[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
QUALITÀ DEI SERVIZI, TUTELA DI LAVORATORI E IMPRESE, LEGALITÀ E TRASPARENZA: REGIONE, SINDACATI ED ENTI LOCALI SOTTOSCRIVONO UN PROTOCOLLO D’INTESA SUGLI APPALTI

giovedì 17 dicembre 2020


“Il presente Protocollo d’intesa sugli appalti, persegue il comune obiettivo di migliorare la qualità dei servizi pubblici erogati, garantire l’occupazione, i diritti e le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, favorire la trasparenza nelle procedure di gara e rafforzare il contrasto ai fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale a salvaguardia delle imprese che operano nel rispetto dei Contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali (OO.SS.) maggiormente rappresentative a livello nazionale e della legge”.

 

È questo il testo dell’articolo 1 nel quale sono definite le finalità dell’intesa sottoscritta dalla Regione del Veneto con le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL e con le rappresentanze regionali degli Enti locali, ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia), UPI (Unione Province d’Italia).

 

“È la conclusione di un percorso impegnativo ma estremamente fruttuoso al quale stiamo lavorando da alcuni anni con le organizzazioni sindacali – ha spiegato la vicepresidente e assessore ai lavori pubblici della Regione del Veneto, Elisa De Berti, nel corso di una videoconferenza stampa svoltasi stamane – al fine di condividere modalità operative e buone pratiche nella gestione degli appalti pubblici. Ma è anche l’inizio di una nuova fase per estendere il più diffusamente possibile, soprattutto attraverso l’azione divulgativa che svolgeranno le associazioni rappresentative degli Enti locali, i contenuti di questo accordo e la loro applicazione tra tutti i soggetti interessati”.

 

Un’intesa che si applica in un contesto di rilevanti dimensioni, ha sottolineato De Berti, fornendo i seguenti dati relativi agli appalti pubblici in Veneto:

 

lavori:

  • 4.853 interventi programmati nel triennio 2019-2021 per una stima di 4,8 miliardi di euro; gli interventi previsti nel solo 2019 sono 2.583 per 2,34 miliardi di euro; il 50% sono interventi di edilizia sociale, sanitaria e abitativa, il 38% riguardano le infrastrutture, il 10% circa la difesa del suolo; in termini di tipologia, il 42% degli interventi sono di manutenzione, il 28% di nuova costruzione, il 23% riguardano il recupero, il restauro e le ristrutturazioni;
  • i CIG (Codice Identificativo di Gara, uno strumento di tracciamento e controllo a disposizione dell’Anac) perfezionati (cioè quelli per i quali è stata inserita la data di pubblicazione del bando o della lettera invito) nel 2019 sono circa 4.600 per un importo di circa 2,35 miliardi di euro;
  • le gare giunte ad aggiudicazione nel 2019 sono 3.379 per un importo di circa 1,34 miliardi di euro;
  • 76,2% in termini numerici e 56,1% in termini di importo le quote di lavori aggiudicate nel 2019 da imprese venete; servizi:
  •  
  • circa 5.600 CIG perfezionati nel 2019 per un importo di circa 3,4 miliardi di euro (l’85% riguardano importi sotto i 500 mila euro);
  • 3.237 gare aggiudicate per un importo in di circa 2 miliardi di euro (51% sono gli importi sotto i 150 mila euro);forniture:
  •  
  • circa 4800 CIG perfezionati nel corso del 2019, per un importo di circa 1,5 miliardi di euro;
  • 3.100 gare aggiudicate, per un importo di circa 890 milioni di euro.Christian Ferrari, segretario generale Cgil Veneto, Gianfranco Refosco, segretario generale Cisl Veneto, Roberto Toigo, segretario generale Uil Veneto, Mario Conte, presidente dell’ANCI Veneto e Dario Scopel, delegato dell’ANPCI, hanno evidenziato l’importanza e l’utilità del protocollo, unico del suo genere in Italia, costruito in un clima di proficua collaborazione con la Regione, in quanto promuove e garantisce la tutela della legalità e il rispetto delle misure di salvaguardia dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori nelle commesse pubbliche, prevedendo anche l’attivazione di processi di informazione e confronti preventivi tra le parti con una particolare attenzione al fenomeno del “cambio appalto” nei contratti ad alta intensità di manodopera. Ma anche perché mette al centro la qualità dei servizi, delle opere e delle forniture, indicando un processo virtuoso nell’interesse della collettività.“Per quanto riguarda la Regione – ha concluso la vicepresidente De Berti –, le indicazioni del protocollo sono indirizzate a tutte le sue strutture, ma anche agli Enti strumentali, alle società controllate e a quelle partecipate. Inoltre, da questo, deriveranno in futuro nuove intese di comparto per favorirne la sua applicazione in modo mirato”.
  •  
  •