[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Memoria. Diritti civili, lotta a razzismi e fascismi, non violenza: la Regione assegna un contributo di 100 mila euro alla Scuola di Pace di Monte Sole

martedì 7 maggio 2019


Bologna. Negli anni è diventata simbolo di pace, di tolleranza, ma anche centro attivo per la lotta ai razzismi e fascisti, un punto di riferimento per giovani che da tutta Europa, e anche altre parti del mondo, spesso anche da aree di forte conflitto, per favorire il dialogo e il confronto studiando e riflettendo sui significati più pregnanti della nostra vita, sui valori di civiltà, libertà e resistenza all’odio, partendo dall’evento drammatico di sterminio di persone e villaggi nell'autunno 1944 che ha reso l’area di Marzabotto sinonimo di tragedia e speranza nel futuro.

Non a caso l’educazione al valore della pace e al rispetto dei diritti civili, sono temi nel tempo diventati sinonimo della “Scuola di Pace” di Monte Sole, che ha per l’appunto sede a Marzabotto sull’Appennino bolognese. Centro cui la Regione Emilia-Romagna, socio fondatore, ha assegnato per il 2019 un contributo di 100 mila euro, destinate alla Fondazione di Monte Sole, per iniziative educative dirette a una gestione non violenta dei conflitti e alla lotta contro ogni forma di xenofobia e razzismo, oltre che per la promozione degli stessi temi e la ricerca.

Le attività della Scuola di Pace sono state riconosciute ai più alti livelli, è basate su un tragico paradigma che, come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “èmemoria dei tantissimi innocenti martoriati non soltanto iscritta nella storia delle comunità ferite dalla spietata violenza, ma parte della vita e dell’identità stessa della Repubblica, nata dalla Resistenza e fondata su principi di pace, di libertà, di giustizia”.

Nel programma 2019 della Fondazione, che nasce dalla collaborazione di insegnanti e formatori di area umanistica con organizzazioni della società civile e istituzioni pubbliche, figurano iniziative quali attività educative, anche per bambini e ragazzi, e di rete internazionale: ricerca, consulenza, formazione storica e progettazione culturale, comunicazione e promozione.

Iniziative che spesso sfociano in eventi che coinvolgono numerosissime persone, con la progettazione di laboratoriper giovani e studenti, professionisti e per gruppi di cittadini che vogliano confrontarsi con un passato complesso e doloroso.