[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Riccardi, indicazioni per prevenzione in luoghi lavoro

lunedì 13 aprile 2020


  Palmanova, 13 apr - La Regione ha inviato ad associazioni di
categoria, sindacati e medici competenti una serie di indicazioni
sui test diagnostici per il coronavirus negli ambienti di lavoro
e sulle misure di prevenzione per la riapertura delle attività
non sanitarie. L'elaborato è stato predisposto dal gruppo tecnico
composto dai rappresentanti dei medici del lavoro delle Aziende
sanitarie e dell'Istituto universitario di Trieste.

Lo ha riferito dalla sede della Protezione civile regionale di
Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute e alla
Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a
margine di una riunione operativa sull'emergenza coronavirus.

Nel dettaglio, per quel che riguarda l'efficacia degli esami
diagnostici, viene ribadito che al momento attuale i test
sierologici, come indicato dal ministero della Salute,
"necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e
utilità operativa". Per questo motivo, come da parere del
Comitato Tecnico Scientifico nazionale, è ritenuto
"insostituibile per la diagnosi certa di infezione in atto da
Covid-19 il test molecolare basato sull'identificazione di Rna
virale dai tamponi nasofaringei".

Pertanto, come ha evidenziato la Regione, "la positività dei test
sierologici nei lavoratori ad ora non ha alcuna utilità per
consentire loro l'ingresso o meno nel luogo di lavoro, in quanto
non è segno di immunità all'infezione ma eventualmente di
contatto con il coronavirus".

Preso atto che l'unico esame diagnostico affidabile risulta
essere allo stato attuale il tampone, l'Amministrazione
regionale, ricordando la difficoltà di acquisire sul mercato
internazionale i reagenti necessari per l'analisi in quanto "non
immediatamente disponibili", conferma che l'esecuzione dei test
sui lavoratori sani non rientra tra le possibili priorità, che
sono invece indirizzate "ai soggetti con manifestazioni cliniche
di infezione respiratoria o ai sanitari che li curano, come
stabilito dalla circolare ministeriale del 3 aprile 2020".

Una puntualizzazione importante viene fatta su quali siano le
strutture autorizzate presso le quali in Friuli Venezia Giulia
possono essere eseguite le diagnosi molecolari per i casi di
infezione da Covid-19: i laboratori degli Ospedali di Trieste,
Udine e Pordenone e dell'Irccs Burlo Garofolo.

In considerazione di ciò, è previsto di "attenersi strettamente
alle indicazioni ministeriali sull'utilità ai soli fini
sperimentali/epidemiologici dei test sierologici e attendere
l'evoluzione delle conoscenze scientifiche disponibili
sull'argomento".

"Pertanto - ha sottolineato la Regione - le strutture sanitarie
private autorizzate nella branca specialistica di Medicina di
Laboratorio attualmente non possono effettuare tali test". Sarà
cura infatti della stessa Amministrazione comunicare l'avvenuta
validazione degli esami sierologici da parte dei competenti
Organi istituzionali, nonché la predisposizione dei percorsi
appropriati da garantire a livello regionale.

Sul fronte più specifico della prevenzione del contagio, quindi,
l'unico sistema di dimostrata utilità, consiste in alcune
determinate indicazioni, tra le quali: l'organizzazione degli
ambienti di lavoro in modo tale da permettere il distanziamento
dei lavoratori, la protezione dei dipendenti con mascherine
chirurgiche in caso fosse impossibile mantenere la distanza
interpersonale, il perseguimento delle buone prassi di igiene e,
infine, l'aerazione e la pulizia con disinfettanti degli spazi
lavorativi. Inoltre viene disciplinata l'indicazione per il
lavoratore di rimanere nel proprio domicilio nel caso si
presentasse uno dei sintomi della malattia, come febbre (oltre
37,5°), perdita di gusto e olfatto, tosse o altri disturbi
all'apparato respiratorio.

Il documento della Regione conclude comunicando che il Servizio
sanitario Fvg, attraverso i Dipartimenti di Prevenzione,
"garantirà il supporto necessario alla ripresa dell'attività
produttiva, assicurando ogni possibile forma di assistenza ed
informazione per un lavoro sicuro durante questa fase".
ARC/GG/pph