[Comunicato stampa Giunta regionale Puglia]
LA PUGLIA PROPONE AL GOVERNO MISURE DI SOSTEGNO AL SETTORE TPL

giovedì 12 marzo 2020


Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore ai Trasporti, Giovanni Giannini, hanno inoltrato al presidente della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini, e al presidente della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della stessa, Fulvio Bonavitacola, una nota nella quale si evidenzia come gli importanti e necessari provvedimenti emanati dal Governo italiano per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 abbiano causato una riduzione del servizio di trasporto pubblico e il conseguente minore utilizzo dei mezzi di TPL. La situazione sta determinando una forte riduzione dei proventi da traffico per i concessionari del servizio e generando gravi ricadute sul personale occupato nel settore, che non usufruisce della cassa integrazione, e anche sull’indotto. Si rende quindi necessaria da parte del Governo l’estensione anche al comparto del TPL regionale di interventi di sostegno con lo stanziamento di risorse necessarie ad evitare gravi conseguenze sulle imprese, sui livelli occupazionali e sulla qualità del servizio. 

Attesa l’imminente conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, la Regione Puglia ha proposto due emendamenti a sostegno del settore del trasporto pubblico locale e regionale. Gli emendamenti riguardano nello specifico il riconoscimento della Cassa integrazione in deroga per il settore autoferrotranviario e l’istituzione di un Fondo presso il MIT, destinato a compensare la riduzione dei proventi da traffico subita dai gestori di servizi TPL registrata a decorrere dall’inizio delle restrizioni imposte alla circolazione delle persone. 

Con questi emendamenti si punta a salvaguardare il settore del trasporto pubblico locale, uno dei servizi pubblici fondamentali e di grande rilevanza economica, industriale e sociale.