Cirio (Conferenza Regioni): CGIE, per italiani all’estero serve il “fare sistema” delle istituzioni  

mercoledì 15 dicembre 2021


Roma, 15 dicembre 2021 (comunicato stampa) “La Conferenza CGIE ha il compito di indicare le linee programmatiche per la realizzazione delle politiche di Governo, Parlamento e Regioni per le comunità italiane all’estero”, spiega il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenendo in rappresentanza della Conferenza delle Regioni alla “Quarta sessione plenaria della Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni, le Province autonome e il Consiglio generale degli italiani all’estero”, sollecitando in particolare la necessità di “fare sistema” e “agire in maniera condivisa” delle nostre istituzioni:

“La Conferenza – spiega Cirio - deve aiutare a costruire un valore aggiunto nelle politiche per sostenere e valorizzare l’apporto sociale, culturale ed economico degli Italiani all’estero”.
Cirio quindi apprezza “l’opportunità di esaminare con attenzione le dinamiche delle nuove migrazioni. Sono spesso i giovani ad esserne protagonisti, seguendo nuove forme di mobilità internazionale – spesso temporanea - che hanno contribuito a cambiare l’anima dell’italiano all’estero, costruendo comunità funzionali in cui l’aggregazione avviene su base professionale e non più tradizionale, cioè fondata sulle comuni radici regionali.
Di fronte a tali fenomeni le istituzioni debbono avere il coraggio di individuare politiche innovative. Tre sono le dimensioni da considerare:
1 - approfondire la conoscenza dei sempre più diversificati fenomeni migratori attraverso azioni di monitoraggio che consentano di mettere in campo misure mirate ai soggetti a cui sono rivolte;
2 - l’uso di nuove forme di comunicazione che consentano di raggiungere anche quei soggetti che non partecipano all’attività dell’associazionismo tradizionale all’estero;
3 - favorire non solo la crescita delle associazioni tradizionali, legate ai luoghi di origine dell’emigrazione, ma anche e soprattutto la crescita di reti funzionali, finalizzate a facilitare lo scambio di competenze nei settori strategici per lo sviluppo”.
In merito al documento CGIE sull’internazionalizzazione, Cirio sottolinea che “le istituzioni pubbliche devono impegnarsi con maggiore convinzione nelle scelte che riguardano la conservazione, l’insegnamento e la diffusione della lingua e della cultura italiana. La lingua è simbolo e sinonimo della propria terra e delle radici culturali: è importante mantenerne viva la conoscenza.
Però, attenzione: l'identità non può essere motivo solo di guardarsi indietro, ma al contrario deve essere lo stimolo a costruire il nostro futuro, ciò che vogliamo essere e soprattutto dove vogliamo andare”.
Una riflessione anche “sul sistema di rappresentanza degli italiani all’estero e sulle modalità di inserimento di questa rappresentanza nel circuito istituzionale nazionale. Non possiamo certamente dire – afferma Cirio - che finora abbia funzionato, almeno a giudicare dai risultati”.
Sulle politiche per gli Italiani all’estero – rileva Cirio – “E’ necessario stabilire in maniera condivisa tempi, competenze e responsabilità e di conseguenza individuare anche un percorso di controllo e monitoraggio delle attività da svolgere.
Aspetti in precedenza non affrontati con la necessaria volontà politica e questa è stata la debolezza del passato.
Vorremmo allora che il Governo si facesse carico di proporre un accordo interistituzionale che delinei questi percorsi e ne stabilisca tempi, risorse e responsabilità.
Le Regioni e le Province autonome sapranno offrire il loro contributo”.

 

(2021-180)

Dal Canale YouTube di Regioni.it: L'intervento del Presidente Cirio

Galleria fotografica: Intervento del Presidente Cirio alla IV Conferenza Plenaria tra Stato Regioni e Province autonome - 15.12.2021