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Titolo del progetto |
Iniziative atte a sviluppare la raccolta differenziata nel territorio regionale della Sardegna |
Amministrazione proponente |
Regione Autonoma della Sardegna |
Unità organizzativa |
Assessorato della Difesa dell'Ambiente - Servizio atmosferico e del suolo, gestione rifiuti e bonifiche
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Indirizzo |
Via Roma 80 |
CAP |
09123 |
Città |
Cagliari |
Provincia |
CA |
Regione |
Sardegna |
Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto |
amb.gestione.rifiuti@regione.sardegna.it |
Referente del progetto |
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Nome |
Roberto |
Cognome |
Pisu |
Funzione |
Dirigente |
Ente |
Regione Sardegna |
E-mail |
amb.gestione.rifiuti@regione.sardegna.it |
Telefono |
070 606 6660 |
Fax |
070 606 7578 |
Parte 2: PROGETTO - aspetti generali |
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Area di intervento del progetto |
X Rifiuti ed altri inquinanti
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Destinatari del progetto |
X Istituzioni
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Status del progetto |
X In stato di realizzazione
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Durata del progetto |
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Data di avvio del progetto |
04/2004
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Data prevista per la messa a regime |
04/2007
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Descrizione sintetica del progetto |
Con la deliberazione di Giunta regionale n. 15/32 del 30.03.2004 sono state definite le azioni che prevedono di intervenire sulle tariffe di conferimento dei rifiuti presso gli impianti consortili di trattamento/smaltimento, con meccanismi nel contempo sia premianti che penalizzanti nel rispetto dei seguenti principi: i comuni che adottano comportanti virtuosi (raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata del 10% di umido) hanno diritto a vedere premiati i loro sforzi, che poi si traducono in un vantaggio per tutta la comunità in quanto consentono di non appesantire il sistema di trattamento, posto che l'organico separato a monte può trovare collocazione a recupero; i comuni che non adottano sistemi di separazione a monte causano degli scompensi nel sistema di trattamento a valle, con danni che hanno riflesso su tutta la comunità per via della conseguente necessità di ricerca di nuovi siti e impianti di smaltimento, e quindi doverosamente devono essere penalizzati.
La deliberazione n. 15/32 del 30.3.2004 ha stabilito meccanismi di premialità e penalità rispettivamente per i comuni virtuosi e per i comuni inadempienti; in particolare, veniva previsto l'intervento sulle tariffe di conferimento dei rifiuti urbani agli impianti consortili di smaltimento, con uno sgravio tariffario del 30% per la tariffa di conferimento dell'umido differenziato ed una penalizzazione tariffaria, per i comuni che non avrebbero attivato la separazione secco-umido, del 30% sulle quantità di rifiuto indifferenziato conferito. Con deliberazione di Giunta regionale n. 34/14 del 19.7.2005, è stata prevista l'estensione dell'efficacia dei predetti meccanismi fino al 30 giugno 2006, con incremento della premialità per i Comuni virtuosi che, a partire dal 1 ottobre 2005, hanno diritto ad uno sgravio tariffario del 10% sulla tariffa base anche per il flusso di secco residuo indifferenziato conferito, purché siano stati attivati efficienti sistemi di separazione secco-umido. L'efficacia dei meccanismi è stata ulteriormente prorogata, con deliberazione di Giunta regionale n. 25/13 del 13.6.2006, al 31.12.2006 ma con incremento della penalizzazione tariffaria al 40% della tariffa base per gli inadempienti e mantenimento della premialità al 10% della tariffa base per il flusso di secco residuo indifferenziato. La deliberazione di Giunta regionale n. 25/13 del 13.6.2006 vincola l'erogazione della premialità tariffaria all'attestazione da parte dei comuni di aver attivato la raccolta differenziata secco-umido in modo estensivo nel proprio territorio, come azione finalizzata all'obbiettivo di garantire la minore presenza possibile di umido nel ''secco residuo non riciclabile'' da avviare agli impianti di termovalorizzazione o in discarica.
Con deliberazione n. 14/12 del 4.4.2007 la Giunta regionale ha stabilito che con decorrenza 1 aprile 2007 il meccanismo di penalità/premialità nei confronti dei comuni o dei consorzi dei comuni, sia ampliato oltre all'umido anche alle frazioni dei rifiuti di imballaggio e delle frazioni merceologiche similari identificate nella carta/cartone, vetro, plastiche, imballaggio in metallo. È stato adottato un livello di riferimento di raccolta differenziata pari al 25 %, percentuale ottenuta considerando solamente le frazioni merceologiche di umido, carta/cartone, plastica, vetro ed imballaggio in metallo di piccola pezzatura (lattine e barattolame), di cui almeno una certa percentuale di umido ottenuto da un'attivazione estensiva delle raccolte secco-umido in tutto il territorio comunale di riferimento. Nel calcolo della percentuale di riferimento non vengono presi in considerazione i rifiuti ingombranti e i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in quanto si tratta di materiali che vengono già raccolti differenziatamente e che normalmente non vengono inseriti, per l'ingombro, nei cassonetti assieme ai rifiuti urbani, dunque non hanno bisogno di una incentivazione particolare. Se si fosse tenuto conto anche di queste frazioni la soglia di riferimento per la premialità sarebbe stata superiore e quindi si è preferito per il momento non considerarli. Inoltre, nel calcolo non vengono considerati medicinali e pile esauste, in quanto le modalità di raccolta prevedono frequenze molto alte e le certificazioni si otterrebbero in tempi molto lunghi: per queste tipologie si è pertanto preferito per semplicità di monitoraggio non prenderle ancora in considerazione ai fini della premialità/penalità.
