[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
APPROVATO PIANO TRIENNALE PREVENZIONE CORRUZIONE E TRASPARENZA. VICEPRESIDENTE FORCOLIN, “REGOLE CHIARE, SEMPLIFICAZIONE ADEMPIMENTI, SERVIZI SEMPRE PIU’ MIRATI”

martedì 28 gennaio 2020


Su proposta del vicepresidente Gianluca Forcolin, la Giunta Regionale ha approvato il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza per il triennio 2020-2022.

 

“Il Piano, che si raccorda con gli altri strumenti di programmazione regionale, si contraddistingue, quest’anno, per delle importanti novità – sottolinea il vicepresidente Forcolin -. È un piano che consente all’Amministrazione in scadenza e alla nuova di affrontare la materia in un quadro di regole chiare e trasparenti, al passo con le necessità che il territorio richiede. Nella prima parte, infatti, relativa in maniera specifica alla prevenzione della corruzione, vengono previste rilevanti misure che caratterizzano proprio un’annata contraddistinta dal cambio di legislatura: la Giunta, ad esempio, in coerenza con le norme nazionali, prevede l’adozione di un provvedimento di carattere generale sui criteri di rotazione. In primis della dirigenza”.

 

“Non meno importante è la sezione dedicata alla trasparenza – prosegue Forcolin - ispirata da un lato alla semplificazione degli adempimenti e all’altro ad un sempre più mirato servizio nei confronti del cittadino. Quest’ultimo, infatti, deve essere in grado di reperire in modo immediato e intuitivo tutte quelle notizie che impattano sui rapporti che intrattiene con la Regione”.

 

La parte maggiormente innovativa del Piano è quella che introduce un nuovo sistema di gestione del rischio. “Probabilmente, fra le prime amministrazioni regionali, il Veneto ha adottato il modello suggerito da Anac con il Piano Nazionale del novembre scorso – conclude il vicepresidente -. Per tutto il documento, infatti, l’approccio è stato di tipo sostanziale, non meramente formale, e ispirato dall’esigenza di adattare le disposizioni nazionali alla in maniera flessibile e contestualizzata. Questo, razionalizzando e mettendo a sistema i controlli già esistenti ed evitando di implementare misure ispirate ad esigenze di puro adempimento”.