[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Fedriga, pronta app per contrastare infezione di ritorno

venerdì 10 aprile 2020


Trieste, 10 apr - "Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione
in Italia ad aver avviato la sperimentazione di una app per
telefoni cellulari in grado di limitare la cosiddetta infezione
di ritorno. Si tratta dell'applicazione adottata e tutt'ora in
uso a Singapore, che riteniamo possa svolgere un ruolo chiave sul
territorio nella fase di post-emergenza e di graduale rientro
alla normalità. In caso di nuovi contagi infatti, la app
consentirebbe di tracciare e isolare rapidamente la filiera dei
contatti avuti da soggetti risultati positivi al coronavirus".

Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga, anticipando che "se i test produrranno gli
effetti sperati, l'obiettivo dell'Amministrazione è quello di
rendere l'applicazione disponibile al pubblico già a partire
dalla seconda metà di aprile".

La app, concessa alla Regione a titolo gratuito dalla
multinazionale Accenture, è stata adattata alle specificità del
territorio, e alle vigenti leggi in fatto di tutela della
privacy, da parte della società regionale Ict Insiel spa che ne
sta testando l'efficacia su un campione di quasi trecento
cittadini.

"Ci prepariamo per ripartire nella massima sicurezza - ha
aggiunto il governatore Fedriga -. Se tutti i cittadini
utilizzeranno la app, ognuno tutelerà la propria salute e quella
di tutti. Siamo la prima regione a partire e ringrazio Accenture
per aver donato un lavoro prezioso e Insiel per la
collaborazione".

"Questa tipologia di applicazione - ha spiegato Diego Antonini,
presidente di Insiel - è pienamente rispettosa dei diritti degli
utenti: a ogni soggetto che la scarica viene infatti assegnato un
codice numerico identificativo totalmente anonimo e la
tracciatura dei movimenti avviene attraverso il bluetooth. Solo
nel caso in cui un cittadino dovesse risultare positivo al
Covid-19, le strutture sanitarie saranno gli unici soggetti
autorizzati a decriptare il suo codice identificativo e quelli
dei soggetti con i quali è entrato in contatto".

Quanto all'utilità della app per contrastare la diffusione
epidemiologica "il successo dipenderà dal numero di adesioni - ha
detto Antonini -: più cittadini decideranno di scaricarla,
maggiore sarà la possibilità di intercettare il virus e
circoscriverlo rapidamente, affidando alle cure sanitarie chi
dovesse risultare positivo".

Disponibile nella versione iOs e Android, la app - che al momento
dell'iscrizione richiederà di inserire unicamente il numero di
cellulare e il codice fiscale - conterrà al suo interno una serie
di informazioni sul Covid-19 e i numeri telefonici da comporre in
caso di emergenza.
ARC/CCA/pph