[Comunicato stampa Giunta regionale Lombardia]
LNews-Focus. DA REGIONE 286 MILIONI PER DOTE SCUOLA E SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE

domenica 3 febbraio 2019


ZCZC

 

0003 03-02-19 11:18:36 LNT,A001,B001,B003,B005,B006,B007,B008,B009,B010,B011,B012,C013,D002,E001,E002,E003 

 

IL PRESIDENTE: DOBBIAMO ESSERE ORGOGLIOSI DI QUESTI RISULTATI RAGAZZI TROVANO OPPORTUNITÀ LAVORO SUBITO DOPO TITOLO STUDIO

 

(LNews - Milano, 03 feb) È stata approvata dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, la delibera con cui vengono stanziati

286 milioni di euro per finanziare le misure a sostegno del sistema di Istruzione e Formazione Professionale e della Dote Scuola per l'anno scolastico 2019/20. Un sistema ormai rodato che garantisce risultati importanti: in crescita esponenziale gli apprendisti di 'primo livello' inseriti in percorso di IefP, attualmente 2000, ben 20 volte più numerosi rispetto al 2013; inoltre l'80% dei diplomati degli ITS - il segmento terziario del sistema di formazione professionale - ottiene oggi un contratto di lavoro entro sei mesi dal titolo.

 

SBOCCHI OCCUPAZIONALI SUBITO DOPO TITOLO STUDIO - 'Gli studenti dei nostri centri di formazione e degli istituti superiori che offrono istruzione qualificata - ha dichiarato il presidente Fontana - trovano sbocchi lavorativi quasi immediati dopo il conseguimento del titolo di studio. Bisogna continuare su questa strada, sono molto contento dei traguardi raggiunti e lavoreremo per fare, se possibile, ancora meglio'.

 

FORMAZIONE DI QUALITÀ È FUTURO DELL'ISTRUZIONE - 'Di questi risultati la Lombardia deve essere orgogliosa; dobbiamo ringraziare l'assessore Rizzoli e tutti i consiglieri che hanno contribuito a raggiungere questi traguardi importanti. Ribadisco che la formazione di qualità - ha commentato Fontana - è il futuro dell'istruzione al quale guardiamo con grande attenzione così come fa il mondo del lavoro'.

 

UNA FORMAZIONE CHE PORTA LAVORO - 'Noi crediamo - ha ribadito l'assessore Rizzoli - in una formazione professionale qualificata che porti per sua natura verso il lavoro, e sosteniamo economicamente la libertà delle famiglie di scegliere i percorsi educativi per i figli, garantita dalla legge ma poi quasi mai sostenuta dallo Stato. È il motivo per cui - ha proseguito l'assessore - questa delibera, che delinea le politiche generali su istruzione e formazione, è in stretta continuità con quelle del passato: perché erano e sono idee buone, che hanno dato e continueranno a dare frutti'.

 

 

 

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO

 

DOTE SCUOLA - Confermate dalla delibera le misure tradizionali del modello Dote Scuola per il sostegno al diritto allo studio degli studenti, con lo stanziamento di risorse per 40,5 milioni di euro, così suddivisi:

-              Il buono scuola (23 milioni) per le famiglie con figli che

frequentano le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e il contributo per l'acquisito di libri di testo, di strumenti per la didattica e di dotazioni tecnologiche (10,5 milioni), nel limite di determinati parametri reddituali. Il buono scuola è graduato sulla base dei bisogni delle famiglie come rilevate dall'ISEE il cui limite minimo è addirittura più basso di quello usato dal Ministero del lavoro per il reddito di cittadinanza e per il contrasto della povertà.

-              Il contributo regionale per libri e materiale didattico

integra con una logica complementare le borse di studio nazionali, per estendere quanto più possibile la platea dei beneficiari (è quindi uno dei sostegni possibili per le famiglie). Le risorse stanziate hanno sempre coperto la totalità delle richieste: nell'a.f. 2018/2019 le richieste soddisfatte sono state 76.801, per un importo di 10.575.350, rispetto ad uno stanziamento di 6,4 Mln di euro. Ogni anno viene quindi garantita la copertura del 100% delle richieste.

 

-             I servizi di sostegno didattico per gli allievi con

disabilità nelle scuole non statali e paritarie di ogni ordine e grado (4,5 milioni più 1 milione per quelli che frequentano le scuole dell'infanzia non statali e non comunali), sulla stessa logica del buono scuola. Anche per queste misure le risorse stanziate hanno sempre coperto la totalità delle richieste, nell'a.f. 2018/2019 sono 1.980.

