Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Le Regioni italiane contribuiscono al G8

giovedì 31 maggio 2007


Le Regioni italiane contribuiscono al G8

 

 

L’Africa è oggi un continente decisivo per il futuro del mondo. In Africa si concentrano molti dei problemi più drammatici che chiamano tutti ad un più forte impegno per una cooperazione che sia capace di sostenere e coinvolgere le comunità. L’incontro del G8 è  l’occasione annuale per fare il punto sulle iniziative di cooperazione con l’Africa da parte dei paesi più industrializzati del mondo.

 

Nel 2005 i Governi del G8 hanno dichiarato l’impegno di cinquanta miliardi di euro da spendere entro il 2010 (10 miliardi l’anno) per il sostegno allo sviluppo dell’Africa. In questa operazione vengono coinvolti i governi nazionali africani, ma non si è ancora costruita una rete efficace che mobiliti le società di quei paesi, che le rappresenti, che le renda protagoniste. Il risultato è che larghissima parte delle risorse stanziate non arrivano ai veri destinatari e dunque non si ottengono in misura apprezzabile gli obiettivi dichiarati.

 

Alcuni recenti studi relativi ai paesi dell’Africa Sub Sahariana evidenziano che nei paesi dove maggiore è il livello di decentramento politico, fiscale e amministrativo, maggiore è la spesa per l’istruzione, maggiore l’accesso all’acqua potabile, maggiori gli aiuti allo sviluppo, maggiore il rispetto dei diritti civili e politici minore la spesa militare, minore la corruzione.

 

Queste analisi spingono ad una doppia riflessione.

1)      è necessario coinvolgere nel processo di sviluppo dei paesi sub sahariani insieme ai governi nazionali l’intera società, attraverso le istituzioni locali, che la governano e la rappresentano. Questa società sta crescendo e sta esprimendo governi locali. Questo processo è valorizzato e voluto dai governi nazionali che puntano alla modernizzazione dei loro paesi. Non tenere conto di questo rischia di favorire non solo l’immobilismo istituzionale ma la stessa possibilità di un rinnovamento sociale e politico, senza il quale non c’è futuro. Senza il coinvolgimento delle istituzioni locali ogni aiuto allo sviluppo rischia di non arrivare a destinazione.

2)      Gli obiettivi del millennio per essere raggiunti hanno bisogno di grandi sostegni economici, ma questo non basta. E’ necessario che questo avvenga, per essere efficace, in una rete istituzionale rinnovata, che diventi il motore di un nuovo sviluppo non solo in termini economici ma anche di democrazia, di diritti umani e sociali. Per questo è necessario valorizzare le reti locali dei governi regionali e locali, che sono il punto di riferimento diretto delle popolazioni.

 

La sfida oggi è investire sul decentramento dei paesi dell’Africa sub sahariana non solo per una gestione efficace ed efficiente dei contributi economici, ma per una crescita strutturale della società africana.

Le esperienze di cooperazione decentrata che le Regioni e le Province autonome hanno condotto in questi ultimi dieci anni, testimoniano il ruolo importante svolto dai Governi Regionali e Locali nel radicare dal basso la concezione della programmazione degli interventi e la “responsabilità delle scelte”, e nel sostenere processi di decentramento amministrativo che favoriscano una maggior partecipazione della comunità alla “cosa pubblica”. Con tali obiettivi, risorse importanti sono già state messe a disposizione dagli attori della cooperazione decentrata.

Tale contributo, in armonia con le politiche nazionali, arricchisce, rafforza e sostiene la partecipazione del Governo italiano al perseguimento delle priorità già individuate nel “Piano di Azione per l’Africa” del G8 del 2005, in particolare nelle seguenti aree di intervento:

-         Governance - costruzione di capacità di governo nelle realtà locali africane, rafforzamento istituzionale, sostegno ai processi di decentramento amministrativo che favoriscano la partecipazione delle comunità.

-         Ambiente - sostegno alle politiche di tutela e valorizzazione delle politiche ambientali a partire dal grande tema dell’acqua, delle foreste e della lotta contro la desertificazione.

-         Sanità - lotta alle grandi pandemie che colpiscono il continente africano attraverso il sostegno alla sanità di base, nella realizzazione di nuovi ospedali, nel sostegno alla governance dei sistemi sanitari.

-         Educazione e Formazione - lotta all’analfabetismo, formazione dei giovani ed aggiornamento professionale dei tecnici e dei lavoratori.

-         Sviluppo locale e lotta alla povertà - sviluppo del microcredito e sostegno alla micro-imprenditoria in particolare nel settore artigiano e agricolo.

-         Partenariati territoriali - contribuire all’ottavo Millennium goal con iniziative finalizzate al reciproco sviluppo delle Regioni e delle Province autonome italiane e delle collettività locali africane, tramite il coinvolgimento dei rispettivi soggetti istituzionali, economici, formativi e no-profit.

Alle azioni realizzate con i nostri partner africani occorre aggiungere l’importante ruolo svolto dagli attori istituzionali della cooperazione decentrata sul territorio dei paesi donatori che, promuovendo l’azione attiva delle diverse componenti della società civile, le rendono consapevoli protagoniste delle relazione dirette con le comunità locali con il risultato di superare l’episodica attenzione attirata talora da eventi pubblici

 

Nell’imminenza della riunione del G8, che si terrà a Heiligendamm dal 6 all’8 giugno 2007, le Regioni intendono mettersi a disposizione del Governo Italiano per proporre le proprie competenze, le risorse, le esperienze sviluppate in questi anni, i rapporti avviati, come elemento di arricchimento e valorizzazione dell’azione italiana. A tal fine, propongono al Governo  una  verifica sugli esiti dei lavori del G8 in modo da sviluppare comuni iniziative indirizzate all’Africa.

 

Roma, 31 maggio 2007