Al di sotto del valore di riferimento verranno applicate ai comuni delle penalizzazioni tariffarie (la penalizzazione è stata commisurata ad un unico livello tariffario medio regionale; ai sensi del comma 3 dell'art. 205 del D. Lgs. n. 152/2006, avendo la Giunta regionale posto pari a 25,80 €/ton il valore del tributo di conferimento in discarica dei rifiuti tal quali o del secco residuo, la penalizzazione può essere quantificata nella misura di 5,16 €/ton per i comuni che non hanno ancora raggiunto il 35% di raccolta differenziata) e al di sopra saranno applicate delle premialità, calibrate su due livelli di raccolta differenziata (uno sgravio pari al 15% della tariffa per i comuni che raggiungono e superano il 35% di raccolta differenziata di riferimento ed una premialità di eccellenza, con sgravio tariffario del 30%, per i comuni che raggiungono e superano il 45% di raccolta differenziata).
Alla determinazione della percentuale di raccolta differenziata concorre anche la frazione organica trattata nelle compostiere domestiche, previa certificazione, da parte delle Amministrazioni provinciali, delle quantità ad esse effettivamente confluite e del rispetto dei parametri qualitativi di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 15/32 del 30.3.2004. La certificazione provinciale dovrà avvenire nel rispetto di un protocollo che le Amministrazioni provinciali potranno applicare solo dopo l'espressione del parere favorevole da parte dell'amministrazione regionale.
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Esigenza/e affrontata/e dal progetto |
Favorire il rispetto dei limiti di legge in materia di raccolta differenziata al 2009 tramite la gestione integrata del rifiuto, tenendo conto della specificità del territorio regionale che parte dal 5% di raccolta differenziata al 2004 |
Obiettivi del progetto |
Raggiungimento del 30% di raccolta differenziata entro il 31.12.2007
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Azioni previste dal progetto |
Favorire lo sviluppo delle raccolte differenziate e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti nel Piano regionale dei rifiuti attraverso: le raccolte di tipo secco-umido; le raccolte di tipo domiciliare di tutti i materiali valorizzabili, finalizzate all'ottenimento di adeguati livelli di intercettamento e di qualità dei materiali separati; le organizzazioni consortili delle raccolte, al fine di coniugare gli aspetti di efficienza, efficacia ed economicità degli interventi, e per evitare la frammentazione delle gestioni.
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Risultati attesi |
Raggiungimento del 30% di raccolta differenziata entro il 31.12.2007
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Risultati conseguiti |
Le prime proiezioni effettuate dall'Osservatorio Regionale Rifiuti indicano per il 2006 un livello tendenziale delle raccolte differenziate al 18-20%, a fronte del raggiungimento delle premialità da parte di circa l'80% dei comuni ovvero del 60% della popolazione regionale, indice che la trasformazione dei servizi di raccolta, soprattutto da parte dei comuni della fascia demografica medio-alta, è stata parziale ed a bassa efficienza di intercettamento dei materiali a valorizzazione specifica.
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Quali sono state le principali difficoltà affrontate nella realizzazione del progetto? |
X Di carattere organizzativo
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Note aggiuntive sulle criticità riscontrate |
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Parte 3: PROGETTO - aspetti specifici |
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Partnership |
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Se il progetto prevede partnership istitizionali, indicare ruolo svolto da ciascun soggetto coinvolto |
La Regione ha svolto azione di coordinamento dell'attuazione delle direttive, mentre gli Enti pubblici titolari degli impianti consortili di trattamento/smaltimento dei rifiuti hanno gestito praticamente l'applicazione dei meccanismi premialità/penalità |
Se il progetto prevede partnership pubblico-privato, indicare il ruolo svolto da ciascun partner privato |
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Organizzazione |
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Professionalità coinvolte |
L'attuazione del progetto è stata portata avanti dal personale in servizio presso il Servizio (2 funzionari tecnici) e dal personale amministrativo degli impianti consortili di smaltimento/trattamento.
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Il progetto ha comportato nuove modalità organizzative? |
X No
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Descrivere sinteticamente le soluzioni/cambiamenti organizzativi adottati |
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Il progetto ha richiesto una formazione specifica del personale? |
X No
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Per la realizzazione del progetto, sono state adottate particolari tecnologie ICT? |
X No
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Sono state effettuate iniziative di comunicazione istituzionale? |
X Sì (descrivere)
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I diversi atti di indirizzo regionali sono stati trasmessi a tutte le amministrazioni comunali tramite gli impianti consortili di trattamento/smaltimento |
Risorse |
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Costo complessivo del progetto |
0,00 € per l'Amministrazione regionale |
Il progetto è stato finanziato con |
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