[Comunicato stampa provincia autonoma di Bolzano]
Giorno della Memoria, appello di Kompatscher contro i nazionalismi

martedì 26 gennaio 2021



In occasione della Giornata della memoria il presidente ricorda il viaggio fatto lo scorso anno con gli studenti di Promemoria Auschwitz. Appello contro i nazionalismi.

<img src="/news/it/news.asp?news_action=300&news_image_id=1096036" />Il presidente Arno Kompatscher durante la visita al campo di concentramento di Auschwitz assieme ai ragazzi di Promemoria Auschwitz (Foto ASP/fgo)

A 71 anni dalla liberazione  del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz da parte dell’Armata rossa, l’imperativo, secondo il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, è quello di “restare vigili e mai indifferenti”. In occasione della Giornata della memoria che viene celebrata domani (mercoledì 27 gennaio) il Landeshauptmann ricorda: "L’anno scorso ho potuto visitare i campi di Auschwitz e Birkenau assieme a un gruppo di ragazzi altoatesini, tirolesi e trentini di Promemoria Auschwitz. E’ stata un’esperienza davvero molto forte e molto toccante". In quella occasione il presidente disse che "camminare su pietre intrise del dolore che qui è stato provato da centinaia di migliaia di esseri umani indifesi, privati della libertà e della dignità in quanto ebrei, sinti, omosessuali o semplici oppositori politici, e farlo assieme ad un folto gruppo di giovani molto motivati, è un'esperienza che toglie il fiato e che dà ulteriore forza e convinzione nel portare avanti valori come la democrazia, la libertà, l'uguaglianza, la pace".

Mettere in guardia da nazionalismo e razzismo

Per il  presidente della Provincia, quindi, è ancora oggi necessario "mettere in guardia sui rischi del diffondersi di sentimenti come il nazionalismo, il razzismo e il disprezzo degli altri esseri umani". Ogni anno che passa i testimoni della barbarie diventano sempre meno "e per questo – aggiunge Kompatscher - diventa sempre più importante tenere vivo il ricordo di ciò che successe, per fare in modo che non avvenga mai più". 

Alto Adige: terra di vittime ma anche di complici e carnefici

Tutte cose da tenere a mente anche per gli altoatesini, dal momento che "la nostra terra – ricorda il presidente -  si è sempre ritratta come terra delle vittime, ma anche qui ci furono complici e carnefici".  Proprio per questo, conclude Kompatscher, "dobbiamo fare nostro e difendere con determinazione il motto: mai più nazionalismo, mai più razzismo, mai più persecuzione!". Nei giorni scorsi, sul portale della Provincia dedicato alle news, era stato pubblicato un pprofondimento sul viaggio ad Auschwitz dello scorso anno.