Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - ATTIVITA’ A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

mercoledì 27 giugno 2007


ORDINE DEL GIORNO SUL PASSAGGIO DELLE COMPETENZE AMMINISTRATIVE AI SENSI DELL’ART. 72 DEL D. LGS. 31 MARZO 1998, N. 112 IN MATERIA DI ATTIVITA’ A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

 

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano

 

Premesso che

-          l’attività di prevenzione in materia di attività a rischio di incidente rilevante costituisce il fondamento di qualsiasi politica di tutela del territorio ed il suo esercizio riveste espressione di responsabilità primaria di ogni amministrazione per la tutela della collettività e della sicurezza nazionale;

-          l’art. 72 del D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 sancisce il trasferimento alle regioni dell’esercizio delle competenze amministrative in materia di attività a rischio di incidente rilevante subordinandone l’attuazione all’adozione della normativa di settore da parte delle regioni e alla previa stipula di un accordo di programma tra Stato e Regione per la verifica dei presupposti per lo svolgimento delle funzioni;

-          il D. Lgs. 17 agosto 1999, n. 334, agli artt. 8, 15, 25 e 29 demanda all’emanazione di specifici decreti interministeriali la disciplina di dettaglio della materia con particolare riguardo alla normativa inerente la redazione di Rapporti di sicurezza, la prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti, le verifiche ispettive sui sistemi di gestione di sicurezza ed in relazione alla predisposizione del piano tariffario dei costi per i servizi di istruttoria e di controllo il cui onere ricade sui gestori degli impianti potenzialmente pericolosi;

-          l’emanazione del decreto di cui all’art. 29, comma 2, del D. lgs. n. 334/1999 risolverebbe, in larga parte, il problema della copertura finanziaria relativa al trasferimento delle funzioni amministrative alle regioni;

-           il tavolo tecnico istituito, ormai da un lasso considerevole di tempo,  tra il Governo e le regioni aveva portato:

a) alla disamina di una bozza di Accordo Quadro (nel quale erano disciplinati, tra gli altri, i criteri di ripartizione delle risorse economiche per l’esercizio delle funzioni economiche);

 b) alla ufficiale concessione di un contributo “una tantum” per complessivi Euro 500.000 in via straordinaria da suddividere per tutte le regioni e province autonome,  (gravante sul bilancio di previsione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del mare per il 2005) per la predisposizione di un sistema di telematico di scambio di informazione in materia di prevenzione di rischi di incidenti rilevanti;

c) alla disamina dei decreti attuativi previsti dal D. lgs. n. 334/1999 relativi alla redazione dei rapporti di sicurezza e al decreto sulle verifiche ispettive sui sistemi di gestione della sicurezza.;

-          il confronto tra il Governo e le regioni, aveva portato, alla data del 6 e del 7 febbraio 2006, al parere favorevole, espresso in sede tecnica dalle regioni, su ciascuno degli atti sopra menzionati, salvo l’accoglimento di alcuni emendamenti proposti e con la raccomandazione di procedere al più presto all’emanazione del decreto interministeriale sulla determinazione del piano tariffario, ai sensi dell’art. 29, comma 2, del D. lgs. n. 334/1999;

 

 

FA PRESENTE CHE

 

- la ripresa dei lavori si è avuta, dopo un anno,  con la riunione del 15 febbraio 2007, avente ad oggetto il trasferimento alle regioni delle funzioni in materia di attività a rischio di incidente rilevante ai sensi dell’art. 72 del D. Lgs. n. 112/1998, tenutasi presso l’Ufficio per il Federalismo amministrativo con la partecipazioni del rappresentanti del Ufficio per il federalismo amministrativo,  del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell’Interno ed i rappresentanti delle regioni;

-         in quella sede, alle regioni è stato rappresentato che:

1) gli stanziamenti sul bilancio del MATTM per l’esercizio delle funzioni amministrative da trasferire sono stati in pratica completamente annullati dalle varie leggi finanziarie che si sono susseguite e da ultimo dalla Legge finanziaria per il 2006 e, pertanto, le attività che ricadono nella competenza da attribuire alla regioni non trovano copertura finanziaria e non vengono svolte;

2) che l’impegno dello stanziamento “una tantum” non era conosciuto dallo stesso Ministero dell’Ambiente e su tale voce ne ha assunto un mero impegno conoscitivo;

3) parimenti inconsistenti sono gli stanziamenti nei bilanci del Ministero dell’Interno e della Salute;

4)  la bozza di decreto sul piano tariffario, di cui all’art. 29, comma 2, del D. lgs. n. 334/1999, la cui emanazione  porterebbe in larga parte a soddisfare l’esigenza di copertura finanziaria per l’esercizio delle funzioni da parte delle regioni, sebbene pronto da tempo, non trova la disponibilità delle Amministrazioni interessate (ed in particolare da parte del Ministero dell’economia) alla esplicitazione del proprio assenso; 

 

 

FA OSSERVARE CHE

 

-          Le problematiche sopra individuate costituiscono un grave ostacolo all’adempimento delle prescrizioni stabilite per legge in merito al trasferimento delle funzioni amministrative a favore delle regioni dal citato art. 72 del D. lgs. n. 112/1998 e impediscono il corretto esercizio della fondamentale attività di prevenzione di incidenti rilevanti su tutto il territorio nazionale;

 

-          È necessaria l’individuazione di appositi stanziamenti per il trasferimento alle regioni delle funzioni amministrative di cui all’art. 72 del citato D. lgs. n. 112/1998;

 

La bozza di schema di accordo quadro, trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per il Federalismo Amministrativo in data 19 gennaio 2006, deve essere oggetto di rivisitazione alla luce delle modifiche apportate alla materia dal D. Lgs.  21 settembre 2005, n. 238, con accoglimento degli emendamenti già a suo tempo presentati dalle Regioni.

 

-         Che la mancata emanazione del decreto ministeriale di cui all’art. 19, comma 2, del D. lgs. 334/1999 impedisce la corretta allocazione degli oneri dei servizi istruttori e di controllo a carico dei gestori degli stabilimenti.

 

CHIEDE

 

si dia, conseguentemente, soluzione alle seguenti questioni ancora aperte:

 

A)   La riapertura dei lavori per la ridefinizione dell’Accordo di programma quadro, anche alla luce delle modifiche apportate alla normativa di settore dal D. Lgs. n. 238/2005 e degli emendamenti proposti dalle regioni.

 

B)   L’allocazione degli stanziamenti necessari al trasferimento delle funzioni amministrative alle regioni in materia di attività a rischio di incidente rilevante, ai sensi del’art. 72 del D. lgs. n. 112/1998 e alla predisposizione, organizzazione e gestione di un sistema telematico di scambio di informazioni tra regioni e Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare.

C)   La sollecita emanazione del decreto relativo al piano tariffario di cui all’art. 19, comma 2, del D. lgs. 334/1999.

 

Si chiede infine che il Governo provveda a formalizzare come previsto dall’art.72 del Decreto Legislativo 112/98, il trasferimento delle funzioni in materia di rischio di incidente a rischio rilevante alla Regione Lombardia che , sulla scorta di un accordo di programma già sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente, svolge tali funzioni dal 2003 peraltro senza alcuna copertura finanziaria.

 

 

 

Roma, 27 giugno 2007