[Comunicato stampa Giunta regionale Piemonte]
LOTTA ALLA CIMICE ASIATICA: AREA DEI DANNI ESTESA A TUTTA LA REGIONE E RICHIESTA AL MINISTERO DI EVENTO ECCEZIONALE

venerdì 28 febbraio 2020


La Regione Piemonte ha individuato come area dei danni causati da cimice asiatica in Piemonte l’intero territorio regionale. Lo ha stabilito la Giunta regionale del Piemonte il 28 febbraio, approvando la delibera proposta dall’Assessore regionale all’Agricoltura e cibo, e adempiendo a quanto è previsto dalla D.Lgs 102/2004 e dalla Legge 160/2019 per l’applicazione degli aiuti finanziari a favore delle imprese agricole danneggiate.

Il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte ha confermato che i danni da cimice asiatica nella campagna 2019 hanno interessato i comparti frutticolo, orticolo e dei piccoli frutti in tutto il territorio regionale, in percentuale variabile, come segnalato dalle organizzazioni professionali di settore, da Fondazione Agrion e dalle organizzazioni dei produttori.

L’importo totale stimato dei danni alle produzioni a livello regionale è di 180 milioni di euro.

Pertanto la Giunta regionale ha stabilito di richiedere al Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento, come sancito dalla legge n.160/2019.

L’Assessore regionale all'Agricoltura sottolinea che con questo provvedimento la Regione Piemonte si è attivata prontamente per procedere nell'iter previsto dal Ministero nella lotta agli attacchi da cimice asiatica. Si tratta di un ulteriore azione che va a completamento delle iniziative già avviate dall'Assessorato regionale all'Agricoltura e cibo da quando è scaturita l’emergenza cimice asiatica in Piemonte e a livello nazionale.

La delibera approvata dalla Giunta non è solo un atto formale ma un passaggio fondamentale in quanto attraverso la richiesta al Ministero del riconoscimento di evento eccezionale per i danni causati da cimice asiatica, la Regione ha l’opportunità di ottenere l’assegnazione dei fondi per il risarcimento dei danni subiti dalle aziende agricole piemontesi.