[Comunicato stampa Giunta regionale Basilicata]
Psr Basilicata 2014-2020: conseguito l’obiettivo di spesa annuale

lunedì 28 dicembre 2020


 

 

Fanelli: garantito il raggiungimento del target previsto con una percentuale di avanzamento, rispetto all’impegno di spesa per anno, pari al 102%

 

Con una spesa complessiva di circa 92,2 milioni di euro, la Basilicata ha raggiunto ufficialmente l’obiettivo di spesa per l’anno 2020, superando la soglia del cosiddetto disimpegno automatico delle risorse del Programma di sviluppo rurale 2014/2020. A comunicarlo è l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli.

La spesa sostenuta nel corso del 2020 ha garantito il raggiungimento del target previsto con una percentuale di avanzamento, rispetto all’impegno di spesa per anno, pari al 102%. L’assessore ha inoltre evidenziato come, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza Covid 19, gli Uffici del Dipartimento abbiano operato responsabilmente per assicurare il rispetto degli impegni assunti nei confronti degli operatori agricoli e verso la Commissione Europea; gli esiti positivi del lavoro erano già stati evidenziati dal Comitato di Sorveglianza riunitosi lo scorso mese di giugno a Melfi per la consueta verifica dello stato di avanzamento del Programma di sviluppo rurale.

Un ringraziamento è stato rivolto dall’assessore alle Organizzazioni di rappresentanza degli operatori agricoli che, proprio in questi mesi di particolare difficoltà, hanno garantito ogni utile supporto alle attività del Dipartimento, attraverso un’azione di confronto costruttivo e di condivisione di obiettivi comuni, in primis la costruzione di interventi di sostegno alle imprese agricole in difficoltà e la velocizzazione dei procedimenti amministrativi per assicurare risposte celeri ed efficaci ai loro fabbisogni. Uguale plauso ai tecnici che, in un percorso di miglioramento comune e condiviso con gli Uffici, hanno accompagnato le imprese nell’opera di realizzazione di interventi finanziati dal Psr, al fine di superare gli ostacoli che la pandemia ha comunque creato e che avrebbero potuto impedire la corretta realizzazione dei progetti.

Anche il dirigente generale del Dipartimento, Donato Del Corso, si è complimentato per il lavoro svolto da dirigenti, personale e collaboratori dell’assistenza tecnica delle strutture dipartimentali maggiormente coinvolte nel raggiungimento dell’obiettivo, Ufficio Autorità di Gestione Psr e Ufficio Ueca, anche in considerazione del cambio del responsabile di quest’ultimo Ufficio proprio a inizio 2020.

Si apre adesso una fase transitoria sulla base della decisione della Commissione europea di estendere l’attuale programmazione di due anni, nel corso dei quali si potrà operare attingendo alle risorse della nuova programmazione relativa al periodo 2021/2027 – che quindi avrà inizio effettivo nel 2023 - con le regole vigenti, così da dare prosecuzione alle azioni messe in campo dalla Regione Basilicata.

A queste risorse si aggiungono quelle assegnate dall’Europa grazie al programma Next Generation EU – in totale 8,07 miliardi di aiuti a livello UE - per i prossimi due anni. Di queste, almeno il 37% dovrà essere impiegato per misure tese al miglioramento del clima e dell’ambiente, per l’aumento delle superfici coltivate a biologico, per il benessere degli animali. Almeno il 55% delle risorse dovrà essere finalizzato ad investimenti che contribuiscano ad accrescere la resilienza, la sostenibilità e la digitalizzazione delle aziende agricole e di trasformazione.

Il 2021, ha concluso l’assessore Fanelli, si prospetta come un anno di grande impegno, tanto sul fronte della attuazione di quanto già messo in campo con il Psr 2014-2020, quanto sul piano della programmazione che vuol dire agire in modo condiviso e corresponsabile con gli altri portatori di interesse – organizzazioni datoriali, tecnici, imprese – per creare una visione ampia e distinta del futuro del sistema agroalimentare lucano, in cui le risorse siano il mezzo per realizzare traiettorie di sviluppo innovativo, creare valore aggiunto per l’intera filiera produttiva e favorire occupazione, soprattutto di giovani e donne.