[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Lavoro: Rosolen, Fvg migliore in Italia per capacità contenere crisi

mercoledì 3 febbraio 2021


 Trieste, 3 feb - "Il 2020 si è chiuso per il Friuli Venezia
Giulia con 189mila 267 nuove assunzioni e 190mila 363 cessazioni
di contratti di lavoro. Il saldo, alla fine, è negativo per circa
un migliaio di unità. Si tratta di numeri che collocano la nostra
regione ai vertici nazionali per quanto riguarda la tenuta del
sistema economico".

Così Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, nel rilevare
che "i numeri, circoscritti al lavoro dipendente, evidenziati da
un recente studio di Banca d'Italia e Ministero del Lavoro,
confermano quanto già prodotto dall'Osservatorio regionale e
certificano la tenuta del sistema".

"La pandemia - prosegue Rosolen - ha massacrato quasi tutti,
colpendo in modo molto pesante anche le regioni più produttive e
trainanti. Noi abbiamo contenuto i danni. Naturalmente, nel
diffondere questi dati, resta un atteggiamento cauto, prudente e
consapevole della situazione generale".

Durante il 2020, a consuntivo, il saldo tra assunzioni e
cessazioni in Friuli Venezia Giulia si ferma a -1.000 unità
circa, mostrando un forte recupero da giugno fino a novembre. In
altre regioni del Centro-Nord questo dato è sensibilmente più
grave. In proporzione, infatti, le assunzioni nette sono più
basse per regioni come Lombardia, Liguria, Valle d'Aosta,
Trentino Alto Adige, Veneto ed Emilia Romagna.

"Le differenze non si fermano qui. La fase più grave della crisi
- spiega Rosolen - si è registrata tra marzo e giugno,
concentrata pertanto sulla stagione turistica e sul terziario con
contratti temporanei. Da luglio, il cambio di passo è stato
significativo e marcato e si è protratto fino a novembre
compreso. La fase autunnale di restrizioni ha pesato soprattutto
a dicembre. Mi preme porre l'accento su due aspetti: in Fvg la
ripresa è stata più marcata e, soprattutto, si è protratta nel
tempo. Mentre le altre regioni hanno assistito a uno stop brusco
al termine di ottobre, noi abbiamo continuato a crescere fino
alle fine di novembre. Su questa diversa perfomance di volume e
durata della fase di recupero è molto probabile abbiano inciso,
come anche fa notare Banca d'Italia, specifiche misure di
sostegno alle assunzioni. La Regione, infatti, ha sostenuto in
modo importante le assunzioni a luglio e a novembre, e i dati di
mercato del lavoro ne confermano l'efficacia".

L'assessore pone altresì l'accento sull'equilibrio "di genere"
registrato.

"Un'altra notevole differenza rinvenibile in questi dati - rileva
Rosolen - riguarda l'occupazione femminile: se è vero che
mediamente a livello nazionale, si è osservata una concentrazione
della crisi soprattutto sulle donne e sui giovani - offerta di
lavoro particolarmente esposta alla stagionalità e alla
temporaneità dei rapporti di lavoro - nel caso del Friuli Venezia
Giulia non si osservano grandi differenze tra uomini e donne,
mentre si conferma una maggiore incidenza sul calo di assunzioni
della componente under 34 anni. Per gli uomini, infatti, la
differenza tra assunzioni e cessazioni è pari a -577 unità nel
2020, mentre il saldo della componente femminile è -519".

"A metà marzo l'Istat rilascerà i dati degli stock di occupati
dipendenti e indipendenti a livello regionale per tutto il 2020.
È ragionevole prevedere una conferma del livello occupazionale
del 2019, con un calo soprattutto dell'occupazione temporanea nel
settore del terziario tradizionale e degli alberghi e
ristorazione, anche nella componente del lavoro indipendente.
Rimane altissima - conclude l'assessore - la soglia
dell'attenzione rispetto alle misure legato allo sblocco dei
licenziamenti e alle azioni necessarie ad affrontare questa fase
pandemica".
ARC/Com/ep