[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Decreto Salvini, Bugli: “Regione pronta a continuare suo percorso e a sostenere azione sindaci”

giovedì 3 gennaio 2019


Scritto da Redazione, giovedì 3 gennaio 2019 alle 18:55

FIRENZE – "Già prima della conversione del decreto avevamo denunciato insieme ad Anci gli effetti che questo può produrre sul territorio (solo in Toscana quasi 5000 persone sarebbero costrette all'irregolarità, ndr), creando problemi ai sindaci e producendo insicurezza e criticità di gestione sociale. La stessa cosa l'avevamo detta al ministro in sede di consultazione con le Regioni. A fine anno abbiamo presentato una proposta di legge dove si affermano i diritti essenziali di tutte le persone sul nostro territorio e si consente legittimamente ad istituzioni, associazioni e cittadini di operare affinché nessuno si trovi a vivere in Toscana senza questi diritti essenziali". Così l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli, intervenendo nel dibattito che si è aperto in queste ore sugli effetti del decreto sicure zza.

"Oggi – aggiunge Bugli - c'è una forte iniziativa dei sindaci che sta prendendo corpo e verso la quale la Regione offre la massima disponibilità e sostegno. Da giorni stiamo lavorando per produrre un ricorso contro alcune norme contenute nel decreto Salvini e tratteremo anche la problematica relativa all'iscrizione all'anagrafe, che va ad incidere negativamente sull'effettiva possibilità di accedere ai servizi essenziali, ai quali tutte le persone hanno diritto come previsto dalla nostra proposta di legge".

"A questo proposito – dice ancora - mostriamo tutta la nostra disponibilità a valutare insieme ai sindaci l'esercizio previsto dalla legge La Loggia (norma che prevede la possibilità per i Comuni di richiedere attraverso il Consiglio delle Autonomie Locali che sia la Regione a farsi carico del ricorso alla Consulta in tempi più rapidi e modalità coerenti con il dettato costituzionale). In questo senso – conclude - si rafforzerebbe in un percorso Regione-Comuni l'obiettivo di far valutare la norma alla Consulta"