[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
VIOLENZA DONNE: ASSESSORE LANZARIN, “BENE VELOCIZZARE FONDI, MA LE REGIONI CHIEDONO FLESSIBILITÀ DI UTILIZZO. NON SERVE APRIRE NUOVI CENTRI SE NON SI RIESCE A MANTENERE QUELLI ESISTENTI”

giovedì 17 gennaio 2019


 

(AVN) Venezia, 17 gennaio 2019

 

“Apprendo con soddisfazione che il governo sta lavorando per rendere più snelli e veloci l’erogazione dei fondi nazionali per i centri antiviolenza. E’ una esigenza vitale per dare continuità alla rete dei servizi territoriali, soprattutto in realtà come il Veneto, dove sono attive 43 strutture tra centri di ascolto e case protette”. L’assessore al sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, plaude a quanto dichiarato dall’on. Vincenzo Spadafora, sottosegretario con delega alle pari opportunità e alle politiche giovanili, alle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, in merito ai fondi per i centri antiviolenza.

 

“Proprio oggi ho scritto a Spadafora per sollecitare l’incontro tra sottosegretario e Regioni con specifico riferimento alle politiche di contrasto alle violenze contro le donne – rende noto l’assessore - Le Regioni, in modo condiviso, chiedono certezza di finanziamenti e flessibilità nell’utilizzo: se buona parte dei fondi è vincolata all’istituzione di nuove strutture, come avviene attualmente, il rischio è di non riuscire a mantenere la rete dei servizi già esistenti. Per una regione come il Veneto che, grazie alla vitalità dell’associazionismo e alla stretta collaborazione tra enti pubblici e terzo settore, ha pressoché raggiunto gli standard richiesti con 43 strutture tra centri di ascolto e case-rifugio, è fondamentale continuare a garantire la gestione e la sostenibilità della rete di strutture esistenti”.

 

“Ben vengano quindi iniziative di semplificazione e di verifica dei processi amministrativi – conclude l’assessore alle politiche sociali del Veneto – ma invito Governo e Dipartimento a superare la rigidità dei parametri aritmetici nell’allocazione delle risorse e a rispettare le esigenze dei diversi territori, di cui le amministrazioni regionali sono garanti, favorendo un maggior coordinamento tra Stato e Regioni nei bandi e nell’erogazione dei finanziamenti”.

 

Comunicato nr. 62/2019 (SOCIALE)