[Comunicato stampa Giunta regionale Basilicata]
Bando sottomisura 6.2, finanziate 163 domande per attività extra agricole

martedì 30 giugno 2020


 

 

Approvata la graduatoria definitiva dei beneficiari della sottomisura 6.2 “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole nelle zone rurali” del Psr Basilicata 2014-2020. A fronte di 236 istanze presentate sul Siarb, il sistema informativo agricolo della Regione Basilicata, sono stati finanziati 163 progetti per un ammontare di 6,5 Mln di euro. L’iniziale dotazione finanziaria di 5,6 Mln di euro è stata ulteriormente incrementata attraverso l’utilizzo di risorse disponibili sulla medesima misura, così da premiare un numero maggiore di progetti.

Il bando prevede il finanziamento di iniziative in ambito extra agricolo nei piccoli comuni della Basilicata, con popolazione inferiore a 2.000 abitanti. Il premio concesso per la realizzazione dei progetti è pari a 40mila euro, così da consentire l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e lo sviluppo di nuova occupazione.

“Si tratta – ha spiegato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli – di una misura che, con i suoi esiti, è in grado di testimoniare come, anche in ambiti considerati svantaggiati, è possibile attivare iniziative produttive con modalità innovative, attraverso cui dare piena realizzazione alle proprie aspirazioni lavorative, mantenendo il legame con il territorio di origine. Peraltro, la misura nasce prima dell’emergenza Covid ed oggi sembra quasi assumere il carattere di una nuova prospettiva per coloro che, da domani, potranno cominciare a realizzare i progetti per i quali si sono candidati e sono stati premiati. C’è soddisfazione sia per il numero di domande pervenute, sia per la numerosità dei progetti che è stato possibile sostenere, attingendo alle risorse stanziate nel Psr, a testimonianza dell’interesse che ha riscontrato la misura”. 

Sono in tutto 53 i Comuni interessati dalle proposte finanziate, alcune dal carattere innovativo. Tra i settori interessati, ai primi posti le attività commerciali, i servizi di accoglienza e i servizi al turismo; seguono i servizi professionali alle imprese, le attività produttive e artigianali, i servizi alla persona e sociali.