[Comunicato stampa Giunta regionale Puglia]
XYLELLA, EMILIANO OGGI IN PREFETTURA A LECCE: “TRASFORMIAMO DOLORE IN ENERGIA. ABBIAMO I MEZZI PER RICOSTRUIRE PATRIMONIO PAESAGGISTICO E PRODUTTIVO. DOBBIAMO REDIGERE INSIEME UN PIANO PER L’AGRICOLTURA DEL SALENTO”

venerdì 9 agosto 2019


 
“Dobbiamo far diventare questa storia, e lo dico con prudenza, un motivo per uscire da una condizione economica drammatica: questo richiede un immediato intervento e procedure snelle. E fare in modo di invertire un sentimento diffuso, quella sensazione di sconfitta che dura da anni: raccogliamo le forze, come si fa dopo ogni catastrofe, e trasformiamo il nostro dolore in energia”. 
 
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, oggi a Lecce dove è in corso in Prefettura l’incontro con il ministro Barbara Lezzi per la condivisione del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola pugliese e dei criteri e delle modalità per l’attuazione degli interventi previsti. La dotazione del piano è di 150 milioni di euro per ciascuno dei due anni, 2020 e 2021, mediante l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Presenti anche il sottosegretario alle Politiche agricole Alessandra Pesce, il Prefetto di Lecce, il presidente della Provincia e i sindaci della Provincia di Lecce, le associazioni di categoria, Coldiretti, Agrinsieme e Italia Olivicola, i rappresentanti del Periti agrari, degli Agronomi, e degli Agrotecnici, e le rappresentanze sindacali.
 
“Il rapporto che noi pugliesi abbiamo con questo tipo di paesaggio - ha detto Emiliano - fatto di milioni di ulivi, e con questa cultura millenaria, si può comprendere solo se vivi qui. Attraversando queste strade e le campagne non si riesce a pensare ad altro che ai nostri alberi, a quello che erano e offrivano. Oggi abbiamo i mezzi per ricostruire sia il patrimonio produttivo che paesaggistico, lo faremo con testardaggine, fermo restando che dobbiamo limare alcuni aspetti tecnici del Decreto per farlo funzionare.
Starà anche al gruppo di lavoro che abbiamo costituito proprio qui in provincia di Lecce, sotto la guida del sub commissario Arif Francesco Ferraro e del direttore del dipartimento Gianluca Nardone, fare in modo che tutte le procedure siano svolte con la massima velocità consentita dalle leggi.
La Regione Puglia ha fatto uno sforzo enorme per coprire tutte le mille domande arrivate. Il denaro in arrivo da Roma servirà a completare questo lavoro, che rappresenta la più grande opera di ripristino del paesaggio della storia di Italia. Dobbiamo creare una pianificazione agricola e decidere in che modo attutire quello che da sempre è un punto di forza, la monocoltura olivicola, e valutare con le organizzazioni agricole, gli olivicoltori, i cittadini, i sindaci come redigere un grande piano di riforma agraria di tutto il Salento. Il prossimo Psr non può essere scritto come avevano fatto con l’esistente, ignorando la xylella pur sapendo che già esisteva. Richiamo quindi tutti a una lotta civile e alla positività, nonostante la situazione drammatica che stiamo vivendo. Questo decreto, scritto dagli uffici della Regione Puglia e concordato col Ministero, ci consente di resistere in modo adeguato.  
Ringrazio gli esponenti del Governo che ci hanno sostenuto in questa battaglia. Non molliamo”. 
 
“Esprimiamo - ha sottolineato il presidente - la nostra moderata soddisfazione per il metodo con il quale siamo arrivati alla conclusione collegata al decreto. Abbiamo trovato nei ministri Lezzi e Centinaio interlocutori attenti che hanno consentito di scrivere un buon provvedimento, al di là di alcune modifiche che non sono nella responsabilità del Governo ma sono nella potestà legislativa del Parlamento.
Una modifica, in particolare, ha creato un problema abbastanza serio sulle zone vincolate che vorremmo tentare di superare, anche in via interpretativa: se c’è un meccanismo automatico di autorizzazione all’espianto potrebbe essere implicito che ci sia l’obbligo al reimpianto. Se ci fosse una correzione in tal senso tutti i dirigenti che devono applicare  le norme sarebbero più contenti. Ho colto con positività anche l’invito del ministro Bonisoli, preoccupato per il rapporto con le sovrintendenze”.