[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
BANDA ULTRALARGA. MARCATO CHIEDE IMPEGNO A PARLAMENTARI VENETI E GOVERNO. “RITARDI INACCETTABILI. SERVE INTERVENTO DECISO PER TERMINARE INFRASTRUTTURA VITALE PER LO SVILUPPO”

martedì 12 maggio 2020


“Adesso basta. La rete di banda ultralarga va completata. Mi rivolgo a tutti i parlamentari veneti, in particolare ai sottosegretari e al ministro D’Incà perché si facciano carico di portare a termine una infrastruttura vitale per lo sviluppo economico e per la sopravvivenza della nostra Regione”.
 
Questa la richiesta dell’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato che questa mattina ha partecipato in collegamento alla Commissione Nazionale per l’Agenda Digitale che aveva come tema dei voucher per scuole e imprese.
 
“Non ho potuto fare a meno di chiedere spiegazioni in merito ai ritardi inaccettabili per quanto riguarda l’infrastruttura digitale in Veneto come in tutta Italia per la realizzazione del progetto di estensione della banda ultralarga nelle zone bianche da parte di Open Fiber - spiega Marcato – nel 2016 abbiamo sottoscritto un accordo con l’allora Governo Renzi che prevedeva uno stanziamento di 83 milioni di euro di fondi regionali, 320 del Governo e fondi europei, in sostanza circa 400 milioni di euro per coprire tutto il Veneto con la rete a banda ultralarga. Tutto questo andava completato entro il 2020”.
 
“Ad oggi non abbiamo ancora una utenza allacciata e riceviamo dal concessionario Oper Fiber la notizia che prevedono di completare i lavori in Veneto, Lombardia e Piemonte nel 2023 – sottolinea ancora l’assessore regionale allo sviluppo economico – questo è inaccettabile come ho ribadito in Commissione nazionale. I colleghi delle altre regioni hanno concordato e abbiamo deciso che verrà fatta una richiesta formale al Presidente Bonaccini di portare in Conferenza Stato Regioni, all’attenzione del presidente Conte, l’esigenza di terminare questa operazione”.
 
“L’infrastruttura digitale è vitale – conclude Marcato – lo abbiamo visto nell’emergenza del Covid-19 e lo stiamo vivendo. È una vergogna che il Veneto e l’Italia non siano dotate di una rete adeguata e soprattutto, avendo i fondi a disposizione e un progetto in piedi da cinque anni, ancora non siamo arrivati a poter usufruire dei servizi”