[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Salute: Riccardi, obiettivo primario rivedere rapporto con Stato

mercoledì 4 dicembre 2019


Trieste, 4 dic - "Il Consiglio regionale non deve occuparsi degli atti di gestione ma affidarli al management e assumere le decisioni conseguenti se i risultati non vengono raggiunti, in un quadro generale nel quale la principale questione politica, che dovrebbe essere prioritaria per quest'Aula, riguarda il maccanismo di finanziamento del nostro sistema sanitario all'interno del rapporto con lo Stato centrale".

 

Lo ha detto oggi a Trieste il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso della seduta del Consiglio regionale dedicata alla discussione sul disegno di legge 70 in materia di "Riorganizzazione dei livelli di assistenza, norme in materia di pianificazione e programmazione sanitaria e sociosanitaria e modifiche alla legge regionale 6/2006 e alla legge regionale 26/2015".

 

Riccardi, citando un esempio, ha ricordato l'aumento di 2 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale attuato dal ministro della Salute, "con il Friuli Venezia Giulia che, a causa del sistema delle compartecipazioni, non beneficia di questa distribuzione che garantirebbe maggiore risorse alla nostra sanità. Questo fa capire come il Consiglio non possa occuparsi del numero di barelle o degli arredamenti delle sale di aspetto, quanto piuttosto di affrontare con determinazione e compattezza il tema del rapporto, per l'Amministrazione regionale penalizzante, con lo Stato".

 

A tal riguardo, il vicegovernatore ha evidenziato il caso dei ricercatori, per la cui assunzione la Regione ha proprie risorse disponibili ma deve sottostare a un parere vincolante da parte di Roma.

 

Riccardi ha poi sottolineato come nella norma in discussione sia fissata una precisa linea di demarcazione tra i compiti della politica (indirizzo e controllo) e quelli in capo alla dirigenza

(gestionali) alla quale vanno indicati gli obiettivi da conseguire. In questo ambito, nei circa diciotto mesi di legislatura, come ha spiegato il vicegovernatore, "senza aver scomodato il Consiglio" sono stati raggiunti degli importanti risultati gestionali, tra cui il progetto Sesamo per la cartella elettronica, la rete oncologica regionale, i 50 milioni per il nuovo Ospedale di Pordenone e la gara per la protonterpia del Cro di Aviano.

 

Infine, rimarcando come l'asse centrale della nuova legge sia rappresentato "dalla difesa del sistema sanitario pubblico", Riccardi ha detto di "guardare senza timore" a modelli organizzativi che prevedano la collaborazione con i privati, in un quadro in cui il Friuli Venezia Giulia registra una percentuale di accreditamenti (3,6 per cento) considerevolmente minore rispetto ad altre Regioni che sono all'avanguardia per la qualità del servizio e verso la quali, proprio per questo motivo, "un significativo numero di nostri concittadini va a curarsi. Un trend che va fermato offrendo un'alternativa di alto livello".

ARC/GG/fc