Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - UE: controllo programmi obiettivo cooperazione 2007-2013: posizione Regioni

giovedì 15 maggio 2008


in allegato fornato pdf

Posizione delle Regioni e delle Province Autonome in merito alla definizione del sistema nazionale di controllo dei programmi dell'Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2007-2013

 

 

            La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome con riferimento ai programmi di cooperazione territoriale nell’ambito dell’Obiettivo Cooperazione territoriale europea 2007-2013 e in particolare alle caratteristiche generali del sistema nazionale di controllo di tali programmi, ha condiviso le seguenti considerazioni e proposte.

 

Premesso che:

-         con Delibera CIPE del 21 dicembre 2007, attualmente in fase di registrazione, sono state condivise le modalità per l’attuazione dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea;

-         il MEF/IGRUE ha trasmesso l’8 aprile scorso alle Regioni e Province autonome una bozza di documento che, oltre a definire le caratteristiche generali del sistema nazionale di controllo dei programmi dell’Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea 2007–2013, individua specifiche responsabilità in capo alle Regioni e alle Province autonome in materia di controlli di primo livello e recupero delle risorse indebitamente erogate;

-         le Regioni/PA, come concordato durante l’incontro tenutosi in data 18 aprile 2008, hanno trasmesso al MEF/IGRUE la posizione tecnica sul documento, ribadendo che la responsabilità in merito ai due aspetti succitati deve essere in capo all’Amministrazione Centrale;

-         il MEF/IGRUE ha inviato in data 12 maggio 2008 un testo emendato del documento, al fine di acquisire l’assenso delle Regioni e delle Province autonome, riconfermando la responsabilità in capo alle stesse dei due aspetti succitati.

 

Ribadita la validità della posizione già espressa in sede tecnica in merito ai controlli di primo livello e al recupero delle risorse indebitamente erogate, in quanto:

―     la Delibera CIPE citata individua nell’Amministrazione Centrale (MISE/DPS), il ruolo di Autorità nazionale di riferimento per la Commissione europea e per gli altri Stati membri, in relazione all’obiettivo di cooperazione territoriale europea, nonché di capo delegazione nei Comitati di Sorveglianza dei programmi di cooperazione transnazionale e interregionale. Tale ruolo, che comporta assunzioni di responsabilità nei confronti della Commissione europea, delle Autorità di Gestione estere dei programmi transnazionali e interregionali e degli altri Stati Membri, non viene richiamato in nessun modo nel documento in oggetto, che invece trasferisce alle Regioni le responsabilità che i Regolamenti pongono in capo agli Stati Membri in merito ai controlli di primo livello e al recupero delle risorse indebitamente erogate, di cui agli art. 70 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e artt. 16-17 del Regolamento (CE) n. 1080/2006;

―     infatti, nei programmi suddetti le Regioni e le Province autonome non hanno alcuna responsabilità nell’erogazione delle risorse né esercitano alcun ruolo nell’ambito dei circuiti di pagamento delle quote FESR e di cofinanziamento nazionale, queste ultime attivate dal MISE/DPS ed erogate da IGRUE;

―     la proposta dell’IGRUE determina un sistema di governance nel quale non vi è corrispondenza di ruoli e responsabilità, presupposto necessario per il corretto funzionamento del sistema stesso.

 

            Alla luce di queste considerazioni, la Conferenza non ritiene giustificabile l’onere, in capo alle Regioni e alle Province autonome, della responsabilità del recupero delle somme indebitamente erogate e non restituite dai beneficiari, in assenza di un ruolo decisionale delle Regioni e delle Province autonome nel processo stesso di erogazione delle risorse.

            La Conferenza, stante l’urgenza della questione, sottolinea la necessità di individuare soluzioni condivise che determinino un sistema di governance dei programmi efficiente e con chiare attribuzioni e corrispondenze di responsabilità e ruoli sia nella fase decisionale sia in quella di controllo sia, infine, in quella del recupero delle somme indebitamente versate.

            Ritiene necessari, pertanto, un approfondimento del confronto tecnico e una successiva condivisione politica delle soluzioni individuate, in sede di Conferenza Stato-Regioni, secondo il metodo previsto nel Quadro Strategico Nazionale.

 

 

 

 

Roma, 15 maggio 2008

 

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