sicuramente non è concepibile come una soluzione definitiva al problema dei rifiuti; vi è consapevolezza del fatto che lo smaltimento dei rifiuti in discariche, sia pure opportunamente impermeabilizzate, non risolve il problema ma lo sposta semplicemente nel tempo. Le reazioni chimiche, fisiche e meccaniche che si pongono in essere non riescono ad eliminare i rifiuti, ma solo a ridurli, innescando processi inquinanti che possono manifestarsi anche dopo molti anni: una logica assolutamente contraria ai principi della sostenibilità che richiedono l'adozione di strategie orientate al corretto sfruttamento delle risorse, privilegiandone un uso razionale, accompagnato dal contenimento delle pressioni che i rifiuti generano sulle diverse componenti ambientali. La Regione è grata a quanti, motivati da sensibilità e da una positiva e costruttiva cultura ambientalista, operano per affermare i principi del "-spreco+eco" nella logica dello sviluppo sostenibile.
Esigenza/e affrontata/e dal progetto
La principale esigenza affrontata si riferisce alla necessità di accompagnare l'azione di chiusura del periodo di Commissariamento per l'emergenza ambientale in Puglia attivando meccanismi di informazione fortemente orientati alla riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti ed alla raccolta differenziata. Il rientro dopo 12 anni nell'ordinaria amministrazione della gestione dei rifiuti richiedeva, infatti, l'attivazione sinergica di un coacervo di azioni che comprendesse gli aspetti informativi e partecipativi (che influiscono direttamente sui comportamenti), gli aspetti gestionali a livello di Municipalizzate, Amministrazioni Comunali, di Ambiti Territoriali Ottimali e di Province, nonché gli aspetti legati alla gestione dei cicli di produzione delle imprese, la programmazione regionale con iniziative di partecipazione attiva tesa ad acquisire elementi di valutazione attraverso meccanismi di monitoraggio sociale (difficilmente rilevabili attraverso altre forme) ed al contempo creare consenso sulle decisioni.
Obiettivi del progetto
La principale mission del progetto si riferisce alla possibilità di contribuire alla formazione della sensibilità ambientale di imprese e fornitori di servizi pubblici, puntando principalmente alla modifica dei comportamenti aziendali, proponendo un approccio in cui le imprese abbiano un ruolo attivo, indirizzato a prevenire piuttosto che a riparare i danni. Far crescere nel Enti Locali e nei cittadini una adeguata coscienza ambientale. I principali obiettivi del progetto sono: prevenire la produzione e la pericolosità dei rifiuti attraverso una modifica dei comportamenti aziendali e/o domestici; promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti sia a livello di singolo cittadino, sia di impresa ai fini del riutilizzo e del riciclaggio efficace. In coerenza con tali obiettivi la campagna "-spreco+eco" ha inteso: promuovere una nuova visione ed i valori essenziali per far maturare le convinzioni dell'impresa sulla protezione dell'ambiente; incrementare l'impegno per il rispetto di tali valori e delle disposizioni normative in materia ambientale; favorire implementazioni di processo o di prodotto allo scopo di determinare una sensibile riduzione delle quantità e della pericolosità dei rifiuti in azienda; assecondare un continuo impegno per una sempre più diffusa applicazione delle tecnologie antinquinamento; attivare azioni di coinvolgimento dei dipendenti mediante seminari tecnici e la diffusione di un apposito vademecum; fornire le opportune informazioni ai cittadini allo scopo di orientare i consumi verso prodotti più sostenibili; informare le comunità locali dei differenti contesti rendendoli partecipi dell'organizzazione degli eventi; favorire la partecipazione informata in cui gli stessi stakeholder possono cambiare la propria posizione iniziale ragionando sulle problematiche prospettate; modernizzare il modello sociale regionale costruendo uno stato sociale attivo che investe nelle persone per affermare una governance a creare una reale ''democrazia ambientale''; promuovere un'azione di monitoraggio sociale estremamente utile al pianificatore per assumere le proprie decisioni. Con riferimento a quest'ultimo punto si è potuta verificare l'efficacia dei sistemi di monitoraggio sociali che comportano una serie di vantaggi, consentendo di: incrementare la consapevolezza nei confronti delle problematiche ambientali, facilitando i processi di concertazione; facilitare la cooperazione e collaborazione; accrescere la diffusione delle informazioni ambientali. Gli indicatori quantitativi sono esplicitati nei seguenti paragrafi.
