Conferenza Regioni su provvedimenti per emergenza medici

giovedì 26 settembre 2019


Roma, 26 settembre 2019 (comunicato stampa) “Per affrontare l’attuale carenza di medici specialisti sono necessari interventi urgenti al fine di garantire adeguati servizi sanitari”. Lo dichiara Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, spiegando l’elaborazione di alcune proposte per risolvere il problema della carenza dei medici nel Servizio Sanitario Nazionale, al fine di garantire ed assicurare l’erogazione dei LEA, i livelli essenziali di assistenza, su tutto il territorio nazionale.
“La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome propone provvedimenti per superare l’emergenza, sia temporanei che strutturali e di sistema, - spiega Bonaccini - che implicano il coinvolgimento di più soggetti istituzionali. Quindi mettiamo a disposizione del ministero della Salute il documento della Conferenza delle Regioni per condividerlo, nella consapevolezza che siano necessari interventi immediati e quindi normative straordinarie e urgenti.
Un provvedimento che acceleri l’accesso dei medici al Servizio Sanitario Nazionale, garantendo la possibilità di poter conseguire la specializzazione. Anche per chi si sta specializzando l’assunzione a tempo indeterminato dovrà prevedere il completamento del percorso formativo.
Sono inoltre da prevedere – rileva Bonaccini – norme che consentano per il prossimo triennio ai medici di stipulare contratti di lavoro autonomo anche per lo svolgimento delle funzioni ordinarie, il conferimento dell’incarico a medici in possesso di altra specializzazione e l’assunzione a tempo determinato degli specializzandi già presenti nelle graduatorie concorsuali.
Serviranno anche risorse aggiuntive per valorizzare con adeguati compensi le professionalità sanitarie rivolte alla guardia medica o in pronta disponibilità sanitaria e per aumentare i posti a livello nazionale nelle scuole di specializzazione. Infine vanno nel contempo valorizzati gli specializzandi, con più specifici obiettivi formativi, e le competenze delle professioni infermieristiche, ostetriche, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.
 
(2019-121)