[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Coronavirus: Roberti, no a decreti nazionali per svuotamento carceri

martedì 5 maggio 2020


"Sotto controllo la situazione nei penitenziari Fvg"

  Udine, 5 mag - "Le proteste scoppiate anche nelle carceri del
Friuli Venezia Giulia a seguito dell'emergenza nazionale legate
al coronavirus sono state tenute sotto controllo e non hanno
provocato particolari criticità. Il problema più generale
riguardante il sovraffollamento dei penitenziari non è materia di
nostra competenza; non siamo comunque d'accordo con alcun decreto
che abbia come obiettivo quello di svuotare le carceri".

Lo ha affermato l'assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo
Roberti intervenendo oggi a Udine nella sessione delle
interrogazioni del Consiglio regionale.

In particolare l'esponente dell'esecutivo ha compiuto una
panoramica su quanto accaduto anche in Friuli Venezia Giulia a
seguito delle proteste scoppiate nei penitenziari con
l'applicazione delle limitazioni conseguenti all'emergenza
epidemiologica in atto.

"Se durante il mese di marzo in molte carceri italiane si sono
svolte delle proteste, sfociate in alcune città in vere e proprie
rivolte violente - ha detto Roberti -, fortunatamente nella
nostra regione le contestazioni si sono svolte tutte senza
particolari criticità. A livello nazionale le conseguenze di
quegli accadimenti hanno portato alle dimissioni dei vertici del
Dap".

"Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia - ha aggiunto
l'assessore -, pur nella criticità dovuta al sovraffollamento,
alla paura tra personale civile, della Polizia Penitenziaria e
tra i detenuti di contrarre il virus e allo stop alle visite così
come previsto dai vari Dpcm, la situazione non ha mai destato
particolari problemi. Inoltre sono stati attivati presidi
sanitari all'ingresso delle case circondariali, a cui si sono
aggiunte tamponature di massa nelle carceri di Udine, Tolmezzo e
Gorizia dove si era registrato il timore di possibili contagi tra
detenuti e agenti di polizia penitenziaria. Gli esiti dello
screening non hanno però messo in evidenza casi di particolare
gravità e quindi l'epidemia è stata contenuta".

Roberti ha poi evidenziato che, diversamente dal tema sanitario
sul quale la Regione ha compiuto i propri passi, sul
sovraffollamento delle carceri, "il problema non è sicuramente
recente - ha detto l'assessore regionale - ma decennale e che a
nostro avviso non può, però, essere affrontato con indulti più o
meno mascherati, svuotacarceri e depenalizzazioni. È questa una
competenza che non spetta alla Regione; ciò che possiamo fare noi
è dare un supporto sanitario utile anche a mantenere l'ordine
pubblico all'interno delle carceri per sedare eventuali timori
legati a possibili contagi. A tal proposito da marzo ad oggi non
si riscontra alcun problema di positività".

Infine l'assessore ha ricordato che la Regione ha attivato un
tavolo permanente con le sigle sindacali tra cui anche quella
riferita alla polizia penitenziaria per capire come affrontare le
problematiche sollevate dagli agenti.
ARC/AL/pph