Azioni previste dal progetto
La molteplicità degli argomenti da trattare ha richiesto azioni differenziate ma sinergiche in grado di raggiungere in maniera efficace i diversi target con contenuti che possono portare ad un coinvolgimento emotivo facendo leva su meccanismi di economicità, di vantaggio competitivo, etc. (per le imprese e per i servizi pubblici) e tutela della salute e miglioramento della qualità della vita per i cittadini. Le differenti metodologie di comunicazione sono state tarate in funzione dei diversi target: sistema produttivo locale, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, industriali, artigiane ed agricole; sistema della produzione dei servizi pubblici; scuola; cittadini. Per il raggiungimento efficace di tali target nel contesto regionale sono state coinvolte le Associazioni Industriali, dell'Artigianato e del Commercio ed i nodi del Sistema INFEA della Regione Puglia. Le principali azioni riguardano: -campagne pubblicitarie utilizzando i mezzi televisivi, radiofonici ed i media attraverso la realizzazione di spot, DVD e filmati su videocassette, editoriali ed articoli; -convegni e seminari informativi, che permetteranno di amplificare la platea dei partecipanti stimolando un dibattito (inter)attivo in grado di far emergere spunti e nuove idee per la gestione delle campagne programmate e da progettare; -realizzazione del Vedemecum sui rifiuti,documento di riferimento per il mondo imprenditoriale per realizzare la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti; -sito web e servizi telematici i cui contenuti sono i più disparati: dalla creazione di un forum di discussione on line, di newsletter, giochi, alla presenza di filmati e documenti informativi ai collegamenti con banche dati di interesse. Le strategie individuate attraverso il coinvolgimento degli stakeholder potranno, quindi, essere integrate con quelle emerse durante il ''processo decisionale esperto''. Per lo svolgimento di tali attività, sono state utilizzate differenti metodologie per supportare il coinvolgimento degli attori locali nei processi decisionali: -tecniche di Group Model Building al fine di consentire, attraverso meeting e workshop opportunamente organizzati, di migliorare la comprensione dei partecipanti in merito al sistema in esame, alle problematiche ed alle possibili soluzioni. Queste metodologie consentono di definire dei modelli mentali, utilizzabili come base del processo decisionale; -strumenti dell'Information and Communication Technology (ICT) in grado di supportare il coinvolgimento degli stakeholder, mediante i Public Participation GIS (PPGIS), che consentono di integrare le potenzialità di analisi dei dati geografici, tipiche dei GIS, con le metodologie di partecipazione pubblica.
Risultati attesi
I risultati attesi si riferiscono al raggiungimento del più elevato numero di soggetti per ogni differente tipologia di target attraverso una campagna integrata sia sul versante metodologico che contenutistico. L'iniziativa "-spreco+eco" ha completato la fase progettuale ed è stata avviata dal 1 febbraio 2007: giorno successivo al termine del Commissariamento. I risultati attesi sul piano qualitativo e quantitativo sono: n. 600 passaggi televisivi del primo flight spot ''istituzionale'' (avvio); n. 1.005 passaggi televisivi del secondo spot (mantenimento) e terzo (richiamo) flight spot ''istituzionale''; n. 1.470 passaggi televisivi di spot specifici riferiti ai singoli target; n. 1050 passaggi radiofonici del primo flight spot ''istituzionale'' (avvio); n. 250 passaggi radiofonici del secondo spot (mantenimento) e terzo (richiamo) flight spot ''istituzionale''; n.9 redazionali su quotidiani con tiratura nazionale (28 moduli); allestimento di uno specifico Ufficio Stampa per seguire la campagna con ulteriori redazionali; n. 30.000 copie di DVD-ROM informativi rivolte alle imprese; n.30.000 copie di DVD -ROM informativi destinati agli EE.LL. ed ai soggetti impegnati nei servizi pubblici; n. 30.000 copie di DVD -ROM destinati agli studenti di scuola media e superiore; n.15.000 locandine formato cm 35x50; n.15.000 inviti formato cm 10x21; n.15.000 dèpliant formato cm 10x21; n. 15.000 buste americane formato cm 11x22; n. 15.000 cartelline formato cm 23x33; n. 10 Seminari specifici, organizzati come veri e propri momenti di approfondimento- studio e rivolti principalmente agli imprenditori, ai dirigenti e funzionari della Pubblica Amministrazione, della gestione dei principali servizi pubblici e docenti delle scuole di ogni ordine e grado; n. 5 Convegni, di cui l'ultimo conclusivo a Bari. Organizzati uno per ogni provincia, avranno la specifica funzione di evidenziare il problema della gestione dei rifiuti, stimolando un coinvolgimento diretto da parte di tutti i soggetti interessati; sito WEB; n. 100.000 vademecum formato cm 10x21 (80 pagine ed in formato pfd scaricabile dal portale) ed articolato nelle seguenti sezioni: il quadro legislativo sui rifiuti; l'analisi della situazione esistente; l'adozione di strumenti ed accordi volontari finalizzati alla riduzione dei rifiuti da parte delle imprese; migliori pratiche di gestione dei rifiuti riferite al settore produttivo.