 

-              Per quanto riguarda l'erogazione, i tempi di apertura

dell'avviso pubblico sono concordati con il tavolo regionale della parità. Il bando viene pubblicato di norma nel mese di novembre. Le scuole possono presentare le richieste di contributo fino a dicembre, in modo tale che abbiano un tempo sufficiente per raccogliere le iscrizioni tardive. In seguito alla procedura di istruttoria, che viene completata all'inizio dell'anno, i pagamenti sono corrisposti nel mese di febbraio.

 

-              Per quanto riguarda la dote disabilità nelle scuole

dell'infanzia, i tempi di apertura del bando sono concordati con la Federazione delle scuole materne. Le scuole possono presentare le richieste di contributo nei mesi di aprile-maggio.

I pagamenti sono corrisposti entro la fine dell'anno scolastico.

Nell'a.f. 2017/2018 sono state soddisfatte 1.883 domande per un importo di 1 Mln.

 

-              Anche i contributi per il personale docente impegnato nelle

attività di sostegno a favore di allievi con disabilità nelle scuole non statali (infanzia primarie e secondarie di I e II

grado) sono misure universali e hanno un importo indipendente dal reddito familiare: fino a € 3.000.

 

- La dote merito (1,5 milioni), che premia gli studenti eccellenti nei percorsi di istruzione e di istruzione e formazione professionale con esperienze formative in contesti all'avanguardia, in Italia e all'estero, a prescindere dal reddito familiare: 500 euro peri buono libri e fino a 3.000 euro per esperienze di formazione all'estero. Lo stanziamento negli anni è sempre cresciuto, per rispondere alla totalità delle

richieste: da 1,2 Mln nell'a.f. 2017/2018 era di 1,2 milioni di euro. Anche Le risorse stanziate hanno sempre coperto la totalità delle richieste che nell'a.f. 2018/2019 sono state 2.358.

 

 

I PERCORSI PREVISTI DAL SISTEMA DI IeFP - La programmazione del sistema di istruzione e formazione professionale, che conta su una dotazione finanziaria di 245,7 milioni di euro, prevede l'attivazione di percorsi triennali e quadriennali per l'acquisizione dei titoli di qualifica e di diploma IeFP (prevalentemente in modalità duale, cioè studio e lavoro), percorsi triennali personalizzati per allievi con disabilità (sia in modalità ordinaria sia duale), e percorsi di IV annualità finalizzati al conseguimento del diploma di IeFP, che a partire dal 2019-2020 dovranno essere realizzati in alternanza

rafforzata: almeno 400 ore annue in aziend, o in apprendistato.

Inoltre, sono previsti percorsi modulari flessibili per l'acquisizione di un titolo di IeFP dedicati a giovani fino ai

25 anni che hanno abbandonato prematuramente gli studi.

 

SISTEMA DUALE INNOVATIVO - La nuova programmazione del sistema di IeFP mette a valore la sperimentazione del sistema duale studio-lavoro degli ultimi anni e rilascia la relazione sinergica tra formazione e lavoro con due innovazioni. La prima riguarda il superamento della distinzione tra percorsi ordinamentali e duali, che potranno combinare e variare nel loro sviluppo le ore dedicate all'apprendimento esperienziale.

Nell'ultimo anno per il conseguimento del diploma IeFP la formazione sarà svolta unicamente in modalità di alternanza rafforzata o in apprendistato. La seconda è la promozione della connessione tra il sistema delle istituzioni formative accreditate e le imprese meglio strutturate per lo sviluppo delle competenze tecnologiche e innovative, attraverso la valorizzazione dei training center e delle Academy aziendali e interaziendali. I docenti aziendali, infatti, potranno svolgere direttamente parte della formazione in aula, accanto ai docenti 'tradizionali''. Sono 6.000 i ragazzi in apprendistato formativo di primo livello, e oltre 11.000 ragazzi fanno esperienze di alternanza.

Per quanto riguarda la verifica dell'efficacia della misura, la delibera prevede 'Per accompagnare l'intero sistema al miglioramento continuo e in vista della definizione di leve incentivanti, Regione Lombardia avvia una fase di rilevazione sistematica di alcuni indicatori chiave relativi a: successo formativo, attrattività, inserimento lavorativo, continuità didattica verso specializzazioni superiori, relazione con il sistema delle imprese'.

 

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