[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
"Nuova sfida: un Fondo di salvataggio delle imprese in crisi"

venerdì 5 giugno 2020




   Trieste, 5 giu - Il Fondo per lo sviluppo attivato anche per
assicurare liquidità alle imprese, il prolungamento dei
finanziamenti a startup e spinoff e l'istituzione di un Fondo
regionale per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese
in crisi. Sono i principali arricchimenti apportati dalla Giunta
regionale, con l'assessore alle Attività produttive e al Turismo
Sergio Emidio Bini, al ddl che integra il sostegno alle attività
produttive e le misure previste dalla legge regionale 3/2020 a
beneficio delle imprese, in relazione alle conseguenze della
pandemia. L'assessore ne ha ottenuto l'approvazione in sede di II
Commissione del Consiglio regionale.

Il primo emendamento presentato da Bini rispetto al testo già
licenziato dalla Giunta è l'estensione dell'operatività del Fondo
per lo sviluppo, la cui attività, pertanto, non si limiterà più
alla concessione di finanziamenti agevolati alle imprese per
investimenti e iniziative di sviluppo, ma si allargherà alla
fornitura di liquidità alle imprese, anche con riferimento allo
smobilizzo di crediti della Pubblica amministrazione e
all'anticipazione dei crediti di imposta derivanti dall'anticipo
a favore dei clienti dei contributi in forma di sconto sul
corrispettivo dovuto concernenti interventi di ristrutturazione
edilizia.

Sempre per favorire l'accesso alla liquidità finanziaria, viene
introdotta la possibilità per le imprese di rivolgersi a tutte le
banche convenzionate con la Regione, e non soltanto a Banca
Mediocredito Fvg come avviene adesso, per ottenere prestiti
diretti al consolidamento di debiti a breve in debiti a medio e
lungo termine e per il sostegno di esigenze di credito a breve e
medio termine.

Il secondo puntello aggiuntivo della legge presentato oggi da
Bini riguarda le startup e gli spinoff che siano costituiti,
rispettivamente, da almeno uno e due anni. Questi riceveranno
finanziamenti a valere sul Fondo sviluppo estesi non più per un
massimo di 5 bensì per un massimo di 10 anni. Altri correttivi
sono la facoltà per il Frie di riunirsi validamente anche in
videoconferenza e la creazione di un unico servizio di
segreteria, anziché due, a supporto di Fondo per lo sviluppo e
Frie, in modo da ottenere servizi più efficaci ed economici.

Terza novità rilevante rispetto al testo del ddl licenziato dalla
Giunta e annunciata oggi da Bini è l'istituzione di un Fondo
regionale per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese
in crisi, destinato all'attivazione di interventi finanziari in
forma di prestiti e garanzie ai fini del salvataggio e della
ristrutturazione delle attività produttive nei settori
industriali, artigiano, commerciale, turistico e dei servizi che
versano in situazione di crisi nel territorio regionale.

"Si tratta - ha commentato Bini - di una sfida importante: ad
ora, infatti, gli unici strumenti a disposizione della Regione
hanno natura sostanzialmente "passiva", come è il sostegno del
reddito dei lavoratori delle imprese in crisi, mediante le
diverse forme di cassa integrazione guadagni o similari. Il Fondo
di salvataggio e di ristrutturazione delinea invece meccanismi di
sostegno finanziario finalizzati a tenere in vita attività
produttive in crisi per il periodo minimo necessario
all'elaborazione di un piano di ristrutturazione o di
liquidazione, che consenta il rilancio dell'attività o il
trasferimento a nuovi investitori. Si tratta di interventi
generalmente vietati dalla normativa dell'Unione europea - ha
precisato Bini - ma che la Commissione europea può autorizzare se
sono rispettate determinate condizioni, in particolare se si
tratta di interventi che mirano a prevenire problemi di ordine
sociale e a ripristinare la redditività a lungo termine
dell'impresa. Ecco perché sarà necessario in questo caso attivare
le procedure di notificazione stabilite dalla normativa europea
in materia di aiuti di Stato per la concessione di aiuti alle
imprese in difficoltà".

Nel corso della Commissione Bini ha precisato, infine, alcuni
importi: 250mila euro sono previsti per il supporto alle spese di
gestione degli alberghi diffusi, mentre è di 40mila euro la posta
destinata all'operatività del Cluster Legno/Arredo, chiamato ad
accelerare lo sviluppo economico in particolare dell'area montana.
ARC/PPH/al