Risultati conseguiti
Ad oggi è stata completata la fase di progettazione dell'intera campagna, è stata allestita la prima release del WEB, è stata realizzata una Conferenza Stampa dell'iniziativa e sono stati mandati in onda i primi spot della fase di avvio: n. 600 passaggi televisivi del primo flight spot ''istituzionale'' (avvio) n. 1050 passaggi radiofonici del primo flight spot ''istituzionale'' (avvio) Gli indicatori quantitativi sono esplicitati nel precedente paragrafo.
Quali sono state le principali difficoltà affrontate nella realizzazione del progetto?
X Di carattere organizzativo
Note aggiuntive sulle criticità riscontrate
Nelle campagne televisive sono state coinvolte le principali emittenti regionali (Telenorba, copertura regionale; Teledue, copertura regionale; Telepuglia, copertura regionale; Telesveva (Bari e provincia); Telefoggia (Foggia e provincia); Studio 100 (Taranto e provincia); TeleRama (Lecce e provincia); Teleradiocittabianca (Brindisi e provincia)) e non tutte le n.52 emittenti presenti in Puglia: condizione che ha creato qualche lamentela da parte delle emittenti minori.
Parte 3: PROGETTO - aspetti specifici
Partnership
Se il progetto prevede partnership istitizionali, indicare ruolo svolto da ciascun soggetto coinvolto
Se il progetto prevede partnership pubblico-privato, indicare il ruolo svolto da ciascun partner privato
Organizzazione
Professionalità coinvolte
Regione Puglia - Assessorato all'Ecologia: Ruolo di coordinamento. ATI aggiudicataria: TELENORBA (capogruppo); UNIVERSUS CSEI (Politecnico Formazione Informazione); POLITECNICO DI BARI (per i contenuti scientifici) AD CONCORD (società di comunicazione). Tutte le Province Pugliesi (n.5): Collaborazione nell'organizzazione di tutti gli eventi organizzati sui differenti territori. Amministrazioni Comunali: Collaborazione nell'organizzazione di tutti gli eventi organizzati sul proprio territorio di competenza (n.35 Comuni). Sistema Universitario e della Ricerca (Politecnico di Bari, Università di Bari, Università di Lecce, CNR, Parchi scientifici e tecnologici, etc). Sistema Scolastico: le scuole pugliesi hanno partecipato attivamente all'organizzazione degli eventi locali, allestendo delle mostre, mobilitando cittadini, ospitando attività formative, etc. (n.85 scuole). Imprese: hanno avuto un ruolo decisamente centrale nell'organizzazione dell'evento, come meglio esplicitato al punto seguente (n.253 Imprese).
Il progetto ha comportato nuove modalità organizzative?
