[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Bini, norma ad hoc su turismo per liquidità operatori Fvg

giovedì 16 aprile 2020


Udine, 16 apr - Prosegue senza sosta, da parte dell'assessore
regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, l'azione
di analisi e approfondimento delle problematiche e delle
criticità del settore turistico, uno dei più colpiti dalla crisi
causata dalla pandemia.

Oggi l'esponente dell'esecutivo Fedriga ha convocato in
videoconferenza da Udine i rappresentanti degli operatori di
tutte le realtà turistiche dell'arco costiero del Friuli Venezia
Giulia, dalla riviera friulana alla città di Trieste. Lo scopo è
stato quello di raccogliere da loro una serie di contributi e
proposte, al fine di comporre un provvedimento che possa
assicurare rapido ristoro alle attività maggiormente in
difficoltà e permettere al turismo del Friuli Venezia Giulia di
ripartire con lo sguardo rivolto al futuro.

Nell'occasione, l'assessore ha voluto ribadire la delusione
provata al termine dell'incontro della Commissione turismo della
Conferenza delle Regioni con il Ministro Franceschini, motivata
non da un mancato impegno del rappresentante del Governo e dei
sui collaboratori, ma dal fatto che il settore turistico - una
delle voci principali del Pil italiano - non goda ancora della
dovuta considerazione da parte dello Stato.

"Manca ancora - ha affermato Bini - il riconoscimento al comparto
della dignità che esso si merita per ciò che rappresenta sia
sull'intero territorio nazionale sia in Friuli Venezia Giulia, in
termini di introiti e di occupazione".

Ai rappresentanti dei Comuni dei poli turistici costieri della
regione, dei consorzi e associazioni di operatori, Bini ha
ribadito che l'obiettivo dell'Amministrazione è quello di
individuare un efficace provvedimento "ad hoc", che garantisca
agli operatori la liquidità necessaria per riaprire e proseguire
le loro attività nel più breve tempo possibile, affrontando così
- con un atteggiamento costruttivo - questo momento critico. La
ripartenza infatti andrà gestita nel miglior modo possibile,
tenendo conto delle decisioni suggerite al Governo dal Comitato
tecnico scientifico nazionale.

Altro elemento cardine dell'impegno della Regione, sul quale
l'assessore Bini sta lavorando, è inerente la sburocratizzazione
delle procedure per l'accesso agli aiuti, alle misure, alle
provvidenze che saranno stabilite dalla Regione.

In premessa l'assessore aveva ribadito che la stagione 2020 sarà
certamente diversa da quelle precedenti; le spiagge, ma anche le
altre realtà del "paniere turistico" del Friuli Venezia Giulia,
dovranno infatti essere messe nelle condizioni di potersi
strutturare secondo la nuova priorità che è la sicurezza,
favorita dal distanziamento sociale e dalla verifica della salute
degli utenti.

Quindi l'esponente dell'esecutivo regionale ha chiarito alcuni
aspetti e dubbi sollevati da amministratori e operatori, tra i
quali, la possibilità di accedere alle forme di sostegno anche
per i gestori di attività soggette a canone di affitto. Bini si è
poi soffermato sugli aspetti legati ai canoni demaniali delle
spiagge, l'attività delle realtà diportistiche, i problemi delle
agenzie turistiche, del commercio, degli esercenti, del mondo
della ristorazione come di quello degli alberghi e della
ricettività in generale.

"Su questi argomenti - ha detto l'assessore alle Attività
produttive - le risposte sono affidate al Comitato tecnico
scientifico nazionale, che deve stabilire sia le date sia le
modalità della riapertura, ma anche i protocolli per la sicurezza
da adottare e rispettare, per assicurare la salute degli
operatori e, di riflesso, degli utenti".

L'assessore ha concluso l'incontro invitando i rappresentanti
delle realtà turistiche della regione a formulare ipotesi e
proposte da inviare direttamente al suo staff, perché possano
essere prese in considerazione in funzione della predisposizione
di azioni concrete,  a sostegno di un settore che versa in grave
difficoltà.
ARC/CM/al