[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Ricerca e innovazione. Altri 40 progetti proposti da imprese emiliano-romagnole per contrastare il coronavirus. E la Regione stanzia oltre 4 milioni di euro. Sale così a 9,3 milioni il sostegno regionale per la ripartenza sicura

mercoledì 1 luglio 2020


 

Complessivamente arrivano a 86 progetti le iniziative nelle tre call del bando regionale: 67 da imprese e 19 da laboratori della Rete regionale Alta Tecnologia. L'assessore Colla: "Un investimento importante che guarda al futuro dell'Emilia-Romagna e del Paese, che ci permetterà di attraversare con maggiore fiducia i prossimi mesi di incertezza sanitaria e ci prepara al rimbalzo economico che ci aspettiamo in autunno"

Bologna – Dispositivi elettronici per la sanificazione le tastiere dei Pos, chiavi di autonoleggio di hotel e case vacanze nonché sistemi o piattaforme tecnologiche per assicurare il rispetto e il controllo del distanziamento negli ambienti di lavoro. E ancora, una macchina automatica per la pulizia e disinfezione di documenti, libri e materiale archivistico e un dispositivo modulare e programmabile per igienizzare di piccoli oggetti, ma anche concentratori di ossigeno per l’ossigenoterapia domiciliare, sanificatori-sterilizzatori a Uvc e Ozono per decontaminare Dpi nonché soluzione per il biocontenimento controllate da intelligenza artificiale.

Sono questi, in sintesi, alcune delle 40 soluzioni progettuali presentate da imprese emiliano-romagnole, finanziate dalla Regione con oltre 4 milioni di euro per la realizzazione di progetti di ricerca e innovazione per lo sviluppo di soluzioni di contrasto dell'epidemia da Covid-19. I progetti ammessi a contributo, per un valore totale di 5 milioni di euro, dovranno concludersi entro 6 mesi dall'approvazione del finanziamento.

Salgono così a 9,3 milioni di euro le risorse complessive messe a disposizione di imprese, startup e laboratori di ricerca dalla Giunta regionale per progettare prodotti e servizi innovativi in grado di essere rapidamente industrializzati e adottati su scala almeno regionale. Complessivamente arrivano a 86 progetti le iniziative nelle tre call del bando regionale: 67 da imprese e 19 da laboratori della Rete regionale Alta Tecnologia.

Con la terza finestra si chiude il bando della Regione a sostegno di iniziative per sanificare gli ambienti, ridurre il rischio di contaminazione, nuovi modelli di distanziamento delle persone, garantire sicurezza sui luoghi di lavoro e di aggregazione.

“Si chiude l’iter di approvazione dei progetti di ricerca e sviluppo finalizzati al contrasto al Coronavirus a seguito del bando uscito nella metà dell’aprile scorso. Si tratta - ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla- di un importante investimento, per un totale di oltre 9 milioni di euro, con cui iniziamo a creare le filiere innovative che guardano al futuro dell’Emilia-Romagna e del Paese intero. Ci prepariamo così a realizzare le strumentazioni tecniche e i dispositivi di sicurezza ideati da imprese e laboratori di ricerca del nostro territorio, che ci permetteranno di attraversare con maggiore fiducia i prossimi mesi di incertezza sanitaria, ma soprattutto ci preparano al rimbalzo economico che ci aspettiamo per il prossimo autunno”.

La misura della Regione punta a sostenere lo sviluppo e sperimentazione di soluzioni concrete e di tempestiva applicazione, con una duplice finalità: da un lato contrastare la diffusione del contagio, prevenire focolai epidemici, migliorare la cura e l’assistenza ai pazienti, sia ospedalizzati che domiciliarizzati, potenziare laboratori di ricerca per analisi, test e certificazione di dispositivi medici e di protezione; dall’altro, con la riapertura delle attività produttive, prevenire, ridurre e annullare il rischio di contaminazione nei luoghi di lavoro, negli esercizi commerciali di dimensioni grandi e piccole, nei luoghi di fruizioni di servizi quali banche, Caf; nei luoghi di socializzazione e ricreazione quali alberghi teatri, musei, ristoranti, cinema e località turistiche, nelle attività sportive e ricreative, nelle attività scolastiche, delle Università, del sistema formativo ed educativo nonché nel sistema di trasporto per la mobilità pubblica e privata. /gia.bos