X
Descrivere sinteticamente le soluzioni/cambiamenti organizzativi adottati
La presente iniziativa è stata gestita attraverso una pregnante interazione pubblico-privata che ha interessato la parte di progettazione-organizzazione, di finanziamento e di attuazione, ottenendo numerosi vantaggi in termini microeconomici, consentendo di realizzare un progetto con il miglior rapporto qualità/prezzo, mantenendo al contempo gli obiettivi di pubblico interesse anche attraverso punti di vista maturati in ambito imprenditoriale. Come dettagliato di seguito, i settori industriali e privati sono stati specificamente coinvolti, sensibilizzati e corresponsabilizzati per il buon esito dell'iniziativa e l'esperienza condotta ha evidenziato che l'opzione del partenariato pubblico-privato comporta un plusvalore reale che travalica di molto i semplici benefici microeconomici. Società di Comunicazione: cura degli aspetti grafici e della comunicazione Gruppi Televisivi e radiofonico: realizzazione e diffusione degli spot televisivi e radiofonici Università e Politecnico: definizione dei contenuti scientifici. Infatti, in tale scenario il ruolo ricoperto dai privati ha coinvolto i seguenti ambiti: adesione e partecipazione attiva ai processi decisionali; collaborazione nell'organizzazione di eventi convegnistici e seminariali; docenze a seminari tecnici rivolti agli specialisti del settore; partecipazione alle iniziative formative; organizzazione di visite guidate per scuole ed Amministratori presso i propri impianti; collaborazione all'organizzazione di percorsi educativi nelle scuole; partecipazione attiva nell'organizzazione di gazebo informativi nelle piazze; redazione di articoli sul giornale dell'iniziativa; sostegno economico all'iniziativa nel suo complesso. Nell'ambito dell'attuazione del presente progetto si è fatto ricorso all'utilizzo di tecniche di Quality Management per il miglioramento delle performance, sperimentandone l'applicazione con riferimento alle metodologie di monitoraggio e di autovalutazione basata su riscontri effettivi, allo scopo di migliorarne l'organizzazione e per verificare la stretta interdipendenza e collegamento tra obiettivi, strategie e processi di supporto. Particolare attenzione è stata rivolta al coinvolgimento dei portatori d'interesse (Enti Locali, imprese, associazioni, clienti/cittadini, scuole) nello sviluppo della strategia ed in particolare della vision (percorso) e della mission (obiettivi). Con riferimento agli Enti Locali si è posta particolare attenzione nello sforzo di mantenere regolari e proattive le relazioni con le autorità politiche competenti, sviluppando partnership e network specie per le azioni di carattere provinciale e regionale. Rilevante è stata anche l'azione di confronto e di interazione con altre Regioni ed in generale altre organizzazioni, nella logica di trasferire i risultati dell'attività di benchmarking adattandoli e contestualizzandoli alle peculiarità della realtà pugliese.
Il progetto ha richiesto una formazione specifica del personale?
X Sì (descrivere)
 
Durante l'attuazione del progetto sono state attivate specifiche attività di formazione ed aggiornamento che hanno contribuito ad accrescere il livello di confronto tra i differenti stakeholder, atteso che la partecipazione informata e formata innalza di molto l'importanza della dialettica associata ai processi partecipativi.
Per la realizzazione del progetto, sono state adottate particolari tecnologie ICT?
X Sì (descrivere)
 
Il modello organizzativo-gestionale adottato in ambito ICT si è fondato sui seguenti elementi concettuali: -approccio al problema coerente con la mission del progetto e tarata sulla promozione della riduzione dei consumi energetici e di forme di efficienza energetica (uso razionale dell'energia e riduzione degli sprechi); -implementazione di un'architettura organizzativa coerente con le caratteristiche delle tecnologie ICT; -superamento della dicotomia tra conoscenze scientifico-tecnologiche e conoscenze amministrative e gestionali-applicative, attraverso una reale integrazione sia delle diverse discipline coinvolte, sia delle diverse fasi del ciclo dell' innovazione. Con tali premesse si è fatto riferimento ai seguenti strumenti offerti dall'ICT: portale WEB dedicato; piattaforme formative; sistemi WEB GIS; teleconferenze; forum telematici.
Sono state effettuate iniziative di comunicazione istituzionale?
X Sì (descrivere)
 
La comunicazione istituzionale ha accompagnato l'intera attività con Conferenze Stampa, Convegni, Interviste televisive e giornalistiche, pubblicazioni sul sito istituzionale della Regione Puglia, redazionali, etc.
Risorse
Costo complessivo del progetto
700000
Il progetto è stato finanziato con
X Fondi interni
 

ALLEGATI